Dentifricio al fluoro – tutto quello che devi sapere a riguardo
Odontoiatria • 10 febbraio 2017 • Commenti:
Esistono diversi dentifrici in commercio, i quali in genere contengono diversi agenti che aiutano a prevenire la carie riducendo la formazione di tartaro. La maggioranza dei dentifrici contiene il fluoro, una sostanza incolore che previene le infezioni dentali, rallenta il danneggiamento dello smalto e rafforza i materiali strutturali dei denti, aiutando così a scongiurarne il rischio di caduta. È stato provato che la diminuzione delle operazioni di otturazione negli ultimi vent'anni è legata all'utilizzo regolare dei dentifrici contenenti fluoro, associato ad una pulizia corretta e agli altri prodotti utili all'igiene orale, come il collutorio e il filo interdentale.
Tipologie di fluoro
Il fluoro si trova in molti alimenti, come frutti di mare, pesce, spinaci, birra, tè o patate, soprattutto nella buccia.
Il fluoro nei dentifrici invece viene aggiunto sotto forma di sali e ne esistono diverse tipologie utilizzate nella preparazione della pasta dentifricia, tra cui:
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fluoruro di sodio: il più comune;
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fluoruro stannoso: il più efficace nella prevenzione di carie e gengiviti;
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monofluoruro di sodio;
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fluoruro amminico.
Le altre forme di fluoruro che possono trovarsi nei dentifrici sono il fluoruro sodico ed il fluoruro potassico.
Tra i componenti aggiuntivi ci sono sostanze abrasive come carbonato di calcio, sali di fosfato, ossidi o idrati di alluminio e gel di silice, ma anche addensanti e aromi per migliorare il gusto del dentifricio. In alcuni casi, si possono riscontrare anche piccole quantità di sostanze antibatteriche atte a prevenire le infezioni delle gengive.
Ogni tipologia di fluoruro è specificata per legge nell'etichetta del dentifricio, con l'indicazione delle quantità presenti, espresse generalmente in percentuale.
Trattamenti a base di fluoruro
Dato che il fluoro è una delle sostanze migliori per prevenire la carie dentaria e altre infezioni dentali, i trattamenti svolti dal dentista spesso ne implicano l'utilizzo. Ad esempio, durante gli interventi di pulizia dentale vengono applicati sullo smalto delle schiume o dei gel al fluoro per rafforzarne la struttura. Il dentista saprà consigliare le giuste dosi di dentifricio da utilizzare per mantenere una corretta igiene dentale senza incorrere in eventuali danni provocati da un'eccessiva concentrazione di fluoro. Gli effetti dei trattamenti al fluoro svolti dal dentista hanno una durata maggiore dell'utilizzo domestico dei dentifrici o di alimenti ricchi di fluoro, perciò si raccomanda di sottoporsi a visite odontoiatriche almeno una volta ogni sei mesi, specie in presenza di denti sensibili o maggiore incidenza di carie e altre infezioni.
Controindicazioni
L'Unione Europea ha stabilito dei limiti massimi della quantità di fluoruro nei dentifrici, poiché è stato provato che, se ingerito, il dentifricio al fluoruro può provocare dei danni, soprattutto ai bambini.
Ma cosa fa il fluoro? Alcuni studi hanno dimostrato che i dentifrici ad alto contenuto di fluoro possono provocare una condizione patologica chiamata fluorosi. La fluorosi può manifestarsi a tutte le età, ma nei bambini può verificarsi anche con piccole quantità di fluoro, poiché l'infanzia è il periodo in cui si sviluppa lo smalto dentale. A volte anche il fluoro presente nell'acqua potabile può mettere gli utenti a rischio di fluorosi dentale. In genere i sintomi iniziali di tale patologia comprendono la comparsa di macchie bianche sui denti, sparse in maniera irregolare sulla superficie dei denti. Con il tempo, tali macchie possono diventare marroni o gialle e, nei casi più gravi, la fluorosi può intaccare tutta la corona dentale, provocando irregolarità o fosse sulla sua superficie. Negli adulti, in seguito all'assunzione prolungata di fluoro, si possono manifestare sintomi gravi come alterazioni delle ossa e della forma della colonna vertebrale, ginocchio valgo e osteosclerosi. Al momento, non esistono test per diagnosticare l'intossicazione da fluoro e i trattamenti includono la riduzione delle quantità di fluoro sia nei dentifrici che nell'acqua potabile. Per quanto riguarda i bambini, è fondamentale spiegare loro fin da subito che nonostante il dentifricio possa avere un sapore gradevole, non bisogna ingerirlo. Si consiglia di scegliere un dentifricio privo di fluoro per i primi sei-sette anni di vita dei bambini o in alternativa di utilizzare quantità minime di dentifricio.