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Punteggio generale
Dottoressa davvero brava e persona piacevole!
Molto disponibile e attenta!
Mi sono sentita fin da subito accolta e compresa da Roberta. Mi ha accompagnata in un momento molto delicato sostenendomi sempre. Ho compreso alcuni miei meccanismi disfunzionali e, grazie alla sua guida, sono riuscita ad attuare dei cambiamenti. Ho raggiunto obiettivi per me importanti andando oltre la mia costante percezione di inadeguatezza. Le sarò sempre grata.
Mi sono trovata molto bene con la dott.ssa, un atmosfera bellissima, luminosa e accogliente. Dalla prima seduta mi sono sentita sollevata e aiutata.
Quando si è presentato il momento più difficile della mia vita ho deciso che non potevo affrontarlo da sola e che fosse necessario elaborare la situazione con qualcuno che mi guidasse durante il percorso. Ho trovato una Dottoressa capace di farlo, attenta, preparata, disponibile e gentile. In poco tempo ho riposto molta fiducia nei nostri incontri e sono certa di essere sulla strada giusta.
Mi sono rivolta alla Dott.ssa Roberta dopo un lungo vissuto di sofferenze cause problemi famigliari. Posso dire che dal primo momento che ci siamo incontrate ho avuto la consapevolezza che lei mi avrebbe dato L’ aiuto giusto in qualità di professionista per superare gli ostacoli che nel tempo mi ero creata. Ti fa sentire davvero ascoltata e compresa. Molto professionale ma allo stesso tempo empatica, molto gentile, attenta ai dettagli e soprattutto umana. Mi ha aiutato a prendere decisioni importanti nella mia vita, che l’hanno stravolta in senso positivo. Dopo ogni sua seduta mi sentivo sempre meglio e acquisivo più coraggio ascoltando le sue parole. La miglior scelta che potessi fare.
Dottoressa eccellente e persona meravigliosa !
Professionalmente molto preparata e attenta ai dettagli, mi è stata molto di aiuto per uscire da una situazione complicata.
Ho apprezzato molto anche la gentilezza, secondo me fondamentale nelle persone.
Grazie
Ottima capacità di Ascolto, grande attenzione ed efficacia delle risposte. Si sta molto meglio dopo gli incontri con lei, molto disponibile e professionale.
Sono contenta di aver trovato finalmente qualcuno che mi aiuta come cercavo.
Per quanto può essere soggettivo, penso sia una bellissima persona e questo aiuta sicuramente nel rapportarsi. Va nel dettaglio su quello che è il problema da affrontare e ascolta anche se spaziamo su argomenti diversi di cui ormai avendoci preso confidenza, mi piace condividere con lei.
La Dott.ssa è una professionista molto attenta e preparata, mi ha aiutato concretamente ad affrontare dei problemi che mi portavo dietro da diversi anni e ad imparare un modo diverso di relazionarmi sia con me stessa che con gli altri. Le qualità umane e professionali che emergono nel rapporto con lei sono davvero significative e non facili da trovare. Consiglio vivamente di rivolgersi a lei per qualsiasi problema stiate affrontando nella vostra vita, siete in ottime mani!
La dottoressa è un'ottima professionista, competente ed empatica. Mi ha aiutato ad attraversare un periodo molto complesso con la sua attenzione, cura e gentilezza. Oltre ad ad essere un'ottima professionista è anche un'ottima persona. Consigliatissima!
ha risposto a 10 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno,
Sto vivendo in questo ultimo mese una situazione molto frustrante.
Ho 35 anni come la mia compagna, abbiamo un figlia di 15 mesi.
Lei prima di stare con me ha avuto una relazione di 12 anni di cui gli ultimi 3 molto travagliati dove da parte del suo ex compagno non c’era la voglia di concretizzare il rapporto.
lei dopo tante sofferenze ha chiesto è andata da uno psicoterapeuta ,che dopo aver acquisito tutti i dettagli le ha riferito che probabilmente il suo ex compagno era un narcisista patologico e che la stava manipolando provocandole innumerevoli sofferenze.
Il rapporto si è concluso in quanto è venuto alla luce che lui aveva un altra relazione da circa un anno.
