Come scegliere il miglior trapano odontoiatrico

La figura del dentista come “dottore dei denti” risale al Medioevo e le tracce di questo antico mestiere si possono ritrovare in molte miniature e raffigurazioni dell’epoca. Da tempo immemore, ad affiancare questo medico specializzato nella cura della bocca, ci sono strumenti che si sono evoluti nei secoli dai rudimentali ferri sterilizzati sul fuoco fino agli apparecchi ultratecnologici delle cliniche moderne. Tra questi, uno degli strumenti più temuti dai pazienti, ma utilissimo a tutti i dentisti, è sicuramente il trapano odontoiatrico.

Consigli pratici da valutare prima dell’acquisto

Il primo trapano odontoiatrico elettrico risale al 1875: questa invenzione, avvenuta oltre un secolo fa, è stata una vera e propria rivoluzione nella cura dei denti. Da allora è stata fatta molta strada nell’innovazione tecnologica degli strumenti odontoiatrici, che ha portato a sviluppare trapani di dimensioni molto ridotte, poco aggressivi sul dente e super maneggevoli. Per dentisti e futuri tali la scelta del trapano odontoiatrico è sicuramente un momento fondamentale data l’importanza di questo strumento nel proprio lavoro. Avvicinandosi all’acquisto di un nuovo trapano odontoiatrico è utile seguire alcuni suggerimenti e validi criteri che potranno aiutare a trovare quello più adatto. Vediamo quali sono i principali fattori da valutare nella scelta di questo strumento.

• Funzionamento                                   

Attualmente esistono due tipologie principali di trapani odontoiatrici la cui differenza sostanziale è nel meccanismo di alimentazione: i trapani ad aria compressa e quelli elettrici. I primi sono strumenti che lavorano ad altissime velocità raggiungendo fino a 500.000 giri al minuto, i secondi invece hanno nella maggior parte dei casi una velocità tra 40.000 e 100.000 giri al minuto.

• Utilizzo specifico

Le caratteristiche intrinseche del trapano odontoiatrico lo rendono più o meno adatto a svolgere determinati interventi sui denti. Così i trapani ad aria compressa risultano particolarmente adatti nelle operazioni di taglio netto e preciso sullo smalto del dente, grazie alla velocità elevata e all’azione potente; dall’altro lato i trapani elettrici spiccano negli interventi di chirurgia stomatologica più complessi che richiedono precisione e finezza nei movimenti, garantiti dalla maneggevolezza e dalle dimensioni più contenute.

• Concentricità

Indica la precisione del trapano durante la sua rotazione e il suo funzionamento: alcuni strumenti infatti tendono ad oscillare o a perdere la direzionalità sul punto in cui si sta lavorando, riducendo così la precisione dell’intervento. È consigliabile scegliere sempre trapani odontoiatrici con una concentricità alta o con un basso indice di oscillazione.

• Rumore emesso

Nonostante possa sembrare di importanza marginale, il rumore emesso dagli strumenti d’uso comune nella pratica dentistica è molto importante. I trapani elettrici sono leggermente più silenziosi di quelli ad aria che possono raggiungere anche gli 80 dB. Preferite sempre strumenti che producono il minor rumore possibile: sarà un sollievo durante le lunghe ore di lavoro e ridurrà l’ansia e la preoccupazione dei pazienti.

• Peso e maneggevolezza

Leggerezza e facile impugnatura sono aspetti da non trascurare nella scelta dei propri strumenti di lavoro. I trapani elettrici, avendo più componenti meccaniche, sono di solito più pesanti di quelli ad aria, ma negli ultimi anni si stanno sviluppando per entrambe le categorie modelli sempre più ergonomici e facili da maneggiare.

Conclusioni

Sia che lo preferiate elettrico o ad aria compressa, di sicuro la scelta del trapano odontoiatrico deve essere ben ponderata, visti anche i costi piuttosto elevati di questi strumenti. Inoltre, le tecnologie sempre più avanzate e in continua evoluzione stanno rendendo anno dopo anno questi indispensabili alleati nella cura dei denti sempre più precisi e facili da utilizzare, fornendo un valido sostegno al lavoro del dentista.