Come utilizzare il filo interdentale?
Odontoiatria • 25 marzo 2017 • Commenti:
Il filo interdentale è un particolare strumento utilizzato per l’igiene dentale domestica: accompagnato dall’azione dello spazzolino, permette di rimuovere efficacemente i residui di cibo e placca che si possono trovare tra i denti, andando ad agire in profondità negli spazi interdentali. L’utilizzo regolare del filo interdentale aiuta a minimizzare il rischio di carie, gengiviti ed altre infezioni dentali.
I primi fili interdentali erano costituiti da fibre di seta, mentre oggi sono generalmente utilizzati fili di nylon, un materiale più resistente all'abrasione ed estremamente più elastico rispetto alla seta. I fili interdentali di ultima generazione possono infine essere costituiti da materiali biodegradabili.
Il filo interdentale, composto da fibre saldamente intrecciate tra loro, viene inserito delicatamente tra due denti e strofinato lungo i lati ed in prossimità del bordo gengivale per rimuovere la placca ed i residui di cibo presenti.
Esistono due principali tipologie di filo interdentale, cerato o non cerato:
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filo interdentale cerato: le fibre che lo compongono sono rivestite da un sottile strato di cera, che ne aumenta la resistenza. Il filo cerato è indicato per la pulizia di depositi di tartaro o in presenza di irregolarità dentali;
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filo interdentale non cerato: particolarmente indicato per rimuovere placca e frammenti di cibo dagli spazi interdentali più stretti. È meno resistente del filo cerato, ma fornisce una superficie di abrasione più ampia.
Modalità d'uso del filo interdentale
Per mantenere in salute la propria dentatura è indispensabile dedicarsi almeno due volte al giorno alla pulizia dei propri denti. L’utilizzo dello spazzolinoè ovviamente fondamentale, ma per ottenere risultati migliori bisogna affiancare anche l’utilizzo del filo interdentale almeno una volta al giorno, preferibilmente alla sera.
Il filo interdentale consente infatti la pulizia di quelle zone interdentali che non vengono raggiunte e pulite adeguatamente tramite il semplice spazzolamento.
Per risultare efficace, il filo interdentale deve essere utilizzato regolarmente ed in maniera appropriata, e per fare ciò è sufficiente seguire delle regole generali che caratterizzano la corretta modalità d’uso:
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per prima cosa recidere un segmento del filo interdentale di circa 30 cm;
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avvolgere le estremità del filo attorno al dito medio di entrambe le mani, afferrando la parte centrale del filo con i pollici e gli indici e mantenendola tesa;
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premere delicatamente il filo teso sulla fessura tra due denti fino a farlo passare nello spazio interdentale, avendo cura di tenerlo saldamente;
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una volta raggiunta la gengiva avvolgere il dente con il filo e, mantenendo costantemente una certa pressione, far scivolare il filo in basso verso la gengiva, per pulire anche al di sotto del margine gengivale. In questo modo il filo interdentale va a disgregare e rimuovere la placca;
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ripetere questa procedura per tutti i denti, utilizzando una parte pulita del filo interdentale ogni volta che si passa ad un dente differente.
Il movimento del filo deve essere deciso, ma non troppo vigoroso, per evitare di lesionare ed irritare la gengiva. Dopo aver pulito i denti con il filo interdentale è inoltre consigliabile sciacquare la bocca con del collutorio che, oltre a rinfrescare la bocca e rinforzare lo smalto dentale, favorisce l'eliminazione dei frammenti di placca o cibo rimossi con il filo.
La pulizia dei denti posteriori (molari) con il filo interdentale può risultare particolarmente difficoltosa, per questo motivo è possibile utilizzare altri strumenti, come le forcelle tendifilo, che ne facilitano il trattamento.
Rischi legati all’utilizzo inadeguato del filo interdentale
L'uso di questo strumento per l'igiene dentale permette di prevenire diverse infezioni e disturbi che possono interessare la dentatura, per questo motivo il mancato utilizzo del filo interdentale, o un suo uso scorretto, possono mettere a rischio la salute dei denti.
Non utilizzare regolarmente il filo interdentale nella pulizia dei denti può agevolare il ristagno e la crescita della placca negli spazi interdentali, che risultano irraggiungibili per lo spazzolino manuale. Col passare del tempo, questi depositi di placca possono subire un'evoluzione e trasformarsi in incrostazioni di tartaro, rimuovibili solamente tramite un trattamento di pulizia dentale professionale operato nello studio dentistico. La presenza di depositi di placca e tartaro, che contengono un gran numero di germi della flora batterica orale, predispone enormemente allo sviluppo di diverse infezioni dentali, tra cui la carie è la più comune.
Infine, la presenza di residui di placca non rimossi può essere responsabile dell’alito cattivo, di gengiviti e del sanguinamento delle gengive.
È dunque fondamentale per la salute dentale utilizzare regolarmente ed in maniera adeguata il filo interdentale, poiché un utilizzo sporadico o frettoloso spesso non permette di rimuovere efficacemente lo sporco che si trova tra i denti e, anzi, aumenta il rischio di infiammazioni e traumi delle gengive.