Ernie della parete addominale
Esperto Mauro Casagrande • Fisioterapia • 13 febbraio 2017 • Commenti:
Cos'è un ernia?
L’ernia è un’estroflessione del contenuto addominale attraverso una lacerazione dei tessuti. Insorge più spesso nella regione inguinale e nella regione ombelicale, ma può interessare tutta la parete addominale.
L’ernia inguinale è più frequente tra gli uomini mentre nella donna sono più frequenti l’ernia ombelicale (dopo una gravidanza) e quella crurale.
La maggioranza delle volte l’ernia può essere momentaneamente riducibile (cioè può essere riposizionata con opportuni interventi all’interno dell’addome).
Quando non è possibile procedere in questo modo, si parla di ernia strozzata o di ernia intasata.
L’ernia strozzata rappresenta la complicanza più grave di questa patologia e richiede un intervento di urgenza.
Cause, sintomi, intervento e recupero
Cause
Gli sforzi fisici rappresentano sicuramente la causa principale, insieme a una certa predisposizione o debolezza dei tessuti per la comparsa dell’ernia.
Tra gli sforzi che più frequentemente sono responsabili della fuoriuscita di un’ernia ricordiamo i colpi di tosse, lo starnuto, lo sforzo della defecazione per i pazienti particolarmente stitici.
Quali sono i sintomi?
Uno dei sintomi più comuni è la sensazione di pesantezza e disagio che il paziente talvolta riferisce come una presenza fastidiosa fino all’insorgenza di dolori persistenti o ricorrenti più o meno intensi e localizzati nella zona dell’ernia, irradiati talvolta verso la coscia e che possono accompagnarsi anche a disturbi intestinali e a distensione addominale.
Obiettivamente la presenza di una tumefazione di consistenza teso-elastica è tipica della presenza di un’ernia.
Trattamento
Abolire l’attività fisica sportiva e prestare attenzione durante l’attività fisica può lenire i disagi così come indossare mutande contenitive, ma non si tratta di presidi curativi e non sono azioni che escludono la comparsa delle complicanze.
L’unico trattamento curativo e definitivo è l’intervento di ernioplastica con protesi.
L’intervento prevede l’asportazione o il riposizionamento del sacco erniario in cavità addominale attraverso una piccola incisione a livello inguinale o ombelicale e la riparazione dei tessuti lacerati mediante il posizionamento di una protesi in rete di polene che viene fissata ai tessuti.
La durata dell’intervento può oscillare tra i 30 e i 60 minuti. La ferita chirurgica viene suturata e chiusa con punti riassorbibili che non dovranno essere rimossi.
Ricovero e degenza
L’intervento di ernioplastica si esegue nel 90% dei casi in regime ambulatoriale, non è previsto pertanto nessun ricovero e nessun pernottamento in ambiente sanitario. Il paziente, dopo poche ore di osservazione, può tornare a casa.
Anestesia
Generalmente l’intervento viene eseguito in anestesia loco-regionale (addormentando solo la parte interessata), eseguendo a volte una blanda sedazione. Talvolta si può ricorrere a una anestesia epidurale o a una sedazione più profonda.
Visita ed esami pre-operatori
Nella maggioranza dei casi è sufficiente la visita specialistica per porre la corretta diagnosi. In alcuni casi, in cui il quadro clinico non è chiaro, è invece necessaria un’ecografia dei tessuti molli per accertare la reale presenza di un’ernia. In previsione dell’intervento, sono necessari esami ematici ed elettrocardiogramma per attestare l’idoneità del paziente a essere sottoposto ad intervento chirurgico.
Convalescenza
È consigliato un periodo di convalescenza in riposo domiciliare dalle 24 alle 48 ore, una medicazione compressiva e l’assunzione al bisogno di semplici antidolorifici. Dopo pochi giorni, il paziente può ritornare alle sue abituali attività sociali e lavorative evitando gli sforzi, mentre per riprendere l’attività fisica sportiva dovrà aspettare un minimo di 20 giorni.
Maggiori informazioni in questa pagina circa i tempi di attesa e i costi dell’intervento presso le nostre strutture.