Disturbo bipolare: chi è a rischio?

Psicologia • 9 marzo 2017 • Commenti:

Il disturbo bipolare, detto talvolta anche disturbo affettivo bipolare, è una malattia che causa dei sintomi non semplici da riconoscere, che hanno uno spettro molto ampio e variabile. In generale, questa malattia si caratterizza per degli intensi sbalzi di umore, con momenti di depressione intervallati da episodi di mania, ipomania o episodi misti.

Segni e sintomi di disturbo bipolare

Segni e sintomi di disturbo bipolare sono ad esempio passaggi da una fase depressiva (con mancanza di energia, disperazione, letargismo) a una di euforia, impulsività, iperattività e ottimismo eccessivi. Oppure ancora una compresenza di sintomi tipici della depressione e della mania, per cui una persona è disperata, ma allo stesso tempo iperattiva e irrequieta.

È importante notare che i semplici cambiamenti di umore non sono sufficienti a diagnosticare un disturbo bipolare: quest'ultimo ha delle interferenze serie con la vita delle persone affette, che possono essere incapaci di tenere un lavoro (troppo giù per lavorare o perché lasciano il posto durante un momento di euforia), rovinarsi finanziariamente (ad esempio spendendo o giocando cifre irragionevoli) e avere serie difficoltà relazionali.

Chi è a rischio di disturbo bipolare?

Ancora non conosciamo la causa certa di questa malattia, ma abbiamo identificato dei fattori di rischio. Nessuno di questi fattori indica con certezza che si avrà la malattia e probabilmente, perché questa si sviluppi, deve verificarsi un insieme di concause. I fattori di rischio sono:

  • genetici, perché questa malattia tende a svilupparsi di più in famiglie dove c'è già un membro bipolare. Gli studi sui gemelli hanno dimostrato che i fattori genetici non sono sufficienti a far emergere il disturbo perché, nonostante posseggano lo stesso codice genetico, non sviluppano la malattia allo stesso modo: questo significa che i fattori genetici non bastano;

  • ambientali, come ad esempio degli eventi traumatici (la perdita di una persona cara, un forte stress e via dicendo);

  • biologici, perché si è scoperto che alcuni malfunzionamenti nel cervello, nel sistema immunitario e in quello endocrino possono essere collegati con lo sviluppo della malattia.

Si osserva una incidenza maggiore di questa malattia nelle donne (1,8%) che negli uomini, ma i sintomi sono gli stessi. Può presentarsi ad ogni età, ma in media emerge attorno ai 25 anni.

Cosa fare se pensi di essere bipolare o se pensi che lo sia una persona cara

Se osservi segni che ti fanno credere di essere bipolare o se li vedi in una persona cara, puoi cercare aiuto per ottenere prima di tutto una diagnosi certa, poi, se c'è la conferma, un trattamento adeguato. Esistono molti servizi di aiuto per il disturbo bipolare.

Se pensi di essere bipolare, per prima cosa puoi parlarne con una persona che può sostenerti, e quindi rivolgerti a un medico di fiducia, che sappia indirizzarti verso uno specialista. È importante creare un rapporto di collaborazione e di fiducia con il medico curante, perché la terapia varia da persona a persona e nel tempo.

La terapia è composta da una parte farmacologica e da una parte psicoterapeutica. I sintomi possono essere tenuti sotto controllo con l'uso di farmaci, ma è necessario che la persona bipolare abbia degli strumenti emotivi e mentali per tenere sotto controllo la malattia. Anche uno stile di vita sano e regolare aiuta a tenere sotto controllo la malattia: avere una routine sana, fare attività fisica, svolgere attività rilassanti ed espressive (come quelle artistiche e creative) può fare la differenza.

Per avere informazioni, supporto e essere indirizzato a un medico specializzato, puoi anche rivolgerti all'Associazione Minerva, nata proprio a questo scopo., che offre molti servizi utili.

Esperto

Vuoi un suggerimento medico? Contatta i nostri dottori!

Trova subito un dottore »

Commenti: (0)