Cos’é la terapia fisica?

Fisioterapia • 28 gennaio 2017 • Commenti:

La terapia fisica viene definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come “L’arte e la scienza del trattamento attraverso l’esercizio terapeutico di calore, freddo, luce, acqua, massaggio ed elettricità”.  Negli ultimi decenni l’evoluzione scientifica e la disponibilità di sempre più sofisticate strumentazioni hanno spostato il paradigma medico dall’ambito biochimico (cioè basato sui farmaci) a quello biofisico (basato su principi fisici). Attraverso l’utilizzo di strumentazioni che inviano al paziente informazioni di tipo “bio”fisico è possibile intervenire direttamente sul paziente, evitando l’introduzione di molecole estranee e possibilmente nocive. La terapia fisica si basa quindi sull’applicazioni di stimoli di tipo fisico. Alcuni degli esempi piú conosciuti sono l’applicazione di calore – utilizzato soprattutto contro il dolore -  o l’utilizzo di ultrasuoni. La fototerapia, che utilizza luci e colori (cromoterapia) ha anche trovato il suo bacino di utenza. 

Chi sono i fisioterapisti?

Tra le varie scienze mediche che utilizzano questo tipo di terapia é sorta ormai da decenni la fisioterapia, branca della medicina che si occupa della prevenzione e cura di pazienti affetti da varie patologie in ambito muscoloscheletrico e neurologico. L’approccio principale dei fisioterapisti - figure professionali che utilizzano la fisioterapia - è l’utilizzo della terapia fisica, massoterapia, terapia posturale, chinesiterapia e terapia manuale. Le tecniche usate dal fisioterapista rientrano perfettamente nella definizione di terapia medica. Ma cosa fa un fisioterapista praticamente?

Non si pensi che il fisioterapista sia un “massaggiatore”. La definizione di fisioterapista è ben altra. Il fisioterapista ha attraversato un percorso di studio di tre anni, durante i quali si è formato in molte materie di ambito medico ed ha avuto modo di cimentarsi in varie terapie fisiche. L’obiettivo principale del fisioterapista è il recupero funzionale delle menomazioni o delle disabilità motorie di qualsiasi origine. Le prescrizioni di terapia fisioterapica nei confronti di pazienti cadiopatici o ictati sono le più effettuate.

La personalizzazione del trattamento

A queste tipologie di pazienti vengono dati specifici esercizi rispettivamente per migliorare la circolazione in generale e recuperare i movimenti persi per via del danno cerebrale.

La definizione di fisioterapia sopracitata sembrerà adesso molto più conforme ad una figura medica indispensabile, che purtroppo, almeno in Italia, stenta a trovare la sua collocazione nel sistema sanitario nazionale, ma è di enorme aiuto nel processo di recupero o di prevenzione di complicanze di un grandissimo numero di patologie. Un grande lavoro viene svolto da queste figure sanitarie nei confronti dei pazienti affetti da sclerosi multipla, parkinsonismi vari, sclerosi laterale amiotrofica (SLA) ed altre patologie con complicanze motorie.

Fortunatamente, molte strutture sanitarie offrono sempre piú informazioni sulla terapia fisica ed aiutano la popolazione utente a definire la terapia fisica, in maniera tale che un sempre maggiore bacino di utenza si avvicini senza pregiudizio verso queste nuove tecniche terapeutiche, lontane dal normale immaginario fatto di “pillole e prescrizioni” senza coinvolgimento attivo del paziente.

Sempre più riviste sono piene di descrizioni di terapisti che usano terapie fisiche e di articoli sulla terapia fisica, che stanno creando un terreno fertile per il cambiamento di paradigma verso quello biofisico. Sembra molto probabile che, attraverso l’educazione della popolazione generale verso questi nuovi campi della medicina, si possa accelerare il percorso che porterà ad una maggiore consapevolezza nei confronti della salute e della responsabilità propria nei confronti della propria salute: non più in balìa di farmaci, ma frutto della partecipazione attiva del paziente alla propria cura.

La terapia fisica rimane ancora ai margini del sistema sanitario sia per interessi economici, difficili da contrastare, sia per il forte pregiudizio dei suoi principali fruitori (i pazienti). Stanno inoltre sorgendo terapie fisiche ad hoc. Anche all’interno di questa branca stanno nascendo varie sottobranche: geriatrica, pediatrica, per lo sport. Questo è un segnale preciso che la medicina si sta muovendo in questa direzione.

 

Esperto

Vuoi un suggerimento medico? Contatta i nostri dottori!

Trova subito un dottore »

Commenti: (0)