Depressione: definizione e tipologie

Psicologia • 12 dicembre 2016 • Commenti:

La depressione è un’alterazione patologica dell’umore contraddistinta da senso di tristezza, angoscia o malinconia, bassa autostima e scarsa fiducia nel futuro o nelle proprie capacità e possibilità.
Questo disturbo può essere classificato in diverse categorie, a seconda della sintomatologia e della durata.

Esistono fondamentalmente due macrogruppi:

  • Disturbi unipolari: si distinguono per l’assenza nella storia clinica di episodi maniacali, misti (maniacali e depressivi) o ipomaniacali. Essi includono:

  • disturbo depressivo maggiore: caratterizzato da un episodio singolo, quindi isolato, oppure ricorrente, cioè che si verifichi in almeno due episodi;

  • disturbo distimico: contraddistinto dalla presenza ricorrente (in un periodo di almeno 2 anni) di sintomi depressivi di entità minore rispetto a quelli degli episodi depressivi maggiori, che in questo stato non vengono mai raggiunti. Questa forma di depressione si presenta maggiormente nelle donne e insorge generalmente nella prima età adulta.
    In presenza di questo tipo di disturbo il paziente depresso non riesce a mantenere un umore stabile per più di due mesi consecutivi.

  • disturbo depressivo (o dell’umore) non altrimenti specificato: trattasi di un gruppo che comprende i disturbi non annoverabili tra le precedenti categorie, come ad esempio la cosiddetta sindrome premestruale.

  • Disturbi bipolari: contraddistinti dalla presenza di episodi maniacali, misti (maniacali e depressivi) o ipomaniacali. I disturbi bipolari comprendono:

  • disturbo bipolare di tipo I: caratterizzato dalla presenza di almeno un episodio misto o depressivo maggiore intervallato da almeno un episodio maniacale.
    Generalmente gli episodi maniacali e quelli misti sono intervallati da uno o più episodi depressivi;

  • disturbo bipolare di tipo II: sempre contraddistinto dall'ipomania;

  • disturbo ciclotimico: a questo livello si rilevano diversi episodi maniacali, intervallati da sintomi depressivi di bassa entità e quindi non annoverabili tra gli episodi di depressione maggiore.
    Questo stato ha una durata minima di 2 anni ed è caratterizzato dall’alternanza di momenti o periodi di iperattività ed euforia e momenti di apatia, ipomania e depressione.

Episodio depressivo e disturbo depressivo

L’episodio depressivo è l’evento circoscritto in un periodo di tempo specifico, quindi un singolo periodo di depressione, mentre il disturbo depressivo comprende il decorso dei vari episodi, inserendoli in una storia clinica più ampia.

Episodio Depressivo Maggiore (EDM)
Per rientrare nello stato di Episodio Depressivo Maggiore, il paziente deve presentare almeno uno dei seguenti sintomi per un periodo non inferiore alle due settimane:

  • umore depresso;

  • perdita di interesse per le attività quotidiane.

Oltre a ciò, il paziente deve presentare almeno 4 tra i seguenti sintomi:

  • alterazione dell’appetito o del peso;

  • alterazione del sonno;

  • alterazione dell’attività psicomotoria;

  • mancanza di energia;

  • senso di inutilità o di colpa;

  • difficoltà di concentrazione o a prendere decisioni;

  • pensiero ricorrente del suicidio o tentativi di suicidio.

L’EDM è caratterizzato anche dalla difficoltà o dall’impossibilità di svolgere normalmente le attività quotidiane, con conseguente disagio sociale.
Possono trascorrere anche dei mesi dalla comparsa di sintomi prodromici al vero e proprio Episodio Depressivo Maggiore.

Disturbo Depressivo Maggiore (DDM)
Il Disturbo Depressivo Maggiore è caratterizzato da uno o più Episodi Depressivi Maggiori in assenza, nella storia clinica, di manifestazioni di episodi maniacali, misti o ipomaniacali.
Inoltre gli Episodi Depressivi Maggiori non devono avvenire in presenza di disturbi di tipo schizofrenico.

Episodio Maniacale
Si definisce Episodio Maniacale un periodo di almeno una settimana caratterizzato da umore elevato, espansivo o irritabile. Durante questo periodo devono verificarsi almeno tre dei seguenti sintomi:

  • autostima ipertrofica o grandiosa;

  • scarso bisogno di sonno;

  • aumento della loquacità;

  • incapacità di fermarsi su una sola idea o sensazione;

  • difficoltà di concentrazione;

  • aumento delle attività finalizzate o agitazione psicomotoria;

  • eccessivo entusiasmo per attività potenzialmente dannose (shopping compulsivo, comportamento sessuale sconveniente);

Ci sono anche altri sintomi dell’episodio maniacale, in particolare:

  • l'episodio mostra un palese cambiamento nel comportamento del paziente rispetto alla condizione normale;

  • modificazioni degli stati di umore e del comportamento visibili dall’esterno;

  • l’episodio non deve manifestare sintomi psicotici, e non deve risultare così grave da compromettere il paziente nel normale svolgimento delle attività, o tale da richiedere un intervento ospedaliero;

  • l’episodio non deve essere conseguenza dell’assunzione di una sostanza esterna o di una condizione medica generale;

L’Episodio Ipomaniacale ha le stesse caratteristiche di quello Maniacale, ma la sintomatologia si protrae per non più di 4 giorni.

Altre tipologie di depressione
Esistono molte altre tipologie di depressione, di cui le più note sono:

  • depressione reattiva: generalmente è legata ad un lutto, o ad una causa scatenante forte. Si protrae per un periodo che dura ben oltre la causa scatenante;

  • depressione endogena: è connessa a problemi di tipo genetico-biologici e non ad una causa scatenante in particolare;

  • depressione mascherata: questa forma è riconoscibile da alterazioni a livello comportamentale o somatico piuttosto che affettivo;

  • depressione ansiosa: in questa forma il disturbo depressivo si associa a stati di ansia o attacchi di panico;

  • depressione psicotica: in questo stato il disturbo depressivo si associa a sintomi psicotici;

  • disturbo dell’adattamento con umore depresso: si verifica generalmente entro tre mesi dall’evento causa di stress e nella maggior parte dei casi termina una volta eliminato il fattore scatenante;

  • depressione secondaria: forma di depressione causata da patologie organiche o neurologiche, oppure legata all’assunzione di farmaci;

  • depressione post-partum: depressione tipica delle donne nel periodo immediatamente successivo al parto.

 

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