Cercherò di essere sintetico e di venire al dunque. Sono passati circa 3 anni , lo scorso mese mi ha chiesto se poteva uscire con il suo ex a cena , la cosa mi ha lasciato molto perplesso, purtroppo non ho resistito in quanto sentivo che stava mentendo e ho scoperto dal suo cellulare che si sentivano da due mesi per accordarsi per questa cena.lui però ad un certo punto , oltre a continuare a bidonarla con delle scuse banali, ha cominciato a chiederle se nel dopo cena avessero potuto “consumare “(premesso che ora lui sta con la persona con il quale la ha tradita) attraverso messaggi molto esplicito e perversi. Lei ha negato ma senza chiudere i ponti visto però, come mi aspetterei visti i precedenti per i quali hanno chiuso la relazione.
Alle mie domande , risponde che lei gli vuole bene, che non gli interessa dal punto di vista sessuale e che vuole cercare di costruire un rapporto civile.
Io però temo che questo si il classico ritorno del narcisista e che lei , anche se non lo ammette, sia ancora ,affettivamente parlando, dipendente da lui.
Ora , dopo un bella litigata, ha chiuso i ponti con lui ma son certo che prima o poi tornerà.
Io non so che fare, oltre ad avere L umore sotto le scarpe, non so in che modo posso essere utile a lei e alla coppia.
Avete qualche consiglio?
Buongiorno, il disagio riferito è comprensibile. Non è facile affrontare una situazione che sembra fornire una generale incertezza sul presente e sul futuro soprattutto a ridosso di un cambiamento significativo come può essere quello della nascita di un figlio, già di per sé potenzialmente destabilizzante per il singolo e per la coppia. Le relazioni affettive che instauriamo sono frutto dei nostri schemi di attaccamento pregressi, spesso rapporti poco equilibrati manifestano un disagio personale che può diventare una coazione a ripetere difficile da interrompere se non si lavora a un livello profondo oltre che prettamente comportamentale. Le dipendenze affettive come tutte le forme di dipendenza affondano le basi in credenze disfunzionali associate a stati di impotenza, inadeguatezza, scarsa stima di sé, ecc. Non è raro il meccanismo dell'auto-sabotaggio che spesso porta a proteggersi dalla paura del fallimento o dell'abbandono in presenza di un vissuto (più o meno consapevole) di immeritevolezza rispetto a una potenziale relazione sana e soddisfacente. Le variabili da indagare e da approfondire sono tante e complesse, certamente sarebbe importante a fine del benessere di coppia che ognuno prenda per mano il proprio disagio, lo affronti sia singolarmente che all'interno di un percorso condiviso. E' importante non celare né a se stesso né all'altro le proprie difficoltà ed emozioni facendone oggetto di dialogo all'interno della coppia.
Un caro saluto, Dott.ssa Roberta Macchiarola
Buonasera,
Attualità mi trovo in una relazione da diversi mesi, da due ho notato di non provare più niente per lei e di sentirmi oppresso dalla sua gelosia.
Non riesco, però, a lasciarla a causa dei suoi problemi personali e della sua fragilità, ritenendomi, il suo unico punto di riferimento.
Qualche consiglio?
Grazie
Buongiorno, posso immaginare la difficoltà sperimentata rispetto a tale situazione.
Sarebbe importate comprendere meglio quali sono i pensieri e le credenze che al momento supportano tale difficile scelta; l'idea che l'altro non possa sopportarlo e, quindi, il farsi carico del suo benessere e malessere è un fardello difficile da portare a scapito del proprio equilibrio e della frustrazione dei propri bisogni. Spesso alla base di ciò sussistono pensieri disfunzionali e catastrofici rispetto a ciò che potrebbe realmente accadere e che più spesso non accade. Sarebbe utile suggerire alla sua compagna la possibilità di strade alternative, come un percorso terapeutico, che implichino il farsi sostenere rispetto alle difficoltà vissute e che l'aiutino ad assumersi la responsabilità del proprio benessere personale che, di fatto, non compete a lei. Comprendo il senso di colpa di cui parla rispetto all'eventualità di poter infierire su una situazione già delicata, tuttavia talvolta sono proprio i momenti di maggiore difficoltà che sono in grado di tirare fuori le nostre potenzialità. Talvolta le relazioni disfunzionali perpetuano (anche per la persona che sembra maggiormente fragile nella coppia) dei meccanismi che non sono utili alla crescita e al benessere personale. L'evitare un dolore o una sofferenza oggi spesso non è la soluzione per stare meglio domani.
Le suggerisco in ogni caso di approfondire queste difficili tematiche in un suo spazio che le permetta di ascoltarsi e darsi modo di alleggerirsi da tali emozioni disfunzionali al fine di poter effettuare le scelte migliori per se stesso.
Un caro saluto! Dott.ssa Roberta Macchiarola
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