Dott.ssa
Sabrina De Gennaro
Psicologa clinica
·
Psicologa
Psicoterapeuta
Altro
Napoli 1 indirizzo
Esperienze
Il mio obiettivo è accompagnarti verso un maggiore benessere psicologico e una vita più soddisfacente."
Approccio terapeutico
Aree di competenza principali:
- Criminologia clinica
- Psicologia clinica
- Psicologia giuridica
Principali patologie trattate
- Ansia
- Stress
- Depressione
- Attacco di panico
- Disturbo d'ansia generalizzato
- +5 a11y_sr_more_diseases
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Foto e video
Indirizzi (2)
Piazza Gabriele D'Annunzio 16, Napoli 80125
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
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Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Prestazioni e prezzi
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Colloquio psicologico clinico
40 € -
-
Consulenza online
40 € -
Recensioni
18 recensioni
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C
Carolina
Ormai è da un po’ di mesi che ho iniziato questo percorso con la dottoressa e ne sono proprio contenta. È riuscita a farmi sentire a mio agio sin da subito, è attenta e riesce ad andare dritta al punto con gentilezza e tatto ma anche pragmaticità.
• Studio Privato • colloquio psicologico clinico •
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Katia
Come primo approccio mi ha dato sicurezza ,ha cercato di mettermi a mio agio,e capire in linea generale la situazione
• Consulenza on line • consulenza online •
Dott.ssa Sabrina De Gennaro
Grazie mille per le parole spese, sono felice di leggere che si è sentita a suo agio durante il colloquio.
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V
V.E.
La Dottoressa mi ha aiutata ad affrontare alcune difficoltà relazionali e con molta chiarezza mi ha mostrato un punto di vista alternativo che non avevo mai considerato. La sua attenzione nell'ascolto e la sua professionalità mi hanno fatto sentire compresa rispetto alla mia richiesta e accolta con le mie fragilità. La ringrazio davvero tanto.
• Studio Privato • •
Dott.ssa Sabrina De Gennaro
Grazie mille ☺️
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S
S.
La dottoressa si è mostrata disponibile, empatica e subito ha colto il nucleo della situazione. La consiglio vivamente per chi necessita di una terapia efficace e umana.
• Studio Privato • •
Dott.ssa Sabrina De Gennaro
Grazie mille per la sua recensione ✨
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P
Paziente
La dott.ssa De Gennaro è una persona sensibile e accogliente. Mi sono rivolto a lei un po’ di tempo fa per delle difficoltà nella mia relazione. Mi sta aiutando tanto a capire delle cose e a guardarle da un’altra prospettiva.
• Studio Privato • colloquio psicologico clinico •
Dott.ssa Sabrina De Gennaro
La ringrazio vivamente per il suo feedback ☺️
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C
Chc
Professionista seria e chiara nella gestione del paziente
• Studio Privato • colloquio psicologico clinico •
Dott.ssa Sabrina De Gennaro
Grazie mille ✨
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C
Carla
La Dott.ssa De Gennaro è una professionista eccezionale. In ogni seduta mi sono sentita accolta e mai giudicata. È stata in grado di aiutarmi a esplorare a fondo le mie emozioni e a comprendere meglio le dinamiche che influenzavano il mio benessere. Grazie al suo approccio delicato ma incisivo, ho fatto progressi che non avrei mai immaginato. Consiglio vivamente a chiunque stia attraversando un periodo di difficoltà o voglia lavorare su se stesso di rivolgersi a lei.
• Studio Privato • colloquio psicologico clinico •
Dott.ssa Sabrina De Gennaro
La ringrazio ✨
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A
Alessandra F.
Una persona attenta e una professionista competente. Io mi sto trovando benissimo e mi sento di consigliarla assolutamente.
• Studio Privato • Altro •
Dott.ssa Sabrina De Gennaro
Grazie mille per la recensione
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S
Simone
Ho iniziato il mio percorso con la dottoressa De Gennaro con molte riserve, ma fin dalla prima seduta mi sono sentita a mio agio. La sua capacità di ascoltare e comprendere mi ha permesso di esprimere le mie emozioni più profonde. Grazie ai suoi strumenti e alla sua guida, ho acquisito nuovi strumenti per gestire lo stress e migliorare la mia qualità di vita. Sono davvero grato per il suo supporto."
