Esperienze

Sono una psicologa dell'età evolutiva, laureata a Roma nel 2009 e Specializzata in Psicoterapia Sistemico Relazionale nel 2014.
Attualmente svolgo la libera professione e sono docente dell'Istituto di Formazione, Ricerca, Psicoterapia nei sistemi psicosociali "Ecopsys" di Napoli-Latina.
Sono membro dell'equipe multi-professionale per la diagnosi e la certificazione dei DSA presso l'Ente accreditato As.P.Pe.S.
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Amitrano Silvana
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ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore

Domande su Delorazepam alter

Buon giorno, assumo delorazepam da diversi anni, 15 gocce alla mattina e 13 alla sera, ho deciso di smettere e parlando con il mio dottore mi ha detto che devo togliere 1 goccia ogni 5 giorni chiedo se può essere corretto o è troppo, io pensavo di scalare 1 goccia al mese o ogni 20 giorni. Grazie

Porsi delle domande è legittimo e la cautela che leggo dalle sue parole non appartiene a tutti i pazienti e questo personalmente, come professionista, mi rincuora ma allo stesso tempo non deve metterla nelle condizioni di avere più fiducia nei farmaci che in se stessa. Cominci a parlarne con il suo medico, lui è competente e conosce la sua storia, poi sii fiduciosa che sta e starà bene e vedrà che i timori le passeranno.
Le auguro il meglio, Silvana Amitrano

Dott.ssa Silvana Amitrano

Gent.mo dottore, circa dieci anni fa, a causa di un forte esaurimento nervoso ho assunto psicofarmaci per più o meno un anno e mezzo. Purtroppo, l'utilizzo di uno di questi medicinali, avendo come effetto collaterale la desensibilizzazione del glande del pene, mi ha impedito di avere rapporti sessuali con mia moglie non solo per tutta la durata della cura, ma anche nel periodo occorso per lo smaltimento degli effetti del medicinale. Dopo un pò di tempo che perdurava tale spiacevole situazione, ho iniziato a notare nella mia consorte comportamenti che mi lasciavano perplesso, come ad esempio una maggiore cura della sua persona, l'evitare i miei abbracci ed i miei baci, telefonate in camera da letto a porta chiusa, servizi fuori casa che duravano ore e durante i quali non rispondeva al telefono ed altro. Benchè insospettito, l'amarla tantissimo e l'avere piena fiducia in lei (quanto accennato non era mai accaduto in passato), mi ha portato a sottovalutare per lungo tempo tale situazione, fino a che non son stato messo al corrente da parenti ed amici di suoi tradimenti. Volendo salvare il nostro rapporto, ho reputato bene affrontare la problematica con l'aiuto di una psicologa. Fatti presente sia i diversi episodi che mi avevano insospettito e condotto ad una ovvia conclusione, che gli avvertimenti ricevuti, rammentando le cause che avevano portato a tale situazione, ho detto a mia moglie che comprendevo le ragioni che l'avevano portata a prendere determinate decisioni, ma che volevo fosse sincera con me. Sia io che la psicologa abbiamo tentato più volte, durante i molti incontri, di farle ammettere le sue scelte di vita, ma invano. Non solo lei ha sempre negato l'evidenza dei fatti, ma ha anche cercato di variarne la dinamica a suo favore ed ha provato a farmi passare per paranoico. Non son servite a nulla anche le varie discussioni avute in ambito domestico. La cocciutaggine di mia moglie nel negare ogni evidenza era esasperante. Nel frattempo, appreso ed accortomi che lei non aveva mai smesso di tradirmi (anche dopo che avevamo ripreso i rapporti sessuali), ho deciso di troncare il nostro rapporto adottando, per questioni economiche, la formula del vivere separati in casa. Il giorno in cui le ho parlato della mia decisione, messasi a piangere ha detto di amarmi. E' trascorso del tempo, durante il quale ognuno ha vissuto indipendentemente la propria vita. A volte mi sorprendevo ad osservarla, notando la sua espressione triste, simile alla mia. Un giorno, trovatomi vicino a lei, non son riuscito a frenare il mio impulso di abbracciarla e baciarla, riscontrando un suo totale abbandono. Abbiamo fatto l'amore. Parlandole successivamente, le ho detto che se volevamo riprendere il nostro rapporto, doveva scegliere definitivamente fra il suo amante e me, chiudendo per sempre col suo passato. Guardatomi, ha risposto di aver scelto me. Nonostante il nostro rapporto abbia ripreso il suo corso, mi chiedo fino a che punto io possa contare su una donna che mi ha tradito e mentito per tanti anni. So per certo, però, che se dovessi accorgermi che mia moglie mi tradisse nuovamente, anche solo per una volta, troncherei definitivamente il nostro rapporto. Gent.mo dottore, in merito a tutto quel che ho raccontato, gradirei una sua opinione, in special modo sulla mia consorte. RingraziandoLa anticipatamente per la Sua cortese attenzione, Le porgo cordiali saluti.

Leggo con quanta onestà e amore lei scrive di questo matrimonio. Non è semplice dire e quindi dirsi certe cose ed è ammirevole questa sua lucidità. La sua storia mi ricorda il "Vaso di Pandora". Quel vaso oggi ha due possibilità di essere visto: un vaso rotto e ricomposto da cocci oppure un vaso dove le crepe gli rendono un ornamento nuovo e di unica bellezza. Questo è un passaggio importante per il quale le suggerisco di rivolgersi ad un professionista che possa aiutarla a capire cosa realmente vede e sente quando guarda quel vaso.
Cordialmente,
Dott.ssa Silvana Amitrano

Dott.ssa Silvana Amitrano

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