Chi è l'urologo?
Cos'è un urologo? La risposta è semplice e complessa allo stesso tempo: l'urologo è uno specialista in urologia, la branca della medicina che si occupa della salute del tratto urinario e del sistema riproduttivo maschile. Si tratta di un medico che si occupa sia di pazienti donne che di pazienti uomini, ma che è particolarmente importante per gli uomini.
Le sette sottospecializzazioni dell'urologia
I medici specialisti in urologia si occupano, come abbiamo visto, di una parte molto ampia del corpo umano; e per questo l'American Urological Association ha identificato sette sottospecializzazioni dell'urologia, utili per capire meglio il significato dell'urologia e la sua importanza nella salute di tutti noi:
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oncologia urologica, che riguarda i tumori specifici di questa zona del corpo, come il cancro della vescica o della prostata;
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calcoli, ovvero formazioni solide che si formano nei reni e possono raggiungere l'uretra, che possono essere espulsi con l'urina oppure richiedere un intervento chirurgico;
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infertilità maschile, specialmente dovuta a problematiche fisiche, come la presenza di ostruzioni all'interno dei genitali;
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urologia femminile, con problematiche specifiche come l'incontinenza urinaria;
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neurourologia, una sottospecializzazione tra urologia e neurologia e che si occupa di problematiche funzionali del tratto urinario e del sistema riproduttivo maschile, come l'incontinenza, l'impotenza e la disfunzione erettile;
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urologia pediatrica, si concentra sulle patologie e le disfunzioni che compaiono nell'infanzia;
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trapianto dei reni, una procedura complessa, ma sempre più comune, che si pratica quando uno o entrambi i reni risultano irrimediabilmente danneggiati da un trauma o da una patologia.
Come si fa a diventare urologi?
L'urologo dunque è un medico che, dopo aver conseguito la sua laurea, decide di specializzarsi in urologia. La risposta alla domanda chi è l'urologo è quindi questa: un medico che ha ottenuto una specializzazione in urologia.
Quando rivolgersi all'urologo?
Ecco alcuni sintomi e patologie che dovrebbero spingerci a consultare uno specialista in urologia:
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incontinenza, un disagio che può anche nascondere una malattia urologica e di cui è sempre meglio verificare l'origine;
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disfunzione erettile, un problema che può avere molte cause, tra cui anche cause fisiche, come un'ostruzione;
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la presenza di sangue nelle urine, di cui bisogna indagare la provenienza nel tratto urinario;
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difficoltà a urinare, che può essere un sintomo di ingrossamento della prostata;
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bisogno troppo frequente di urinare;
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minzione dolorosa o accompagnata da una sensazione di bruciore;
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dolore a un fianco o alla schiena di cui non si sospetta un'origine muscolare;
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la presenza di una massa nei testicoli;
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infertilità maschile.
Quali sono gli esami comunemente praticati dall'urologo?
Gli esami urologia più comunemente praticati sono i seguenti:
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esame fisico, vale a dire la valutazione effettuata dal medico in corso di visita clinica per controllare reni, uretra, vescica, pene o testicoli, a seconda del tipo di problematica presentata dal paziente. Altro esame fisico consiste nell'esame digitale del retto, compiuto dal medico per controllare lo stato della prostata;
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esami del sangue specifici per indagare lo stato di salute del tratto urinario, come il test dell'antigene specifico prostatico (PSA), la creatinina, il testosterone e via dicendo;
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esami dell'urina, tra cui l'uroflussometria e altri test per misurare l'andamento della minzione. In caso di possibile infezione, si richiedono esami colturali nell'urina, seguiti eventualmente da test per valutare a quale antibiotico sono più sensibili i batteri identificati;
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analisi dello sperma, in caso di infertilità maschile, per verificare la quantità e la qualità degli spermatozoi;
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ecografie, radiografie e altre forme di diagnostica per immagini per individuare calcoli, masse tumorali, gonfiore ai reni e via dicendo.