Risonanza magnetica polso

La risonanza magnetica del polso è un esame diagnostico avanzato che utilizza campi magnetici e onde radio per ottenere immagini dettagliate delle strutture interne del polso. Questo esame è fondamentale per identificare con precisione patologie come lesioni ai legamenti, tendiniti, fratture, artrite e altre condizioni che possono causare dolore o limitare la funzionalità del polso. Grazie alla sua elevata risoluzione, la risonanza magnetica consente ai medici di formulare diagnosi accurate e pianificare trattamenti mirati, migliorando così l'efficacia delle terapie e il recupero dei pazienti.

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A cosa serve la risonanza magnetica del polso?

La risonanza magnetica del polso viene utilizzata per diagnosticare una varietà di condizioni mediche che interessano il polso e le strutture circostanti. Questo esame è particolarmente utile per identificare lesioni ai legamenti, tendiniti, fratture non visibili con radiografie tradizionali, artrite, cisti gangliari e altre anomalie dei tessuti molli. Inoltre, può essere impiegata per valutare la risposta a trattamenti precedenti o monitorare la progressione di malattie croniche. Grazie alla sua elevata risoluzione, permette una visualizzazione dettagliata delle strutture interne del polso.

Come funziona la risonanza magnetica del polso?

La risonanza magnetica del polso utilizza un potente campo magnetico e onde radio per creare immagini dettagliate delle strutture interne del polso. Durante l'esame, il paziente viene posizionato su un lettino mobile che scorre all'interno di un grande tubo cilindrico. Il campo magnetico allinea i protoni nei tessuti del polso, e le onde radio inviate al corpo fanno sì che questi protoni emettano segnali che vengono poi captati e trasformati in immagini tridimensionali. Queste immagini permettono ai medici di visualizzare con precisione ossa, tendini, legamenti e tessuti molli, aiutando nella diagnosi di varie patologie.

Quanto tempo dura la risonanza magnetica del polso?

La durata di una risonanza magnetica del polso può variare, ma generalmente l'esame richiede circa 30-45 minuti. Questo tempo include la preparazione del paziente, il posizionamento corretto e l'acquisizione delle immagini. In alcuni casi, potrebbe essere necessario un tempo leggermente più lungo se sono richieste immagini dettagliate o se vengono utilizzati mezzi di contrasto. Durante l'esame, è importante rimanere immobili per garantire la qualità delle immagini. Al termine della procedura, il paziente può tornare immediatamente alle sue normali attività.

Come prepararsi per la risonanza magnetica del polso?

Per prepararsi alla risonanza magnetica del polso, è necessario seguire alcune indicazioni. Prima dell'esame, è importante rimuovere tutti gli oggetti metallici, come gioielli e orologi, poiché possono interferire con il macchinario. Inoltre, si consiglia di indossare abiti comodi e privi di parti metalliche. Informare il medico di eventuali dispositivi medici impiantati, come pacemaker o protesi, è essenziale. In alcuni casi, potrebbe essere richiesto il digiuno per alcune ore prima dell'esame, soprattutto se è previsto l'uso di un mezzo di contrasto.

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Domande frequenti

  • Quali sono le controindicazioni per la risonanza magnetica del polso?

    Le controindicazioni per la risonanza magnetica includono la presenza di dispositivi metallici o elettronici impiantati nel corpo, come pacemaker, defibrillatori o protesi metalliche. Anche le donne in gravidanza, specialmente nel primo trimestre, dovrebbero evitare l'esame a meno che non sia strettamente necessario. Inoltre, le persone con claustrofobia potrebbero trovare difficoltoso rimanere immobili all'interno del macchinario. In questi casi, è possibile richiedere un sedativo leggero per alleviare l'ansia. È sempre consigliabile consultare il proprio medico per valutare eventuali rischi specifici.

  • No, la risonanza magnetica del polso non è dolorosa. Durante l'esame, il paziente viene posizionato su un lettino e il polso viene immobilizzato per garantire immagini chiare e precise. L'unico disagio potrebbe derivare dal dover rimanere immobili per la durata dell'esame, che solitamente varia tra i 20 e i 40 minuti. In alcuni casi, potrebbe essere somministrato un mezzo di contrasto per migliorare la qualità delle immagini, ma questo non causa dolore. L'intero processo è sicuro e non invasivo.

  • La risonanza magnetica del polso è generalmente considerata una procedura sicura. Tuttavia, alcuni rischi possono includere reazioni allergiche al mezzo di contrasto, se utilizzato, e disagio per chi soffre di claustrofobia. È importante informare il medico di eventuali dispositivi metallici impiantati nel corpo, poiché potrebbero interferire con l'esame. In rari casi, il mezzo di contrasto può causare problemi renali, specialmente in pazienti con preesistenti condizioni renali. La procedura non comporta esposizione a radiazioni ionizzanti, rendendola sicura per la maggior parte delle persone.

  • Non sempre è necessario utilizzare il mezzo di contrasto per la risonanza magnetica del polso. La decisione dipende dal tipo di patologia che si sospetta e dalle indicazioni del medico. Il mezzo di contrasto può essere utile per evidenziare meglio alcune strutture anatomiche e per identificare infiammazioni, tumori o altre anomalie. Tuttavia, in molti casi, l'esame può fornire immagini sufficientemente dettagliate anche senza l'uso del contrasto. È importante seguire le indicazioni del medico e discutere eventuali dubbi prima dell'esame.

  • La sicurezza della risonanza magnetica per le donne in gravidanza dipende dallo stadio della gravidanza e dalle condizioni specifiche della paziente. In generale, la risonanza magnetica viene considerata sicura durante la gravidanza, soprattutto dopo il primo trimestre, poiché non utilizza radiazioni ionizzanti. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare il proprio medico prima di sottoporsi a questo esame, per valutare i rischi e i benefici in base alla situazione individuale.

  • La presenza di un pacemaker può rappresentare una controindicazione per la risonanza magnetica. Tuttavia, esistono pacemaker compatibili con la risonanza magnetica, noti come "pacemaker MRI-conditional". Prima di sottoporsi all'esame, è fondamentale consultare il proprio cardiologo e fornire tutte le informazioni necessarie al radiologo. Verranno valutati i rischi e le precauzioni specifiche per garantire la sicurezza del paziente durante la procedura.