• Studio Privato • •
Dott.ssa Sabrina De Gennaro
La ringrazio
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F
Forse avevo aspettato troppo, a 29 anni determinate sensazioni si dovrebbero conoscere e non ignorare. Con la dottoressa De Gennaro sono riuscito a mettere un attimo di pausa nella mia grande confusione, nonostante la mia grandissima reticenza è sempre stata lì ad aspettarmi. Se oggi sono in grado di guardarmi indietro senza sentirmi in colpa lo devo a lei.
• Studio Privato • colloquio psicologico clinico •
Dott.ssa Sabrina De Gennaro
Grazie mille per aver condiviso la sua esperienza
Risposte ai pazienti
ha risposto a 5 domande da parte di pazienti di MioDottore
Ciao sono un ragazza di 22 anni e da qualche anno soffro di attacchi di panico, negli anni ho avuto periodi in cui ho sofferto di disturbi alimentari (che non ho mai trattato ma ho cercato sempre di risolvermi da sola), ho in passato abusato di sostanze e nei primi età di adolescenza ero autolesionista. La mia attuale situazione è che ho indicativamente 4 attacchi di panico a settimana, zero energie, non riesco a studiare, ho sempre i nervi a fior di pelle, non ho più interesse in nessun hobby e un altra serie di cose tra cui mi rimane comunque un rapporto disfunzionale con il cibo. Ho cambiato 5 psicologi diversi perché mi sembrava che non centrassero il punto e perché secondo me troppo dolci e comprensivi. Avrei bisogno di una persona che mi dia una scossa e una “svegliata” quindi vorrei avere consigli su come cercare la persona che faccia per me. Che tipo di terapia è un po piu “aggressiva” del solito ascoltare e comprendere il paziente? E da chi dovrei andare? Psicologo, psicoterapeuta, psicanalista o psichiatra? Ringrazio in anticipo per le risposte, cordiali saluti.
Buonasera, la tua situazione è sicuramente complessa e dolorosa, ma il fatto che tu stia cercando aiuto in modo attivo è un passo fondamentale.
Da quanto scrivi, sembri essere alla ricerca di un professionista che possa offrirti un approccio più diretto, con una certa "scossa" che ti aiuti a smuovere la situazione, rispetto a un approccio più morbido o passivo che ti sembra non funzionare per te. Credo che piuttosto che un tipo di terapia specifico, tu debba trovare lo un terapeuta con cui tu ti senta a tuo agio. Non aver paura di chiedere direttamente cosa aspettarti da una terapia e se l'approccio del professionista corrisponde alle tue esigenze. Spero di esserti stata d'aiuto
Salve, sono una ragazza di 19 anni e sono in crisi con me stessa e con la mia sessualità.
Da quando sono piccola mi sono sempre piaciuti i maschi.
Mi ricordo che alle elementari mi sono piaciuti diversi compagni di classe, così come alle medie. Ma durante le elementari e le medie mai nessun ragazzo si è interessato a me.
Durante il secondo anno di medie mi è successa una cosa strana. Un giorno una mia amica con la quale avevo litigato, mi porta nel bagno della scuola perchè mi voleva parlare. Una volta in bagno lei mi confessa che non voleva perdermi come amica, che per lei ero importante ecc… e a un certo punto io iniziai a fare delle associazioni mentali, molto probabilmente, poichè era un periodo in cui volevo avere una relazione con un ragazzo e stavo iniziando ad approcciarmi con la mia sessualità, la guardo negli occhi, poi le guardo le labbra e mi venne l’istinto di baciarla, ma non lo feci perchè essendo una ragazza che umiliava le persone pensai che con quel bacio mi avrebbe sfottuto, presa in giro e allora l’abbracciai solamente.
Questa cosa che successe l’avevo completamente rimossa, ma in seguito vi dirò quando è riemersa.
Una volta finite le medie, andai alle superiori e qui iniziai a provare interesse per alcuni miei compagni di classe.
In particolare un ragazzo mi colpì e visto che stavamo nello stesso gruppo di amicizie, una mattina quando uscimmo da scuola, iniziammo a giocare. Lui prese me e una mia amica per mano e iniziammo a passeggiare e a giocare, quando la mia amica se ne andò, rimanemmo io, lui e un altro nostro amico e alla fine ci baciammo. In quel momento provai le farfalle nello stomaco, continuammo a giocare e a inseguirci e ci demmo diversi baci. Io ero molto felice in quel momento.
