Costi vs benefici di una formazione accademica da chiropratico
Fisioterapia • 28 gennaio 2017 • Commenti:
La professione del chiropratico ha assunto un ruolo importante, grazie alla crescita dell’interesse pubblico, i progressi nell’ambito della ricerca e l’impiego di metodi non invasivi o non farmacologici per curarsi. Tuttavia, la strada per diventare chiropratico si compone di un oneroso impegno economico e di un difficile inserimento professionale.
L’impegno economico: come diventare un chiropratico?
Negli Stati Uniti, uno studente deve frequentare una scuola di chiropratica che mediamente richiede un investimento di 120.000 dollari in 4 anni per le sole tasse universitarie.
Tuttavia, nel percorso di studi si rende necessaria un’assicurazione per i tirocini professionalizzanti, ulteriori spese sono dedicate all’acquisto di libri e materiale didattico e tutto questo va a sommarsi alle spese di trasporto, sostentamento ed eventualmente anche residenza presso il campus (per studenti fuori sede).
Sono sostanzialmente due le vie con cui finanziare questa dispendiosa educazione:
- borsa di studio: grazie a graduatorie di merito e risultati accademici eccellenti, uno studente può vincere una borsa di studio con cui pagare le tasse universitarie (parziale) oppure mantenersi completamente anche per quanto concerne le spese del campus (totale);
- finanziamento: gli studenti possono ottenere un prestito agevolato, da restituire a rate nel momento in cui iniziano a lavorare. Tuttavia, i consistenti interessi spesso fanno sì che per pagare la propria educazione occorrano diversi anni di lavoro, dato che lo stipendio annuale medio di un chiropratico appena laureato si aggira attorno ai 65.000 dollari.
Il tempo richiesto
Tra i requisiti di ammissione ad una scuola con cui ottenere il titolo di “dottore in chiropratica” (abbreviato in D.C.) figura l’aver completato un corso “undergraduate” di almeno 3 anni, che si somma alla scuola di chiropratica per un totale di 7 anni. A questi sono da aggiungersi eventuali master che molti dottori scelgono di ottenere per avere una migliore prospettiva lavorativa, come ad esempio una specializzazione in un settore specifico come quello pediatrico, ortopedico o della nutrizione.
In media si stima che un chiropratico segua quasi 4.200 ore di formazione per ottenere la propria laurea.
L’inserimento nel mondo del lavoro
Un passaggio altrettanto complesso, al termine degli studi, è il processo di inizio dell’attività lavorativa, in cui il mercato particolarmente competitivo richiede una certa padronanza del marketing, della gestione del proprio business e dei costi associati, nozioni che potrebbero richiedere ulteriore tempo per un’adeguata pianificazione, da aggiungere al proprio percorso di studi.
Le due strade da percorrere sono:
- lavoro dipendente: è il modo migliore per iniziare e, seppur implicando uno stipendio più basso, semplifica la gestione permettendo di imparare la professione sotto la guida di un chiropratico più esperto e di non doversi occupare di gestire le spese dello studio;
- lavoro indipendente: presuppone la disponibilità di fondi per affittare uno spazio, acquistare le attrezzature per il proprio studio, stipendiare una segretaria, effettuare un adeguato marketing e sviluppare un sito web, oltre alle conoscenze imprenditoriali per poterlo realizzare.
Costruire la propria carriera lavorativa
Generalmente, col maturare della propria esperienza lavorativa, l’obiettivo di un chiropratico è aprire un proprio studio. Oltre alle difficoltà già citate, nel tempo occorre acquisire una certa dimestichezza nella gestione dei contratti con le compagnie assicurative, che sono sempre più importanti nella professione sanitaria, data la possibilità di conseguenze invalidanti per i pazienti e le cause legali che spesso gravano su chi lavora in quest’ambito.
L’assunzione di personale e la gestione dello stesso richiede di sviluppare nel tempo la capacità di gestire i rapporti di lavoro e di circondarsi di persone fidate, che collaborino a rendere fruttuoso il proprio business, impresa spesso difficoltosa quanto l’aspetto pratico della professione.
Un bilancio finale
Un chiropratico guadagna in media 65.000 dollari all’anno negli Stati Uniti, tenendo conto che i migliori professionisti hanno stipendi ancora più elevati.
Tuttavia, date le difficoltà implicate nel percorso di studi e di avviamento della propria carriera, è ovvio che per intraprendere questa strada si debba avere grande passione per la conoscenza e interesse nell’ambito della chiropratica.
Dal punto di vista sociale il chiropratico (come il medico, l’infermiere e il fisioterapista), ricopre un ruolo privilegiato nel potersi prendere cura degli altri, con conseguenti responsabilità etiche che si accompagnano alla soddisfazione personale.
Nel ritorno personale, dopo tutti gli sforzi spesi per raggiungere questo traguardo professionale, l’obiettivo del chiropratico non può essere solo il risultato economico, ma ha un ruolo sostanziale la crescita personale che deriva anche dall’approccio olistico di questa scienza.