Gli alimenti che riducono la densità ossea
Dietistica • 24 febbraio 2017 • Commenti:
La densità ossea costituisce un importante parametro di valutazione del contenuto di minerali dello scheletro e della sua predisposizione a eventuali fratture. La matrice ossea è infatti costituita da cristalli di calcio, la cui presenza risulta indispensabile per garantire la robustezza necessaria a sostenere il peso e a ridurre il rischio di fratture.
L’osteoporosi è una patologia caratterizzata da una densità ossea gravemente ridotta e la sua incidenza risulta maggiore nelle donne in menopausa, negli anziani e nei soggetti che seguono stili di vita errati.
Studi sulla nutrizione umana hanno dimostrato lo stretto rapporto che lega la nutrizione e l’osteoporosi, in quanto una dieta salutare rappresenta un requisito essenziale per impedire o quantomeno rallentare l’indebolimento delle strutture ossee.
Quali alimenti hanno effetti negativi sulla densità ossea?
Fattori legati alla nutrizione responsabili di un aumento del rischio di osteoporosi sono sicuramente l’eccessivo consumo di alcol e di bevande a base di caffeina (caffè, thè, bibite energetiche, ecc.), che riducono l’assorbimento intestinale di calcio e aumentano la sua eliminazione renale, predisponendo anche al rischio di sviluppare più facilmente calcoli urinari.
Una dieta a base di quantità eccessive di carboidrati e di proteine può causare un abbassamento dei livelli ossei di calcio e determinare quindi una riduzione della densità ossea.
Una pratica diffusasi negli ultimi anni è quella delle così dette “diet juice”, ovvero diete che garantirebbero un rapido effetto dimagrente e detossificante consumando solamente frutta e verdura durante il corso della giornata. Questo metodo risulta alquanto controverso e potrebbe non garantire un contributo sufficiente di nutrienti, determinando carenze di sali minerali e riduzione del normale apporto calorico giornaliero. Diete di questo tipo potrebbero anch’esse contribuire alla riduzione della densità ossea in soggetti predisposti, come donne in menopausa o anziani.
Dieta corretta ed attività fisica proteggono le nostre ossa
Alimenti essenziali per garantire un apporto sufficiente di calcio al nostro organismo sono il latte e i suoi derivati, come formaggi e yogurt, che da soli possono contribuire per un soggetto sano alla gran parte del fabbisogno giornaliero di questo minerale, che si aggira intorno ai 1000 mg/die per gli uomini e le donne in menopausa e agli 800 mg/die per le donne in età fertile.
Un’adeguata nutrizione dovrebbe anche prevedere un sufficiente consumo di pesce azzurro (come le alici, il salmone, il merluzzo), di legumi e di verdure preferibilmente crude, tutti alimenti che contengono un elevato contenuto di calcio.
Una corretta nutrizione e una buona forma fisica sono ovviamente strettamente legate tra loro, in quanto una dieta ben equilibrata garantisce una performance fisica ottimale in un soggetto sano e un miglioramento della condizione globale in soggetti affetti da numerose patologie, come il diabete, le cardiopatie e l’ipertensione. Una costante attività fisica può anche contribuire alla prevenzione dell’osteoporosi, in quanto è in grado di aumentare la massa ossea e la resistenza ad eventuali traumi, riducendo notevolmente il rischio di fratture.
Conlusioni
In conclusione si può affermare che i migliori risultati sulla densità ossea possono essere ottenuti innanzitutto modificando il proprio stile di vita. È necessario seguire una dieta bilanciata e ricca di calcio come quella mediterranea, che secondo numerosi studi scientifici resta la dieta più completa e salutare, data la grande varietà di alimenti prevista. In secondo luogo, deve essere eliminata o quanto meno ridotta l’assunzione di bevande contenenti caffeina e di alimenti eccessivamente ricchi di proteine e carboidrati, dato il loro effetto negativo sulla densità delle ossa del nostro scheletro.
Ovviamente, in alcuni casi più gravi di osteoporosi la dieta potrebbe non essere sufficiente per ridurre il rischio di fratture patologiche: sotto prescrizione medica, è possibile acquistare integratori di calcio e vitamina D o di farmaci specifici, tra questi ultimi in prima linea troviamo agonisti per il recettore degli estrogeni (come il raloxifene) e i bisfosfonati, un’importante classe di molecole in grado di prevenire e anche curare la decalcificazione ossea.