Cibi da evitare con la gotta

Fisioterapia • 1 febbraio 2017 • Commenti:

La gotta è una forma di artrite che si manifesta quando elevati livelli di acido urico nel sangue provocano la formazione di cristalli che si depositano a livello delle articolazioni. L’acido urico si forma quando il corpo metabolizza delle sostanze chimiche chiamate purine e normalmente viene espulso tramite le urine. Le purine vengono prodotte naturalmente dall’organismo, ma si trovano anche in molti cibi; per questo una dieta corretta può aiutare a diminuire i livelli di acido urico nel sangue. Esistono diversi farmaci per alleviare il dolore e ridurre la quantità di acido urico e, anche se la sola dieta non può curare la gotta, può ridurre sensibilmente il numero dei dolorosi attacchi e rallentare la progressione della malattia,. Per secoli, la gotta è stata associata a eccessi di alimenti quali carne, pesce e alcol. Infatti, in antichità la gotta era definita “la malattia dei re”, poiché spesso colpiva le classi più abbienti, quelle che potevano permettersi abitudini alimentari che comprendessero la carne o il pesce. Molto prima che si effettuassero studi specifici, i medici avevano già osservato che una dieta ristretta poteva avere dei benefici nella gestione della gotta. Per molti anni, i trattamenti contro la gotta si sono concentrati sulla riduzione o l’eliminazione dalla dieta di cibi con elevate quantità di purine, ma le ricerche più recenti hanno permesso di stilare un quadro più completo del ruolo di una dieta corretta nella gestione della malattia. Si è scoperto quindi che alcuni cibi ricchi di purine vanno evitati, ma non tutti, e che alcuni alimenti dovrebbero essere inclusi nella dieta per controllare i livelli di acido urico. Oggi lo scopo di una dieta equilibrata è quello di agire su tutti i fattori di rischio della malattia, soprattutto quelli legati al peso.

Dieta per la gotta

I principi della dieta per la gotta sono fondamentalmente gli stessi che si raccomandano in una generica dieta equilibrata, ovvero:

  • perdita di peso: essere in sovrappeso aumenta il rischio di sviluppare la gotta. Molte ricerche suggeriscono che ridurre il numero di calorie giornaliere, anche senza eliminare gli alimenti ricchi di purine, favorisce l’abbassamento dei livelli di acido urico e la quantità di attacchi di gotta. Inoltre, la perdita di peso alleggerisce lo stress al quale sono sottoposte le articolazioni;

  • carboidrati complessi: mangiare frutta, verdura e grano aiuta l’organismo fornendo carboidrati complessi. Sono da evitare invece alimenti come pane bianco, dolci, bevande ricche di zucchero e prodotti con alti livelli di fruttosio;

  • acqua: l’idratazione è estremamente importante. È stato dimostrato che l’aumento del consumo di acqua è legato alla diminuzione degli attacchi di gotta. In genere si consiglia di bere almeno due litri d’acqua al giorno, ma è bene consultare un medico per conoscere in particolare le quantità più adatte;

  • grassi: i cibi ad alto contenuto di grassi sono da evitare, in particolare carne rossa, pollame e latticini grassi;

  • proteine: è consigliabile limitare il consumo di carne, pesce e pollame. Si dovrebbero invece preferire proteine provenienti da cibi magri, come yogurt magro o latte scremato;

  • vitamina C: aiuta ad abbassare i livelli di acido urico;

  • verdure ricche di purine: anche se contengono purine, alcuni vegetali, come spinaci, piselli, fagioli, lenticchie, asparagi, cavolfiori e funghi possono essere incluse in una dieta sana, anche in caso di gotta;

  • caffè: alcune ricerche hanno evidenziato che un consumo moderato di caffè può ridurre il rischio di attacchi di gotta, anche se potrebbe non essere adatto in presenza di altri disturbi;

  • ciliegie: è stato dimostrato che il consumo di ciliegie è associato alla riduzione del rischio di attacchi di gotta.

Gli alimenti da evitare sono i seguenti:

  • frattaglie: le carni come il fegato, i reni e le interiora contengono elevate quantità di purine e contribuiscono all’innalzamento dell’acido urico nel sangue;

  • pesce: pesci come le acciughe, le trote, il tonno, le sardine, le cozze, l’eglefino e lo sgombro, sono i più ricchi di purine, ma è preferibile evitare anche i crostacei;

  • alcol: contribuisce alla disidratazione e favorisce la produzione di acido urico. In particolare la birra, come anche i liquori distillati, sono associata alla ricorrenza degli attacchi di gotta.

Si consiglia di consultare il medico per avere un piano di dieta adatto alle proprie esigenze.

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