Guida alla depressione adolescenziale per genitori
Psicologia • 13 dicembre 2016 • Commenti:
La depressione è un disturbo dell'umore molto frequente nella popolazione generale che colpisce in misura maggiore alcune fasce d'età particolarmente vulnerabili. L'adolescenza è un'età a maggiore rischio per lo sviluppo di depressione poiché costituisce un momento di transizione fra l'età giovanile e l'età adulta e si accompagna a numerosi stravolgimenti di carattere fisico e psicologico.
Negli adolescenti la depressione può accompagnarsi ad altre problematiche, come l'abuso di sostanze alcoliche o stupefacenti, i disturbi del comportamento alimentare, la violenza verso altri coetanei e i comportamenti autolesionistici. Nei casi più gravi non è infrequente il riscontro di idee suicide che talvolta vengono attuate con esiti nefasti. Spesso, inoltre, il quadro depressivo si colloca nel contesto di una patologia diversa, come un disturbo bipolare, un disturbo borderline, oppure una patologia di altra natura (ad esempio, a carico della tiroide). Appare perciò evidente come la natura del disturbo depressivo sia multifattoriale e complessa e richieda pertanto la valutazione da parte di un esperto.
In questi casi, un ruolo preponderante è rivestito dai genitori, che sono chiamati a riconoscere i segnali di allarme della depressione giovanile e ad intraprendere misure per approcciare il problema e individuare un possibile percorso terapeutico.
L'intervento di un terapeuta esperto aiuta sia a trattare il disturbo, ove possibile, sia a inquadrare eventuali patologie associate.
Segnali di allarme della depressione giovanile
Alcuni comportamenti costituiscono dei segnali di allarme che possono indicare la presenza di depressione negli adolescenti. Nel sospetto di tale disturbo nei propri figli, questi sono alcuni segnali che dovrebbero essere particolarmente significativi per i genitori:
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tono dell'umore deflesso o francamente depresso, con pensieri negativi e pianti frequenti;
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aggressività e rabbia immotivati;
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isolamento e ritiro sociale sia dai parenti che dagli amici, con perdita di interesse per le attività consuete (praticare sport, uscire con gli amici etc.);
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peggioramento repentino del rendimento scolastico con difficoltà alla concentrazione;
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senso di inutilità e pensieri di morte;
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perdita dell'appetito, dell'iniziativa e della motivazione;
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affaticamento e insonnia o, viceversa, eccessiva sonnolenza;
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disturbi della sfera sessuale con comportamenti potenzialmente rischiosi, ad esempio eccessiva disinibizione;
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assunzione di sostanze di abuso, alcooliche o di farmaci in modo inappropriato (tra questi, particolare diffusione hanno le benzodiazepine e i farmaci per il trattamento dell'insonnia, assunti in modo irregolare e spesso reperiti senza prescrizione);
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atteggiamento ipocondriaco o presenza di dolori inspiegati.
Molti di questi segnali vengono spesso etichettati come “momenti di passaggio” e atteggiamenti comuni dei teenager. Tuttavia, la comparsa di questi comportamenti in modo improvviso e la loro persistenza per lunghi periodi (almeno un mese) deve suonare come un campanello di allarme per gli adulti che si trovano a contatto col ragazzo. Possiamo, infatti, affermare che il tempestivo riconoscimento di tali segnali di allarme e della loro durata può garantire il corretto inquadramento del disturbo e facilitare eventuali interventi terapeutici.
Come si manifesta l'intenzione suicidiaria?
Gli adolescenti colpiti da depressione, come detto, possono sviluppare atteggiamenti autolesionistici di gravità crescente fino al suicidio. L'autolesionismo può esplicarsi tramite l'autoferimento, l'assunzione di sostanze dannose e comportamenti a rischio (rapporti sessuali non protetti o con sconosciuti, guida pericolosa, etc).
Tra l'ideazione del pensiero suicida e la sua attuazione passano generalmente lunghi periodi, durante i quali è possibile intervenire per fermare il proposito del giovane. Alcune avvisaglie di tale intenzione sono:
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idealizzazione del suicidio come “grande uscita di scena”, atto plateale di abbandono di una vita percepita come percorso di sofferenza;
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senso di disperazione senza speranza di soluzione;
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progressivo isolamento sociale fino al completo ritiro dalle attività quotidiane;
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pensieri ossessivi relativi alla morte, al proprio funerale e al “dopo morte”;
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tendenza a regalare i propri possedimenti più cari, talvolta accompagnata dalla stesura di scritti intesi come lettere di addio o volontà testamentarie.
Quali interventi possono attuare i genitori nell'affrontare la depressione adolescenziale?
Il corretto atteggiamento di un genitore nei confronti di un disturbo psicologico di indubbia rilevanza come la depressione nel proprio figlio è difficile da stabilire. Infatti, è necessario tenere presente che la depressione costituisce un disturbo che coinvolge un ampio numero di soggetti adolescenti e non deve essere sottostimato come un semplice “momento difficile” del ragazzo. Allo stesso modo, però, il soggetto con depressione non deve essere etichettato come malato psichiatrico né subire lo stigma della malattia mentale. L'approccio a questi ragazzi, quindi, deve essere improntato all'apertura e al sostegno. È necessario porsi in maniera adeguata, senza rendersi troppo oppressivi né, all'opposto, mantenersi troppo distaccati e ignorare il problema.
Fondamentale è il ruolo del dialogo genitore-figlio, che può essere utile per individuare progressi o peggioramenti dello stato d'animo del ragazzo.
È, inoltre, molto importante che il genitore manifesti il proprio supporto al ragazzo e lo stimoli a mantenere atteggiamenti positivi e responsabili, invitandolo ad interagire con altre persone, ad intraprendere nuove attività, a praticare sport, etc.
Ottenere il supporto degli amici e degli insegnanti può favorire la creazione di una rete di sostegno per il teenager tale da facilitarne il miglioramento. Inoltre, queste figure, cruciali nella vita degli adolescenti, possono aiutare a inquadrare in maniera più completa il problema e rivelare eventuali fattori scatenanti quali atti di violenza o di bullismo ai danni del ragazzo.
Come nota di chiusura vogliamo ricordare che la depressione adolescenziale è un'importante problematica di salute che merita un approfondimento e un intervento tempestivo per arginarne le possibili complicazioni. Numerosi professionisti possono fornire un valido supporto alle famiglie interessate e aiutarle a costruire un percorso di guarigione condiviso.