Dott.ssa
Alessandra Carloni
Psicologo,
Psicoterapeuta,
Psicologo clinico
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Napoli 2 indirizzi
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Pazienti senza assicurazione sanitaria
Psicoterapia individuale • 70 €
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Colloquio psicologico
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Si tratta di test per delineare il profilo cognitivo e di personalità del paziente
Test psicologici
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Training autogeno
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Trattamento dello stress
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Trattamento DSA
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Via Vincenzo Arangio Ruiz 83, Napoli
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Via Vincenzo Arangio Ruiz 83, Napoli
70 €
Biomedical
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Esperienze
Dal 2015 mi occupo di disagio individuale e relazionale, supporto alla genitorialità, percorsi, anche di gruppo, di rinascita dopo il trauma. Mi rivolgo ad adolescenti e adulti, o coppie di genitori.
Ho partecipato come docente al corso di formazione per gli insegnanti di sostegno presso l'Università Suor Orsola Benincasa.
Dal 2013 sono giornalista pubblicista.
I miei anni di tirocinio sono stati spesi tra un consultorio familiare dell'Asl Napoli1 Centro e l'Istituto Antoniano (www.istitutoantoniano.it).
Ricevo nel mio studio nel quartiere di Mergellina, ma è possibile richiedere colloqui online.
3 recensioni
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Giuseppe
Competenza, fermezza, precisione. La consiglio a chi necessita del suo aiuto
Stefano
Empatia, umanità, competenza.
Grandissima dottoressa e donna
TE
Ho mia figlia in cura e penso che la sua professionalità va oltre, ha un carisma che pochi dottori hanno, una capacità di comunicazione e di farti sentire a tuo agio.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve, sono una ragazza di 27 anni.
Ho bisogno di un consulto.
Sto con il mio fidanzato da un anno. Entrambi ci siamo trovati dopo un periodo difficile della nostra vita e dopo che io sono riuscita a uscire da un rapporto tossico di 6 anni con il mio ex.
Un anno e mezzo fa ho iniziato un percorso di psicoterapia che mi ha aiutato moltissimo a uscire dalla mia relazione precedente e che ancora sto continuando…
Con il mio fidanzato va benissimo, eccetto qualche piccolo litigio o screzio che capita ogni tanto e che risolviamo parlandone.
Lui è per me una persona speciale, con cui mi trovo bene e che mi fa sentire amata. Ed io lo amo. Penso anche spesso che finalmente è arrivata per me la persona “giusta”, che mi capisce e mi fa star bene.
Il problema è che mi basta qualcosa anche di piccolo e insignificante per mettermi in discussione: anche solo quando mi dice che è stanco e non ci vediamo, o quando magari aspetto il fine settimana con ansia (perché di solito passiamo insieme il Week end) aspettando che lui mi dimostri che vuole uscire con me e non gli pesa non uscire con gli amici.
Ieri è poi successo qualcosa di specifico: ho letto una chat sul suo telefono con un suo amico, so che non avrei dovuto, ma poiché negli ultimi tempi pensavo molto al fatto se quando uscisse con me fosse contento o se magari preferiva uscire con i suoi amici, allora l’ho fatto, pur sapendo che ho sbagliato e non avrei dovuto sbirciare.
Nella chat il suo amico alludeva a un invito al bar a bere un drink in modo da potermi “sopportare meglio”… il mio ragazzo risponde dicendo “ma che dici, dai che stasera (la mia ragazza) è bella carica… passo a bere giusto un bicchiere che domani lavoro”…
Infatti poi la sera ha visto me, siamo usciti e abbiamo passato tutto il fine settimana insieme e siamo stati bene.
Inoltre ho sempre sue dimostrazioni, verbali e pratiche, che mi dimostrano che lui sta bene con me e vuole vedermi e stare con me.
Però da ieri penso alla sua frase mandata all’amico… cosa voleva dire?
La sto vivendo un po’ come un tradimento…. Perché mi darebbe fastidio che lui parlasse male di me o facesse battute con i suoi amici, banali e mediocri.
So che forse il problema è mio, di insicurezza e nel mio percorso ci sto lavorando, ma da ieri non riesco a non pensare al messaggio…
Non voglio parlare al mio ragazzo perché forse rovinerei tutto per una cazzata… o litigheremmo per nulla.
