Da cosa dipende la sensibilità dei denti?
Odontoiatria • 30 marzo 2017 • Commenti:
Se siete arrivati al punto di evitare i cibi freddi o le bevande calde, è perchè probabilmente avete una forte sensibilità dei denti. Forse è il momento di risolvere questa condizione che causa fastidio e sofferenza.
L’ipersensibilità al caldo e al freddo sono sintomi molto comuni: molte persone soffrono di denti sensibili, un problema che potrebbe dipendere da una serie di condizioni dentali, per l’individuazione delle quali è meglio ricorrere all’intervento del proprio dentista.
Da cosa origina l’ipersensibilità dentinale?
I denti sono costituiti principalmente da una sostanza chiamata dentina, che contiene tubuli microscopici attraversati da sottili terminazioni nervose. Un duro strato esterno di smalto protegge la dentina, che è posizionata appunto tra lo smalto e il cemento alla radice del dente. Secondo gli esperti, l’ipersensbilità si presenta quando la dentina perde parte della sua copertura protettiva di smalto o di cemento, esponendo le terminazioni nervose in essa contenute al caldo e al freddo dei cibi.
Quali sono le cause della sensibilità dei denti?
L’ipersensibilità dipende da fattori traumatici abrasivi, come può essere lo spazzolamento non corretto, o da fattori erosivi, come alcune sostanze acide che entrano in contatto con i denti (pomodori, limoni, ecc.), oppure da fattori patologici (periodontite), in presenza dei quali la dentina è esposta e risponde con sensazioni di dolore o fastidio agli stimoli termici, tattili, ecc.
Non solo cibi e bevande freddi o caldi possono provocare dolore, ma anche il contatto con sostanze agrodolci o il semplice gesto di inspirare aria dalla bocca.
I denti sensibili possono essere causati quindi dalle seguenti condizioni:
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smalto dei denti consumato dallo spazzolamento troppo vigoroso o aggressivo;
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erosione del dente a causa di cibi e bevande troppo acidi o aspri;
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carie dentale, otturazioni rovinate, denti spezzati che espongono la dentina;
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recessione gengivale, che espone le radici dei denti;
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digrignamento dei denti durante il sonno (bruxismo);
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sensibilità post-trattamento, abbastanza comune ma temporanea, soprattutto in seguito a otturazioni, sbiancamento o corone.
Sembra che i denti sensibili siano presenti prevalentemente tra i 20 e i 40 anni di età, specialmente nelle donne. In alcuni casi, anche solo risciaquare i denti con acqua fresca, dopo lo spazzolamento, può provocare un forte fastidio.
Trattamento e cura dei denti sensibili
Il primo passaggio è ricorrere al proprio dentista per poter avere un po’ di sollievo.
Al medico vanno riportati i sintomi e il momento in cui è iniziato il dolore: dopo aver stabilito la ragione che ha causato l’ipersensibilità, il dentista pone rimedio agendo sulla causa scatenante. Il trattamento può consistere semplicemente nel sistemare una carie o sostituire un’otturazione danneggiata. Se l’ipersensibilità dipende dalla recessione gengivale, che espone le radici dei denti, il dentista provvede ad intervenire sulla protezione della radice.
Nelle circostanze in cui non si individui una causa specifica dell’ipersensibilità, esistono numerosi trattamenti per gestirla. Il dentista può applicare del gel al fluoro per rinforzare lo smalto dei denti e ridurre la sensazione di dolore. Anche la terapia con il laser, associata ad applicazioni di fluoruro di sodio, ha dimostrato di essere molto efficace come alternativa.
È importante tenere presente che l’igiene orale gioca un ruolo fondamentale, in quanto lo spazzolamento aggressivo, il dentifricio troppo abrasivo, uno spazzolino dalle setole troppo rigide, possono aggravare la condizione. Per il trattamento a casa, in commercio si trovano dentifrici o colluttori specifici per denti sensibili, che aiutano a proteggere le parti più delicate del dente dall’esterno. I dentifrici per denti sensibili andrebbero usati regolarmente, per poter ottenere i risultati più performanti.
Se si soffre di sensibilità dei denti, si consiglia di fissare un appuntamento dal proprio dentista che, una volta analizzate le cause alla base dell’ipersensibilità, imposta una terapia per ovviare al fastidioso problema.
Le visite dal dentista andrebbero programmate periodicamente, almeno 1-2 volte all’anno, per prevenire l’insorgenza della ipersensibilità dei denti. La prevenzione, attraverso la corretta igiene orale e la giusta alimentazione, è la strategia più efficace per arginare il rischio di sensibilizzare i propri denti.
Esperto
