Il cancro al seno provoca dolore?
In molte riviste femminili appaiono articoli riguardanti la profilassi del cancro al senso. Sono disponibili sempre più brochure che descrivono i metodi di autodiagnosi così come ci sono sempre più iniziative con a tema questo argomento che sono organizzate da aziende attive nella prevenzione.
Nonostante tale flusso di informazioni, esiste tuttavia una paura paralizzante del cancro al seno nella nostra società. A volte tale timore ha un’azione devastante sulle donne che, dal loro canto, continuano a non essere in grado di esaminare da sole il loro seno.
Se esse trovano un ingrossamento sospetto, aspettano di andare dal medico. Da un altro lato, però, le informazioni sulle riviste sono a volte poco professionali o non chiare per il lettore comune. Vorrei concentrarmi sul sintomo che provoca la paura delle donne e non deve essere necessariamente qualcosa di grave. È il dolore al seno.
La mastalgia (cioè il dolore al seno) appartiene ai disturbi più frequenti dalle donne. È uno dei motivi più frequenti per cui le donne si recano dal ginecologo. Nel 69% delle donne appare un disagio ciclico intorno al seno e nell'11% è un dolore medio o forte che dura per oltre 7 giorni al mese. L'aumento della coscienza del pericolo del cancro al seno, induce le donne ad eseguire esami sempre più frequentemente, ma la mastalgia viene riconosciuta più raramente di quanto dichiarato. Nel gruppo esaminato di donne lavoratrici, il 45% lamentava il dolore al seno, ma solo la metà chiedeva l'aiuto di un medico. A scopi diagnostici si distinguono tre tipi di dolore al seno: il dolore ciclico legato al ciclo mestruale, quello non legato al ciclo mestruale e quello non legato direttamente con la ghiandola mammaria. Come ho già detto, il dolore al seno provoca la paura del cancro e costringe una donna a consultare un ginecologo. Ma queste paure sono davvero fondate? No. Il rischio del cancro con un rigonfiamento impercettibile e l'esito negativo della mammografia è di circa 0,5%. Questa informazione positiva ricevuta dal medico calma la paziente. Si rivela che il 78-85% dei malati con questo disturbo non è interessata ad un'ulteriore cura. Nel 10-22% delle donne i disturbi sono così forti che richiedono una cura.
I metodi di cura della mastalgia sono in particolare le terapie ormonali. Ma ci sono molti metodi non farmacologici che il medico può utilizzare e che garantiscono ottimi risultati. Contro questi metodi parlano spesso le prove scientifiche negative. Ma la risposta terapeutica individuale può essere sorprendentemente positiva. Perciò i metodi di trattamento non farmacologici sono spesso utilizzati nella terapia sia del dolore al seno non ciclico che di quello ciclico. Il trattamento è relativamente a buon mercato e sicuro. Si stima che circa il 70% delle donne indossa reggiseni inadeguati. Il reggiseno deve essere adeguatamente selezionato, a seconda dell'attività fisica (i reggiseni sportivi). Inoltre bisogna usare i cosiddetti reggiseni notturni che mantengono il seno nella posizione adeguata. L'osservanza di questa raccomandazione diminuisce i disturbi in circa il 50% delle pazienti. Il riscaldamento (ad esempio con degli impacchi caldi) o il raffreddamento (con i cubetti di ghiaccio) ed un massaggio delicato diminuiscono a volte il dolore al seno, in particolare quello ciclico. In alcuni casi il sollievo è dato dall'agopuntura o dalla laserterapia. È stato dimostrato che un allenamento rilassante autonomo di 4 settimane, fa parzialmente o totalmente sparire il disturbo. Le tecniche rilassanti diminuiscono decisamente il livello della paura e prolungano il periodo senza dolore.
Alcuni esami hanno dimostrato che la limitazione dei grassi nella dieta influisce efficacemente sulla diminuzione dei dolori al seno. Nelle donne che seguono questa dieta, è stata notata una diminuzione della massa corporea e del livello di colesterolo nel siero. Molte donne notano che il dolore diminuisce con la limitazione o l'eliminazione di alimenti che contengono la metilxantina, cioè caffeina e teofillina. È stata esaminata l'influenza di alcune vitamine nell'attenuazione del disturbo, in particolare le vitamine B1, B6 ed E. La loro azione, ed in particolare della vitamina E, può essere il risultato delle proprietà antiossidanti, l'influenza sulla secrezione degli ormoni e la normalizzazione del metabolismo del colesterolo. Un altro metodo utilizzato nell'attenuazione dei sintomi della mastalgia è l'estratto oleoso dei semi di enotera (acido gamma linolenico). Sono stati eseguiti alcuni esami che verificano la reale efficacia di questo metodo. È stata notata la diminuzione della durata del dolore del 10-15%. Un altro preparato a base di erbe che aiuta a calmare il dolore è la soia. Essendo una fonte ricca di isoflavoni che influiscono sui recettori per gli estrogeni. Particolarmente efficace nelle donne prima della menopausa. Sul mercato sono disponibili anche i preparati del cosiddetto pepe falso (Vitex agnus castus). In molti casi di mastalgia ciclica portano sollievo. Possono essere assunti periodicamente ad esempio per 3 mesi.
Riassumendo bisogna constatare che il dolore al seno è un sintomo raro del cancro al seno. Ma per paura del cancro, le donne con la mastalgia si rivolgono spesso ad un medico cercando diagnosi. È un fenomeno ovviamente positivo (le visite più frequenti), ma dall'altra parte non bisogna farsi vincere da una paura paralizzante del cancro (carcinofobia). Esistono molti metodi non farmacologici che di sicuro porteranno un notevole sollievo del disturbo così frequente.