Aspetto urgente una risposta. Grazie
Buongiorno,
leggendola mi è venuto in mente il verso della canzone della Nannini: "amarti m'affatica". Non dev'essere facile l'amore per lei.
Sembra esserci un nucleo di insicurezza e di paura dell'abbandono, ma anche un problema di fiducia e quindi nell'abbandonarsi.
Questo genera ansia e, come in ciclo patogeno, l'ansia fa sentire vulnerabili e "abbandonabili".
Consigli pratici:
- Lavori incessantemente con il suo terapeuta sul versante strutturazione della sua identità e autonomie
- Si crei degli spazi, interessi, rapporti ulteriori rispetto alla sua relazione d'amore
- Si concentri su un progetto che sia lavorativo o esistenziale ma che l'aiuti a accrescere il suo senso di autoefficacia e l'autostima
- Cerchi di non parlare con lui dei suoi dubbi ma di amarlo come vorrebbe essere amata
- Se riscontra ancora problemi molto probabilmente la crisi riguarda anche la stessa coppia e non soltanto la sua persona.
Cordiali saluti
Alessandra Carloni
Buongiorno, ho 35 anni, sto con il mio compagno da 2 anni e conviviamo da 6 mesi.
Lui è perfetto con me, e io ne sono completamente innamorata ma, sento un “fastidio”.
Ho sempre saputo della sua “passione” per i video per adulti, non ero troppo felice ma, parlandone e con il tempo, sono riuscita ad “accettare” questa sua sfumatura. Abbiamo trovato un compromesso, ovvero di limitare un po’ la visione di ciò e magari non tutti i giorni come da sua abitudine, nonostante lui abbia sempre dichiarato di farlo esclusivamente per curiosità, come si guarda un video di bricolage.
Ovviamente prima di arrivare a questo, ci sono state parecchie discussioni.
Qualche giorno fa, spinta dalla curiosità ho guardato il suo cellulare, lo so, è sbagliato, non si fa, ci deve essere la privacy e bla bla bla.
Purtroppo per me, ho scoperto che oltre che guardare video, ha delle pagine salvate su Google, oltre una serie di video, c’è un sito di escort, e una pagina onlyfans da visitatore. Io dubito che queste pagine le abbia salvate l’altro ieri, ma se non consultate regolarmente, perché tenerle salvate? Questa cosa mi fa stare molto male. Non so come reagire, vorrei concedere il beneficio del dubbio, ma faccio veramente fatica. Non c’entra assolutamente nulla la mia autostima o problemi con gli ex, è una cosa che non riesco a tollerare, fine. Se non fossi così innamorata non avrei questo tipo di problema, perché avrebbe già varcato la soglia senza se e senza ma. Come faccio a non pensarci?! Io non dovrei saperlo, e quindi sarebbe tutto rose e fiori, visto che inoltre, in programma dopo l’estate c’è l’intenzione di allaragare la famiglia, ma io so.
So anche che non avrebbe neanche il tempo di uscire con una escort, a maggior ragione che dovrebbe pure pagarla, e vi assicuro che non è un imprenditore con il portafoglio pieno. Ma solo il pensiero che lui perda del tempo a “sfogliare il catalogo” mi fa venire il vomito.
Buongiorno,
la terapia cognitivo comportamentale insegna l'importanza della relazione tra emozioni, pensieri e comportamenti.
Se non c'è "igiene" in uno di questi tre poli, probabilmente ne risentiranno gli altri poli.
é molto importante valutare con attenzione quanto il nostro partner condivida con noi i valori, perchè essi orientano per la vita i nostri comportamenti, le nostre scelte e i nostri progetti.
Non esiste la moralizzazione in psicoterapia, non ci trovo niente di male in alcun tipo di scelta o comportmaneto che non leda l'altrui dignità o la propria. Va capito se questi comportamenti per lei sono lesivi della sua dignità, del suo assetto valoriale. E' soggettivo.
Fatto questo bilancio, dovrebbe muoversi sempre nella direzione dell'amor proprio con il supporto eventualmente di una terapia.
Cordiali saluti
Alessandra Carloni
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