Fisioterapia per problemi lombari

Fisioterapia • 29 gennaio 2017 • Commenti:

Le persone che soffrono di dolore lombare cronico vengono spesso indirizzate presso un fisioterapista per sottoporsi ad un trattamento conservativo, prima di prendere in considerazione eventuali procedure chirurgiche. Il fisioterapista può aiutare il paziente alleviando il dolore, incrementando la funzionalità e istruendolo circa i comportamenti da osservare per preservare la salute della propria schiena.

La stabilità della colonna lombare dipende in ampia misura dalla muscolatura della schiena e da quella addominale. I muscoli addominali, generando pressione all’interno dell’addome, forniscono infatti un supporto anteriore alla colonna vertebrale, mentre il sostegno posteriore è garantito dalla muscolatura lombare. Un’adeguata muscolatura consente di scaricare in maniera corretta la pressione esercitata sui dischi e le strutture vertebrali.

Efficacia della fisioterapia

La letteratura scientifica fornisce ottime evidenze circa l’efficacia della fisioterapia e degli esercizi nel trattamento di problematiche lombari sia prima che dopo un intervento chirurgico. L’equilibrio e la stabilità ottenuti tramite un programma fisioterapico sono in grado di ridurre sensibilmente i tempi di recupero del paziente con esiti di chirurgia.
Prima di affidarsi alle cure di un fisioterapista è opportuno consultare un fisiatra, per assicurarsi che non esistano controindicazioni, quali fratture o tumori, allo svolgimento della fisioterapia.
 

Trattamento per il dolore lombare

La quasi totalità dei trattamenti per problematiche di dolore lombare rientra nel campo della cosiddetta fisioterapia attiva, cioè nella quale il paziente svolge in prima persona le tecniche riabilitative adatte al proprio caso. Il ruolo del fisioterapista in questi casi è istruire il paziente sulla corretta modalità di esecuzione degli esercizi, verificarne il giusto svolgimento e calibrare il programma sulle necessità e le risorse della persona.
Le strategie più comunemente utilizzate rientrano all’interno di una delle seguenti categorie.

  • Stretching
    Le sollecitazioni imposte dallo stretching sono in grado di donare sollievo sia ai muscoli più deboli - perché poco utilizzati - sia a quelli contratti a causa dell’attivazione costante richiesta dalla situazione posturale del paziente.
    Per i pazienti che soffrono di dolore lombare, lo stretching è solitamente eseguito in maniera dolce, accompagnato da una respirazione altrettanto rilassata. Movimenti bruschi e repentini rischiano di esacerbare le sofferenze già presenti a livello muscolare o nervoso.
  • Mobilizzazione attiva
    Ogni singola vertebra ha la capacità di muoversi di un certo angolo rispetto alla vertebra adiacente: la somma di tutti questi angoli fornisce la mobilità generale della schiena.
    Le persone che soffrono di problemi lombari sono spesso portate a evitare di effettuare grossi movimenti con la schiena, nel tentativo di evitare il dolore che ne scaturirebbe. Agendo in questo modo, però, alla lunga le strutture muscolari e legamentose perdono la loro elasticità e diventano rigide, diminuendo sensibilmente le possibilità di movimento della colonna vertebrale.
    Esercizi di mobilizzazione attiva, cioè che cercano di portare la colonna ad angolature in cui solitamente non lavora, aiutano a restituire elasticità ai muscoli e legamenti più rigidi.
  • Stabilità (o core stability)
    I muscoli del corpo hanno la duplice funzione di stabilizzazione e di movimento dei segmenti corporei. Con il termine inglese core s’intende il complesso muscolare attorno alla zona addominale, lombare e delle anche. La capacità dei muscoli di questa regione di lavorare ed interagire fra loro in maniera corretta sta alla base dell’esecuzione corretta di qualunque movimento, fosse anche del braccio. La cosiddetta core stability, cioè la stabilità derivante da un perfetto equilibrio muscolare in questa zona critica, è condizione necessaria ed imprescindibile per una corretta funzionalità dell’apparato locomotore.

Massimizzare l’impatto della fisioterapia

Affinché la terapia riesca a migliorare le condizione del paziente, è necessario che questo si attenga alle disposizioni dategli dal fisioterapista. Capita purtroppo spesso che il paziente faccia ritorno dal medico non completamente soddisfatto dei risultati ottenuti. Sebbene tale insoddisfazione possa esser frutto di un lavoro non impeccabile da parte del fisioterapista, nella maggior parte dei casi la responsabilità maggiore è piuttosto del paziente.
I principi fondamentali da seguire per proseguire un trattamento efficace anche a casa, alla fine del ciclo di fisioterapia, sono i seguenti:

  • assicurarsi di aver capito come svolgere nel dettaglio ogni singolo esercizio, a livello di movimenti, posture, ripetizioni e intensità;
  • attenersi scrupolosamente al programma stilato dal fisioterapista, eseguendo gli esercizi nell’ordine, quantità e frequenza indicati.

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