Dott.ssa Silvia Conti

Psicologa · Altro

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Esperienze

Psicologa dell’età evolutiva, esperta in disturbi dell'apprendimento e del neurosviluppo

Sono laureata in Psicologia dello Sviluppo Tipico e Atipico e iscritta all’Ordine degli Psicologi del Lazio. Lavoro come psicologa specializzata nell’età evolutiva (0-18 anni) e mi occupo di supporto psicologico per bambini e adolescenti, con particolare attenzione alle difficoltà emotive e relazionali.
Inoltre, offro percorsi di sostegno alla genitorialità e parent training.

Sono esperta nella valutazione, diagnosi e intervento per disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e disturbi del neurosviluppo, come ADHD e disabilità intellettiva. Realizzo interventi di potenziamento per dislessia, disortografia, discalculia e disgrafia (inclusa la rieducazione del gesto grafico), oltre a percorsi mirati per migliorare attenzione, memoria e altre abilità cognitive.
Il mio obiettivo è supportare il bambino, l’adolescente e la famiglia nel superamento delle difficoltà, promuovendo il benessere psicologico e una crescita armoniosa all’interno di un percorso personalizzato e accogliente.
Altro Su di me

Aree di competenza principali:

  • Psicologia dell'età evolutiva
  • Psicologia della salute

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Centro Prevenzione Artemisio

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Studio Privato OrdinaMente

Via Roberto Rossellini, 47, Aprilia 04011

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Prestazioni e prezzi

  • Colloquio psicologico

    Da 50 €

  • Consulenza online

    50 €

  • Consulenza psicologica

    Da 50 €

  • Parent training

    Da 50 €

  • Valutazione psicodiagnostica

    Da 60 €

2 recensioni

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    La dottoressa è attenta e preparata. Mette subito a proprio agio i bambini con un supporto serio ma empatico. Ci ha aiutati a comprendere meglio le difficoltà di nostro figlio e a trovare modi efficaci per affrontarle.

     • Centro Prevenzione Artemisio consulenza psicologica  • 

  • Professionale e cortese, sempre puntuale e disponibile. Un'approccio empatico e competente che mette a proprio agio.

     • Centro Prevenzione Artemisio parent training  • 

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 4 domande da parte di pazienti di MioDottore

Domande su Problemi comportamentali

Buongiorno mio figlio di 8 anni ha cominciato ad essere aggressivo, scatti di rabbia , si offende per tutto, sembra in continua sfida con noi genitori, ci offende e picchia (piu la mamma). A scuola sembra tutto un altro bambino, ascolta e aiuta i compagni. Non sappiamo più come fare... qualche consiglio?

Buongiorno, dalla situazione che descrive è possibile che ci sia qualcosa che turba il bambino, ma di cui non riesce a parlare. Per poter trovare strategie adeguate per comprendere e gestire i comportamenti del bambino, sarebbe utile analizzare nel dettaglio quali sono nello specifico i comportamenti e in che situazioni si manifestano. Ogni comportamento ha un significato ed esprime un bisogno. Capire questi comportamenti richiederebbe un percorso più strutturato, ma intanto potreste provare alcuni passi pratici.
Prima di tutto, cercate di parlare con vostro figlio per capire cosa lo turba, magari in momenti tranquilli. Aiutatelo a riconoscere e gestire le sue emozioni, insegnandogli a nominarle. Stabilite regole chiare e coerenti a casa, premiando i comportamenti positivi. Passate del tempo di qualità insieme, per rafforzare il legame affettivo. Se la situazione persiste, potrebbe essere utile consultare uno psicologo infantile.
Dott.ssa Silvia Conti, Psicologa dello Sviluppo

Dott.ssa Silvia Conti

Buonasera, scrivo perché la mia bimba di quasi 4 mesi spesso sembra rifiutare il papà, la sera soprattutto.
Da qualche settimana la sera prima di andare a dormire e’ molto irrequieta, si calma solo con me e in braccio…appena il papà la prende in braccio per darmi il cambio e un po’ di respiro sono pianti disperati. Abbiamo fatto diversi tentativi tra cui lasciarla piangere ma ho resistito poco e non so neanche se sia una buona idea così piccola.
Oltretutto, di addormentarsi senza il seno non ne vuole sapere.
Di giorno invece sembra stare volentieri con il papà, ma dura poco, mezz’ora o un’ora se va bene.
Sono molto stanca, anche perché questa situazione comporta contrasti tra me e il mio compagno, in quanto lui sostiene che siano capricci e che bisogna insistere sul lasciarla piangere…io sono d’accordo sul capriccio ma bisogna confortarla…ma come se non vuole stare con il papà?
E’ davvero così? Sono già capricci a quest’età’? Come posso fare affinché la bambina si tranquillizzi anche con il papà e soprattutto che si addormenti nel suo lettino senza il seno?
Grazie

Buonasera,
Capisco la sua stanchezza e il senso di frustrazione, ma è importante sapere che, a 4 mesi, i bambini non fanno "capricci" come li intendiamo noi adulti. A questa età non hanno ancora sviluppato la capacità cognitiva per manipolare o "sfidare" i genitori. Piuttosto, la bimba sta comunicando un bisogno: potrebbe essere che la sera, quando è più stanca o sovra-stimolata, cerchi la figura con cui si sente più sicura, che in questo momento sei tu. Questo non significa che il papà sia meno importante, ma semplicemente che la bimba potrebbe avere bisogno di tempo per abituarsi alla sua presenza in momenti così delicati.
Non è consigliabile lasciarla piangere senza rispondere, perché a quest’età i bambini non sono in grado di autoregolarsi emotivamente. Piuttosto, il papà potrebbe avvicinarsi a lei gradualmente, magari aiutandola nei momenti di gioco o accompagnandovi nella routine della nanna. Questo le permetterà di associare anche lui a esperienze positive e rilassanti.
Per quanto riguarda il sonno, è normale che il seno sia una grande fonte di conforto. Potreste iniziare a introdurre piccoli rituali che non dipendano solo dall’allattamento, come una luce soffusa o una copertina speciale, ma senza forzare troppo i tempi.
Infine, è importante che lei e il suo compagno vi confrontiate serenamente su come rispondere ai bisogni della bimba, magari con il supporto di un professionista, per trovare un approccio condiviso.
Un caro saluto!
Dott.ssa Silvia Conti

Dott.ssa Silvia Conti
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