Come riconoscere le carie?
Odontoiatria • 6 febbraio 2017 • Commenti:
La carie è un tipo d’infezione dentaria molto comune: si stima, infatti, che questa patologia abbia colpito almeno una volta nella vita quasi il 90% dell’intera popolazione. In quest’articolo vedremo nel dettaglio cos’è e quali sono i segnali che ci permettono di riconoscere se abbiamo una carie.
Cos’è la carie e cosa la causa?
La caria dentaria è una malattia su base infettiva dei tessuti duri del dente, che parte dalla superficie e arriva in profondità fino alla polpa dentale. Come si formano le carie? Nella nostra bocca è presente la cosiddetta placca dentaria, una patina formata da microrganismi (normalmente presenti), saliva e residui di cibo.
Il motivo per cui spazzoliamo i denti tutti i giorni è proprio per rimuovere questa patina, poiché i batteri della placca provocano l’indebolimento dello smalto, il rivestimento protettivo dei denti.
L’erosione dello smalto riduce le difese del dente e lo predispone all’insorgenza della carie che determina vere e proprie cavità della superficie del dente che possono raggiungere la polpa dentale.
Oltre alla cattiva igiene orale, che rappresenta la prima causa d’insorgenza, altre cause di carie sono:
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alterate condizioni della saliva (es. ridotta produzione, diabete);
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caratteristiche dei denti (un aumento dello spazio dentale, che rappresenta lo spazio normalmente presente tra un dente e l’altro, favorisce l’insorgenza di carie);
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eccessivo consumo di zuccheri;
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fumo.
La carie colpisce indistintamente, ma la prevalenza maggiore si riscontra nei bambini e negli adolescenti.
Come riconoscere quando si ha la carie?
Sapere se si ha una carie dentaria è abbastanza facile. Essa in fatti ha un progresso lento e si suddivide in diverse fasi di sviluppo:
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stadio 1: non si avverte dolore e non è presente nessun sintomo. La carie inizia ad attaccare lo smalto del dente e può non essere individuata tempestivamente;
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stadio 2: si inizia ad avvertire dolore poiché la carie attacca la dentina, la sostanza che compone la maggior parte del dente. In questa fase è visibile un solco scuro, composto da cibo e tessuti dentali disgregati;
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stadio 3: la carie arriva alla polpa del dente in profondità, dove sono presenti vasi sanguigni e nervi. In questo stadio il dolore aumenta;
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stadio 4: se non si interviene, la carie progredisce fino all’osso e alla gengiva, creando un ascesso e la possibile caduta del dente.
Cosa si sente quando si ha la carie?
Come abbiamo descritto in precedenza, nelle prime fasi la carie è asintomatica. Quando i batteri iniziano a spingersi più in profondità, i sintomi che si avvertiranno potranno essere:
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alitosi;
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ipersensibilità a caldo/freddo;
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mal di denti.
Molti si chiedono se le carie fanno male, e la risposta è: dipende in che fase di avanzamento si trovano. Nel primo stadio non sono avvertibili, mentre quando sono ormai irradiate ai tessuti profondi del dente, il male è avvertito con un’intensità medio-elevata.
La presenza delle carie talvolta è riscontrabile anche grazie a dei segni visibili a occhio nudo, quali:
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cambiamento di colore dello smalto, che diventa più opaco;
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solco scuro simile a un puntino sulla superficie del dente.
Come facciamo, quindi, a sapere se abbiamo le carie? È semplice: in presenza di sintomi, se non siamo in grado di vedere noi stessi la presenza del solco scuro, è indispensabile la visita dal dentista.
L’unica cura possibile è il trattamento dentistico: i tessuti dentali non possono guarire spontaneamente perché non possiedono la capacità di autorigenerarsi. Il trattamento varia secondo la gravità dell’infezione:
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infezione a livello superficiale: normalmente è sufficiente la rimozione del tessuto malato e un’otturazione;
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infezione a livelli più profondi: sarà necessaria una cura antibiotica, la devitalizzazione o l’apicectomia.
La prevenzione delle carie dentali
Il dentista e l’igienista dentale possono fornire molte raccomandazioni utili sulla prevenzione della carie. Ecco alcuni semplici consigli che aiutano nella prevenzione delle carie dentali:
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adeguata igiene orale: spazzolare i denti con lo spazzolino (a setole morbide o elettrico), almeno tre volte al giorno dopo i pasti. Si consiglia di utilizzare il filo interdentale almeno una volta al giorno ed eventualmente di sciacquare la bocca con collutori antisettici;
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alimentazione corretta: limitare la quantità di zuccheri e cibi gommosi, preferendo alimenti ricchi in fluoro;
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igiene dentale professionale ogni sei mesi e non meno di una volta all’anno;
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smettere di fumare;
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controlli periodici dal dentista.
Saper riconoscere tempestivamente questo disturbo e recarsi dal dentista non appena si avvisano i primi sintomi di possibile carie è molto importante e permette di evitare quello spiacevole dolore ai denti di cui tutti vorremmo volentieri farne a meno!