Dieta a basso contenuto di colesterolo: tutto quello che c’è da sapere
Dietistica • 23 febbraio 2017 • Commenti:
Quando andiamo a fare la spesa, dietro ad ogni prodotto preconfezionato troviamo un’etichetta contenente i valori nutrizionali dell’alimento, che solitamente mostra il valore energetico, la quantità di carboidrati, proteine e grassi. In alcune etichette più dettagliate, oltre a queste sono presenti informazioni aggiuntive, come
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differenziazione dei grassi in saturi, monoinsaturi, polinsaturi e colesterolo;
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percentuale di vitamine;
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minerali presenti in quantità significative.
Che cos’è il colesterolo?
Il colesterolo è un grasso normalmente presente all’interno del nostro organismo che svolge diverse funzioni importanti, tra le quali:
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produzione di ormoni steroidei, come estrogeni e testosterone;
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produzione di vitamina D;
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partecipa al processo digestivo, aiutando nella produzione di bile;
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è un componente importante delle membrane cellulari ed è particolarmente abbondante nel sistema nervoso;
Il colesterolo non può circolare liberamente nelsangue, per questo si lega a proteine che permettano il trasporto per via ematica. Esistono due tipologie di proteine di trasporto del colesterolo:
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HDL, comunemente detto “colesterolo buono”;
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LDL, detto anche semplicisticamente “colesterolo cattivo”.
Il primo è un fattore di protezione protettivo per l’organismo e facilita il trasporto del colesterolo. Il secondo è anch’esso normalmente presente nell’organismo, ma se i suoi livelli nel sangue sono troppo elevati, può determinare depositi sulle pareti delle arterie, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari come l’infarto cardiaco o l’ictus.
La dieta anticolesterolo: quali alimenti evitare e quali preferire
Un controllo importante del colesterolo è eseguito attraverso la dieta. Normalmente chi presenta livelli alti di LDL è sovrappeso e presenta un indice di massa corporea superiore alla norma: sarà quindi necessario attuare per prima cosa un programma di dimagrimento volto alla riduzione del grasso corporeo, in modo da ridurre l’incidenza di complicanze cardiache e vascolari. I cardini di questo piano sono:
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perdita di peso;
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dieta a basso contenuto di colesterolo;
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supporti per il dimagrimento (integratori alimentari, infusi) e integratori che riducono l’assorbimento intestinale del colesterolo (steroli vegetali, beta-glucani), previo consulto medico.
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attività fisica di moderata intensità a media durata (camminata, ciclismo, nuoto) almeno tre volte la settimana;
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astensione da fumo e dall’assunzione di bevande alcoliche;
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assunzione regolare della terapia farmacologica, se prescritta dal medico;
Per impostare un piano dietetico a basso contenuto di colesterolo corretto ed equilibrato, è utile conoscere quali sono i cibi che aiutano ad abbassare il livello di colesterolo e quali invece ne contengono poco, integrandoli così nell’alimentazione di tutti i giorni.
La dieta mediterranea è riconosciuta dagli esperti come un piano alimentare sano che aiuta a tenere entro i limiti i livelli di colesterolo e trigliceridi. Vediamo quindi una tabella dei cibi a ridotto contenuto di colesterolo e in che quantità vanno assunti.
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Frutta e verdura; 2-3 porzioni di verdura e 2 porzioni di frutta al giorno, da consumare fresca e di stagione. Sono da preferire pomodori, cavoli, asparagi, erbe amare, tutte le verdure a foglia verde e frutta secca.
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Pane, pasta e riso integrali.
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Legumi (almeno 2-3 volte alla settimana),sono da privilegiare i lupini e la soia.
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Oli vegetali come olio extravergine di oliva, olio di mais, girasole o arachidi (per un massimo di 3 cucchiai al giorno).
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Carne bianca e uova cucinate due volte alla settimana.
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Pesce magro o azzurro (almeno 2 volte alla settimana).
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Affettati come prosciutto cotto, pollo, tacchino (massimo 2 volte alla settimana).
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Latte e yogurt parzialmente scremati (massimo una volta al giorno).
In generale, è consigliato cucinare con pochi grassi, preferendo metodi di cottura come la bollitura, il vapore e la griglia.
Quando viene riscontrato un aumentato livello di colesterolo, il primo passo da fare, è il cambiamento dell’alimentazione. Normalmente si pensa che calcolare le calorie alimentari di ogni singolo alimento che mangiamo sia indispensabile ai fini di impostare un trattamento dietetico salutare, ma spesso basta seguire i consigli elencati in questo articolo per rimandare l’inizio di una terapia farmacologica
È sempre opportuno seguire attentamente le indicazioni del medico e del nutrizionista, così come eseguire gli esami di controllo prescritti per controllare i livelli di colesterolo e accertare la presenza di eventuali patologie concomitanti.