Poi quando lui dovette tornarese a casa ci demmo un ultimo bacio, molto più lungo e oltra a sentirmi un po’ incapace, iniziai a sentire delle sensazioni nelle mie parti intime, soprattutto quando lui mi toccò il sedere.
Poi lui mi propose di andare a casa sua e io sentivo la voglia di volerlo fare, ma alla fine non andai da lui.
Sempre nella stessa giornata lui mi diede il palo e io ci rimasi molto male, ma visto che non volevo perderlo gli chiesi se potevamo continuare a essere amici, anche se la cosa mi infastidiva leggermente.
Dopo di lui ebbi degli interessi per dei ragazzi.
Durante la gita di terza superiore conobbi un ragazzo, con il quale ebbi subito un intesa e ci mettemmo insieme. La sera ci ritrovammo soli in camera e iniziammo a baciarci e lui mi iniziò a toccare da sopra i vestiti e ache in questo caso mi sentì eccitata, ma aspettamo a farlo.
Dopo le prime esperienze intime e dopo diversi mesi persi la mia verginità con lui e fu il momento più bello, che ricordo con piacere.
Con questo ragazzo ci sto ancora oggi (stiamo insieme da 3 anni).
Mi ricordo che quando stavamo insieme da circa due mesi lui mi domandò se fossi lesbica e io gli risposi fermamente di no perchè era vero e perchè non avevo mai immaginato di stare con una ragazza o di fare cose con una ragazza. Così lui mi disse che secondo lui tutte le ragazze sono un po’ lesbiche, ma io gli riconfermai che non lo ero.
Beh, quello che successe alle medie con la mia amica emerse dopo il primo anno che io e il mio ragazzo stavamo insieme, poichè iniziai a sentire la pressione della relazione, visto che era la mia prima storia seria e lui già mi diceva che senza di me non poteva vivere, che si immaginava un futuro insieme con me e dei figli. Io all’inizio ero felice di ciò e condividevo le sue emozioni, ma piano piano iniziai a sentire una certa pressione perchè mi sentivo responsabile della sua felicità e della sua vita, visto che mi diceva che senza di me non voleva più vivere.
Così alla fine d’estate scoppiai e gli dissi che lo volevo lasciare, ma quando glielo dissi stavo talmente male che piangevo.
E visto che avevo bisogno di qualcuno, ne andai a parlare con mio fratello che mi tranquillizzò e mi disse di non avere paura, così io e il mio ragazzo parlammo al telefono mentre eravamo in lacrime e chiarimmo.
In tutto ciò si misero in mezzo anche i miei genitori e talmente stavo male e a pezzi che dissi a mia mamma cose che non le avevo mai detto, come il fatto che all’inizio delle superiori mi sfottevano perchè puzzavo, che con una mia amica iniziai a fumare occasionalmente ecc…
Poi parlai anche col mio ragazzo e quando inziai ad elencargli diverse cose che feci, emerse anche il fatto delle medie.
Devo dire che io e lui abbiamo sempre parlato molto e affrontato tutto insieme.
Comunque dopo la crisi tutto tornò tranquillo, ma quella mia confessione iniziò a farsi strada dentro di me e a farmi chiedere il perchè alle medie sentì l’istinto di baciarla, ma visto che ero impegnata con la scuola e tutto non ebbi mai abbastanza tempo per rifletterci su.
Nel frattempo però la paura di poter essere lesbica iniziò a farsi strada dentro di me.
Adesso, visto che mi sono diplomata, e ho molto tempo a disposizione ho iniziato a rifletterci.
Bisogna anche dire però che nel frattempo che ho fatto la quarta e la quinta superiore, la mia paura di essere lesbica emergeva quando casomai andavo a domrire da una mia amica e la mattina ci dovevamo lavare, a me non faceva niente stare in reggiseno, però quando la mia amica ci stava avevo paura, cosa che non mi è mai successa fino a quando non emersa la cosa delle medie. Anzi io sono sempre andata in bagno con le mie amiche, durante un’estate risalente alla frequentazione delle medie stavo in vacanza con una mia amica e ci facevamo la doccia insieme e non ho mai sentito nulla. Mi ricordo anche che le fissavo il corpo durante la doccia, ma perchè volevo essere come lei fisicamente.
