Come trattare la gengivite
Odontoiatria • 4 febbraio 2017 • Commenti:
Le patologie infiammatorie delle gengive colpiscono ogni anno il 40% della popolazione, e tra queste il disturbo maggiormente riscontrato è la gengivite.
Definizione e sintomi della gengivite
Sui nostri denti normalmente è presente la placca batterica, che li riveste sottoforma di film. Quando questa placca si accumula tra i denti e la linea gengivale, si crea un’infiammazione e si la cosiddetta gengivite.
I sintomi della gengivite sono tipicamente:
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rossore e gonfiore delle gengive;
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sanguinamento quando si lavano i denti;
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accumulo di placca batterica visibile a occhio nudo.
Esistono diversi stadi della malattia gengivale, che se riconosciuta precocemente può essere facilmente trattata e lo stato di salute originario può essere ripristinato.
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Il primo stadio è appunto la gengivite, fase ancora totalmente reversibile.
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Il secondo stadio è la parodontite o piorrea, causata da un mancato trattamento della gengivite.
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L’infiammazione raggiunge una fase successiva in cui si ha una ritrazione delle gengive con conseguente esposizione del dente e indebolimento delle strutture di sostegno dello stesso. Si formano inoltre delle tasche sotto il margine gengivale in cui vengono trattenuti cibo e placca, causando problemi di alitosi.
Questa fase è solitamente irreversibile e può portare alla perdita dei denti.
Come abbiamo visto, gli stadi precoci della gengivite sono reversibili, per questo è molto importante agire dall’inizio per impedire alla malattia di evolvere in parodontite e raggiungere uno stato di irreversibilità.
La strategia per risolvere problemi di gengive infiammate sta nella prevenzione, agendo sulle cause scatenanti.
Cause della gengivite
Come abbiamo visto, la causa principale è l’accumulo della placca batterica sulle gengive, che con le sue tossine provoca l’infiammazione.
Ecco quindi alcune tra le cause di una possibile patologia infiammatoria a livello gengivale:
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scarsa igiene orale;
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mancato utilizzo di spazzolino dopo l’assunzione di bevande o alimenti zuccherati;
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mancata igiene professionale svolta dal dentista;
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sbalzi ormonali;
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carenze vitaminiche.
Come fare a sapere quindi se si ha la gengivite? Se non siamo sicuri dei sintomi, è doveroso rivolgersi al proprio dentista per una corretta diagnosi.
Trattamento della gengivite
Il trattamento della gengivite si basa su una corretta igiene orale, cioè:
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pulizia dei denti con dentifricio specifico e spazzolino a setole morbide almeno tre volte al giorno, dopo i pasti;
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utilizzo del filo interdentale almeno una volta al giorno;
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utilizzo di un collutorio ad azione antisettica;
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igiene professionale per la rimozione della placca e del tartaro (detartasi) dal proprio dentista, almeno due volte l’anno.
È inoltre consigliato l’astensione dal fumo e dal consumo di bevande alcoliche nel periodo in cui si sta cercando di risolvere il problema della gengivite.
Quando questo trattamento base non è sufficiente all’eliminazione del problema, si può ricorrere all’utilizzo di farmaci, quali:
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corticosteroidi, ad azione antinfiammatoria, consigliati solitamente nella forma topica di crema o pasta dentale. Normalmente sono indicate due o tre applicazioni giornaliere dopo i pasti e prima di andare a dormire;
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antinfiammatori non steroidei (FANS), utili per ridurre l’infiammazione gengivale e ridurre il dolore;
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collutorio a base di clorexidina;
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supplementi vitaminici;
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rimedi naturali: prodotti a base di propoli, salvia, malva e menta sono efficaci per le loro proprietà antinfiammatorie, la mirra grazie alle sue proprietà astringenti e antibatteriche e la calendula per le sue proprietà cicatrizzanti.
È importante notare che un utilizzo smodato di prodotti disinfettanti e dentifrici troppo aggressivi può portare a un peggioramento del quadro, pertanto è consigliabile scegliere dentifrici di qualità e chiedere informazioni al proprio dentista.
Se avverti le tue gengive più gonfie e sanguinanti e la tua domanda è “ho la gengivite?”, una risposta altamente probabile è sì.
Ricorda che prevenire è meglio che curare ed è più facile agire sui sintomi della gengivite nelle fasi iniziali piuttosto che sulla malattia progredita ed ormai irreversibile. Spazzolino in mano, dunque, e non abbiate fretta nello spazzolare quotidianamente i denti!