Risonanza magnetica addome

La risonanza magnetica dell’addome è un esame diagnostico avanzato che utilizza campi magnetici e onde radio per ottenere immagini dettagliate degli organi e dei tessuti presenti nella cavità addominale. Questo esame è fondamentale per identificare e valutare patologie come tumori, infiammazioni, infezioni e anomalie congenite. Grazie alla sua elevata risoluzione e alla capacità di fornire immagini tridimensionali, la risonanza magnetica dell’addome rappresenta uno strumento indispensabile per una diagnosi accurata e per la pianificazione di trattamenti medici mirati.

Service photo

A cosa serve la risonanza magnetica dell’addome?

La risonanza magnetica dell’addome viene utilizzata per diagnosticare e monitorare diverse condizioni mediche che interessano gli organi e i tessuti dell'addome. Tra queste, si includono patologie del fegato, dei reni, del pancreas, della milza e delle vie biliari. Inoltre, è impiegata per identificare tumori, cisti, infiammazioni e infezioni. Questo esame è fondamentale anche per valutare la risposta a trattamenti medici o chirurgici e per pianificare interventi chirurgici complessi.

Come funziona la risonanza magnetica dell’addome?

La risonanza magnetica dell’addome utilizza campi magnetici e onde radio per creare immagini dettagliate degli organi e dei tessuti nell'area addominale. Durante l'esame, il paziente viene posizionato su un lettino mobile che scorre all'interno di un grande tubo cilindrico. Il macchinario genera un campo magnetico potente che allinea i protoni nei tessuti del corpo. Successivamente, onde radio vengono inviate attraverso il corpo, disturbando questa allineazione. Quando i protoni ritornano al loro stato originale, emettono segnali che vengono captati e trasformati in immagini tridimensionali dettagliate da un computer.

Quanto tempo richiede una risonanza magnetica dell’addome?

La durata di una risonanza magnetica dell’addome varia generalmente tra i 30 e i 60 minuti. Tale tempistica può dipendere da diversi fattori, come la complessità dell'esame e la necessità di somministrare un mezzo di contrasto. Durante l'esame, il paziente deve rimanere immobile per garantire immagini di alta qualità. In alcuni casi, potrebbero essere richieste ulteriori sequenze di immagini, prolungando leggermente la durata complessiva dell'esame.

Come prepararsi per la risonanza magnetica dell’addome?

Per prepararsi alla risonanza magnetica dell’addome, è consigliato seguire alcune indicazioni specifiche. È necessario digiunare per almeno 4-6 ore prima dell’esame, evitando cibi solidi e bevande eccetto l’acqua. È importante informare il medico di eventuali allergie, condizioni mediche preesistenti o se si è in stato di gravidanza. Inoltre, è fondamentale rimuovere qualsiasi oggetto metallico, come gioielli o orologi, per evitare interferenze con il macchinario. Infine, si consiglia di indossare abiti comodi e facilmente rimovibili.

Prezzi delle prestazioni per città

Domande frequenti

  • Quali sono i rischi associati alla risonanza magnetica dell’addome?

    I rischi associati alla risonanza magnetica dell'addome sono generalmente minimi. Tuttavia, alcune persone possono sperimentare reazioni allergiche al mezzo di contrasto utilizzato in alcuni esami. Inoltre, i pazienti con dispositivi metallici impiantati, come pacemaker o protesi, devono informare il medico, poiché il campo magnetico può interferire con tali dispositivi. È importante segnalare qualsiasi condizione medica preesistente al personale medico prima dell'esame. In rari casi, si possono verificare sensazioni di claustrofobia durante la procedura.

  • Le persone con dispositivi metallici impiantati, come pacemaker, defibrillatori, protesi metalliche o clip aneurismatiche, non possono sottoporsi a questo esame. Anche chi soffre di claustrofobia grave potrebbe avere difficoltà a completare la procedura. Le donne in gravidanza, specialmente nel primo trimestre, dovrebbero consultare il proprio medico prima di effettuare l'esame. Inoltre, chi ha tatuaggi con inchiostri metallici o frammenti metallici nel corpo deve informare il personale medico per valutare i rischi associati.

  • La risonanza magnetica dell’addome non è dolorosa. Durante l'esame, il paziente viene fatto sdraiare su un lettino che scorre all'interno di un grande tubo. È possibile avvertire un leggero disagio dovuto alla necessità di rimanere immobili per un periodo di tempo prolungato e ai rumori prodotti dalla macchina. Tuttavia, non vengono utilizzati aghi o strumenti invasivi. In alcuni casi, può essere somministrato un mezzo di contrasto per migliorare la qualità delle immagini, ma anche questa procedura è generalmente ben tollerata.

  • Le alternative alla risonanza magnetica dell'addome includono l'ecografia addominale, la tomografia computerizzata (TC) e la radiografia dell'addome. L'ecografia utilizza onde sonore per creare immagini degli organi interni, mentre la TC impiega raggi X per produrre immagini dettagliate. La radiografia, invece, è meno dettagliata ma può essere utile per alcune condizioni specifiche. La scelta dell'esame dipende dal tipo di patologia da indagare, dalle condizioni del paziente e dalle indicazioni del medico curante.

  • Dopo l'esame, il paziente può riprendere le normali attività quotidiane, a meno che non sia stato somministrato un sedativo, nel qual caso è consigliato evitare di guidare o operare macchinari pesanti per il resto della giornata. Le immagini ottenute verranno analizzate da un radiologo, che preparerà un referto dettagliato. Questo referto verrà poi inviato al medico curante, che discuterà i risultati con il paziente e, se necessario, pianificherà ulteriori esami o trattamenti basati sui risultati della risonanza magnetica.

  • L'uso del mezzo di contrasto durante la risonanza magnetica dell'addome dipende dal tipo di esame e dalle specifiche indicazioni cliniche. In alcuni casi, il mezzo di contrasto è necessario per migliorare la visibilità di determinate strutture anatomiche e per rilevare eventuali anomalie con maggiore precisione. La somministrazione del mezzo di contrasto avviene tramite iniezione endovenosa e viene generalmente ben tollerata. Tuttavia, la decisione finale sull'uso del mezzo di contrasto viene presa dal medico radiologo in base alle esigenze diagnostiche del paziente.

  • Durante la gravidanza, la risonanza magnetica è generalmente considerata sicura, soprattutto dopo il primo trimestre. Tuttavia, viene solitamente evitata durante il primo trimestre a meno che non sia assolutamente necessaria, a causa della sensibilità dello sviluppo fetale in questa fase. È sempre importante informare il medico della gravidanza prima di sottoporsi a qualsiasi procedura diagnostica. In alcuni casi, potrebbe essere preferito un altro tipo di esame diagnostico per minimizzare qualsiasi potenziale rischio per il feto.