Questa cosa dell’osservare le altre ragazze l’ho sempre avuta, soprattutto perchè casomai avevano un corpo più bello del mio, oppure perchè si vestivano bene e io no. Diciamo che ho sempre avuto il desiderio di essere come le altre perchè sono sempre stata molto repressa, infatti anche se mi sarebbe piaciuto inziarmi a truccare ecc.. non l’ho mai fatto perchè avevo paura del giudizio dei miei genitori, visto che hanno sempre criticato le ragazze della mia età poichè troppo truccate oppure vestite troppo da adulte.
Un’altra cosa che mi ricordo di quando ero piccola e giocavo con le barbie era che mi piaceva e trovavo molto più interessante il seno della donna che i muscoli dell’uomo e mi piaceva tantissimo far baciare l’uomo e la donna.
Devo dire che sono una ragazza molto insicura di sè stessa e che è sempre stata molto protetta dai genitori.
Un’altra cosa che mi ricordo è che vidi da piccola un film con i miei e c’era questa ragazza che era bisessuale e, tralasciando il fatto che mi piaceva il protagonista del film, fecero vedere una scena dove due ragazze erano stese sul letto nude e io pensai “ma pure io da grande sarò così?”
Fatto sta che una cosa di me la riconosco, sono sempre stata molto influenzabile, quindi ad oggi se devo fare chiarezza sulla mia sessualità non riesco neanche a essere al 100% sicura di quello che dice il mio corpo.
Vi porto un esempio.
Se guardo una donna, cosa che non è mai successa fino a un anno e mezzo fa, provo un formicolio nelle parti intime.
Oppure tre settimane fa mi cercai un articolo su cosa provoca le farfalle nello stomaco e lessi che è una cosa dell’organismo che l’uomo ha da secoli per avvertire che c’è un pericolo e un’altra cosa che non ricordo. E da quando ho letto quell’articolo se ho paura e non sto tranquilla e guardo una ragazza che mi passa accanto o altro inizio ad avvertirle, cosa che non mi è mai capitata. È come se mi autoinducessi determinate sensazioni.
Quindi questo mix di paura, il desiderio di non voler essere lesbica o bisessuale, anche perchè non vorrei deludere i miei genitori (anche se so che lo accetterebbero alla fine perchè mi amano, soprattutto mia madre), mi porta a non capire realmente se lo sono.
In tutto ciò due sere fa mentre stavo tranquilla perchè avevo parlato di questa cosa col mio ragazzo e stavamo io e lui davanti alla tv, stavamo girando un po’ i canali e ci è capitata la scena di questo primo piano su di una donna nuda, di cui si vedeva il seno, che stava provando piacere e se lo toccava e in quel momento ho mantenuto la calma e non ho provato niente. Così come ieri sera quando io e il mio ragazzo ci siamo messi a vedere delle foto di ragazze lesbiche nude, l’unica cosa che sentivo era una piccola scossina nelle parti intime e in un caso addirittura un po' di disgusto.
Però ripeto, sono molto confusa e non riesco a essere sincera con me stessa.
Forse l’unica soluzione è provare per credere? Mi potreste dare il vostro parere?
Vi ringrazio
Ciao, queste tue riflessioni mi sembrano molto interessanti. Prima di tutto è importante sapere che non c'è una risposta giusta o sbagliata riguardo alla propria sessualità, e che questa può evolvere nel tempo. Non esiste una definizione rigida e immutabile di chi possiamo amare o di come ci sentiamo attratti da altre persone. Quello che senti, le tue paure, i tuoi desideri, fanno parte di un processo che molte persone vivono. Molto spesso, è utile permettersi di esplorare queste emozioni senza doversi mettere in una casella precisa, come quella di "lesbica" o "bisessuale" o "etero". Non c'è una "risposta giusta", e il fatto che tu sia confusa ora non significa che lo sarai per sempre. L'importante è che tu impari a conoscere te stessa e a prenderti cura di ciò che senti, senza forzarti a definire subito chi sei.
Parlare con una persona di fiducia potrebbe anche aiutarti ad alleviare un po' questa tensione e darti una prospettiva diversa. E non dimenticare che l'accettazione di sé è un viaggio, e va fatto passo dopo passo. Spero di esserti stata di aiuto.
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