Il Domani Non Muore Mai, o Sulla Procrastinazione
Psicologia • 22 marzo 2015 • Commenti:
Quante volte ci siamo ripromessi di non posticipare più degli impegni all'ultimo minuto, solo per finire ancora una volta a cercare delle scuse? O peggio, quando stiamo cercando di "salvare la situazione" nel panico più totale, e ci diciamo che è ora di imparare come gestire meglio il nostro tempo. Forse non dovremmo dare la colpa alla nostra mancanza di capacità organizzative, ma a qualcos'altro?
La procrastinazione è l'impacciato posticipo dei compiti da svolgere, spesso fino all'ultimo minuto. Contrariamente al pensiero comune, non si tratta di pigrizia. I procrastinatori sono spesso impegnati in qualcosa; il problema è che di solito non si tratta di qualcosa di relativo al compito che dovrebbero eseguire. Un altro elemento caratteristico della procrastinazione è anche il fatto che spesso non riguarda tutti gli ambiti della vita. Una persona potrebbe essere molto capace al lavoro, ma completamente inetta nella gestione domestica o nell'organizzazione di occasioni sociali; un'altra potrebbe essere una magnifica organizzatrice nella vita privata, ma non essere capace di rispettare le scadenze a lavoro. Qualche volta ciò si applica alla programmazione della propria vita, all'introduzione di cambiamenti positivi, per esempio iscriversi in palestra o comprare una macchina.
Come operano i procrastinatori?
All'inizio, continuano a dire a sé stessi di avere parecchio tempo a disposizione per portare a termine il lavoro, quindi per loro non è necessario iniziare subito. Dopo un po' di tempo, arriva il pensiero che forse è ora di cominciare. In quell'istante, queste persone trovano numerose scuse razionali per non portare a termine il lavoro nel tempo dovuto. Alla fine, il lavoro viene terminato all'ultimo momento, oppure nemmeno questo, soprattutto se la mancanza di rendimento non è associata ad una penale dolorosa. Dopotutto, i procrastinatori si ripromettono sempre di non posporre più nulla, fino al lavoro successivo, che viene in qualche modo associato ad un senso di oppressione.
Da dove proviene la procrastinazione?
Se il rinvio diventa una forma di stress, di tensione e di seri problemi lavorativi, scolastici o relazionali, è una buona idea cominciare un trattamento psicoterapeutico, durante il quale potremmo, per esempio, scoprire perché è così difficile per noi agire, e le ragioni potrebbero essere varie, per esempio:
• Paura Le persone che hanno dovuto soddisfare delle aspettative elevate fin dalla tenera età e alle quali viene detto che devono essere, o sono, le migliori spesso affrontano la paura di eventuali fallimenti rinviando il proprio lavoro. Ciò fornisce loro un temporaneo senso di sicurezza illusoria. Quando riescono a terminare il lavoro all'ultimo momento, possono affermare “Sono migliore degli altri, perché ottengo buoni risultati senza un lavoro sistematico“. A volte queste persone trovano difficile soddisfare i loro bisogni, o perfino identificarli. Qualche volta, durante, la terapia, si rendono conto di non volere portare a termine i compiti a loro assegnati. Tuttavia, con il tempo possono acquisire un atteggiamento di auto-osservazione e riuscire a superare le barriere lungo la strada per ottenere ciò che è veramente importante per loro.
• Perfezionismo Per alcune persone l'asticella era stata posta molto in alto, in passato, e ora si aspettano da sé stesse una esecuzione perfetta dei propri compiti. Si preparano per tali compiti in maniera così meticolosa che non hanno abbastanza tempo per terminarli. Altri alleviano lo stress dedicandosi al perfezionamento di ciò che non è necessario perfezionare. È importante imparare ad affrontare la tensione in una maniera più costruttiva.
• Sabotaggio Ci sono anche persone che non riescono a gestire le proprie responsabilità e aspettative, e si proteggono mediante la procrastinazione. Se non riescono a raggiungere l'obiettivo, possono dire per esempio. “Non si tratta della mia mancanza di capacità; è solo che non ho abbastanza tempo“. Nel processo terapeutico, o in un'altra forma di assistenza psicologica, col tempo potrebbero essere capaci di diventare gli “alleati“ di sé stessi, i propri amici e sostenitori.
• Stress Alcune persone agiscono efficacemente in condizioni di stress e tensione. Raggiungono questo stato rinviando molti dei propri compiti all'ultimo momenti. Queste persone spesso hanno esperienza di questo tipo di situazioni stressanti a causa della loro infanzia, e in qualche modo non riescono a immaginare un'altra maniera possibile di funzionare. Se il costo emotivo e quello in termini di salute fisica è troppo alto, è consigliabile analizzare il modo di agire dell'individuo, soprattutto una volta realizzato che l'ozio può essere molto prezioso. Escogitiamo molte soluzioni quando non stiamo lavorando, ma “in contatto con noi stessi”. La psicoterapia non ci permette solo di scoprire perché procrastiniamo, di scoprire come funzionano i nostri procedimenti autodistruttivi, ma ci permette anche di “lavorare” su questi processi disgregativi, di indebolirli e di apprendere modi migliori per soddisfare le nostre necessità. I medici possono anche assegnare dei compiti da svolgere a casa, al fine di migliorare le proprie capacità di auto-osservazione, di apprendere nuove abilità e di sperimentare nuove tecniche.
Quindi, la prossima volta che ci accorgiamo che invece di fare qualcosa di importante diamo un'occhiata a Facebook, forse sarebbe utile guardare la situazione da una prospettiva differente e pensare a ciò che stiamo provando, e a quale potrebbe essere la ragione dietro la nostra procrastinazione.