Dott.ssa
Pinella Chionna
Psicologo clinico,
Psicologo
Professional counselor
Altro
Mesagne 1 indirizzo
Esperienze
Con oltre 22 anni di esperienza nel mondo sanitario, ho iniziato il mio percorso professionale come infermiera, dove ho avuto l'opportunità di lavorare a stretto contatto con pazienti affrontando una vasta gamma di sfide mediche e psicologiche.
Successivamente, ho intrapreso un percorso di specializzazione in psicologia, concentrandomi soprattutto sulla psico-oncologia durante il mio tirocinio professionalizzante. Questa esperienza mi ha permesso di sviluppare una sensibilità unica nel fornire supporto emotivo e psicologico a coloro che affrontano la malattia e il processo di guarigione.
Inoltre, mi sono formata in Ipnosi Clinica, Mindfulness e Programmazione Neuro Linguistica (PNL). Questi approcci terapeutici complementari mi consentono di offrire un supporto personalizzato e completo ai miei pazienti, aiutandoli a superare ostacoli, a sviluppare risorse interne e a raggiungere i loro obiettivi di benessere emotivo e psicologico.
Il mio approccio alla psicologia clinica è centrato sull'empatia, sull'ascolto attivo e sull'adozione di tecniche terapeutiche mirate, personalizzate alle esigenze individuali di ciascun paziente. Sono qui per offrire un ambiente sicuro e accogliente in cui esplorare i pensieri, le emozioni e le esperienze, lavorando insieme per promuovere il cambiamento positivo e il benessere duraturo.
Sono entusiasta di mettere le mie competenze e la mia esperienza al servizio della tua salute mentale e del tuo benessere. Non esitare a contattarmi per iniziare il tuo percorso verso una vita più felice e appagante.
Esperto in:
- Psicologia clinica
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36 recensioni
Punteggio generale
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CB
Ho seguito altri percorsi con altri professionisti ma non ci sono paragoni con la dottoressa Pinella Chionna perché individua immediatamente il problema e il suo obbiettivo risolverlo e posso garantire che lo risolve non finirò mai di ringraziala davvero con il cuore in mano
C.R.
È incoraggiante incontrare persone così brave. Oltre l'aspetto professionale c'è una persona tanto capace di trasmettere serenità e speranza che nei momenti difficili è fondamentale. Sono molto contento del percorso e dei risultati ottenuti fin'ora che avrò cura di "proteggere" dalle mie insicurezze e debolezze. Non basta un titolo di studio se non è valorizzato dalla capacità fatta persona...
Davvero grazie per tutto...
Sofia
La Dott.ssa Pinella Chionna ha dimostrato una profonda comprensione delle mie problematiche e mi ha aiutato a, acquisire maggiore consapevolezza di me stessa .Apprezzo particolarmente il suo approccio terapeutico che si è rivelato Molto efficace per me. Consiglio a tutti la dottoressa perché è fantastica
GS
La doc è molto empirica, solare e ti permettete di lasciare andare agevolmente i pensieri.
Sono stato molto fortunato ad incontrarla nella mia prima esperienza, mi ha aiutato a ritrovare il “sereno” con molta cura e naturalezza.
Grazie
.......
Ringrazio di vero cuore , per la gentilezza, accuratezza,cordialità e disponibilità, sempre pronta a rispondere ad ogni mia esigenza e domanda. Consiglio a tutti .
Chiara
Che dire?? Semplicemente una dottoressa preparata, umana, professionale ma nello stesso tempo empatica.. ascolta attentamente e ti indirizza verso la più giusta soluzione per poter capire e risolvere il disagio o la problematica esposta.
La consiglio vivamente.. veramente come poche!
Grata per averla incontrata mi ha salvato la vita.
Complimenti.
KB
Ho trovato supporto e pratiche per risolvere il mio problema di ansia causato da una persona tossica a me vicina
Anna
Dopo 5 minuti aveva già capito tutto..... Una empatia come poche volte mi è capitato, sicuramente continuerò a prendere appuntamenti. La consiglio davvero. La cosa più importante : grazie dottoressa
Fabiana
Meravigliosa è dir poco. Una persona eccezionale, dolcissima e in grado di trasmettere tanta positività. Esco dal suo studio e non vedo già l’ora di rivederla.
Felicissima di averla conosciuta
L.C.
Meravigliosa lei, meravigliosa atmosfera. Non vedo l'ora di rivederla.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 136 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno, sono qui perché sono indeciso sull'iniziale un percorso di psicoterapia, in particolare per capire se ho qualcosa che non funziona correttamente. Ho 36 anni e sto divorziando dalla mia ex-moglie che ho amato tantissimo e che amo ancora, abbiamo una figlia di 6 anni che vedo quando voglio. Il nostro matrimonio è stato burrascoso, un po' per la mia tendenza a sottovalutare i suoi bisogni ed attenzioni, un po' per la continua intromissione da parte dei miei suoceri (due persone molto giudicanti). Tutto ciò mi portava costantemente a sentirmi sotto tiro, arrivavo spesso la sera stanco a casa e preferivo fare altre attività piuttosto che dedicarmi a mia figlia o a mia moglie. Tendo inoltre ad "isolarmi" completamente da tutto ciò che mi circonda quando sono assorto in un'attività che cattura il mio interesse. Inoltre nell'ultimo periodo ho iniziato a sentirmi con una collega con cui sentivo una grande affinità mentale, senza tuttavia mai sfociare in un approccio fisico (non ho mai tradito mia moglie, per la mia morale è inconcepibile). Le parlavo spesso di questa mia collega, nonostante sapessi che mia moglie è una persona molto insicura ed empatica e lei mi dicesse che la cosa la faceva stare male, ma è come se volessi usare questa cosa per farla ingelosire e sentirmi "importante". Tutto ciò ha portato all'implosione del mio matrimonio e a varie accuse, in particolare di avere delle dinamiche manipolatorie e narcisistiche. Questa cosa mi ha portato a riflettere, perché voglio veramente capire cosa c'è che non va in me e cosa posso fare per aiutarmi. Chiedo scusa per l'eccessiva lunghezza.
Gentile Utente,
le emozioni che sta vivendo, insieme alle difficoltà che ha attraversato nel matrimonio e con la separazione, sono del tutto comprensibili e meritano di essere esplorate con attenzione. Il suo desiderio di capire meglio se stesso, i suoi comportamenti e le dinamiche che si sono create nelle relazioni è un ottimo punto di partenza per intraprendere una psicoterapia.
Il comportamento che descrive, in particolare il suo "isolarsi" e l'incapacità di soddisfare i bisogni emotivi di sua moglie, potrebbe essere legato a modelli relazionali disfunzionali che a volte si radicano nella nostra infanzia o in esperienze passate. Inoltre, l'idea di "manipolare" una situazione per ottenere attenzione o per testare la reazione dell'altro può riflettere delle difficoltà nel gestire emozioni complesse o nel sentirsi adeguati nelle relazioni intime.
Le dinamiche narcisistiche di cui parla sono effettivamente un tema importante da esplorare, poiché possono manifestarsi in modi sottili che danneggiano non solo l'altro, ma anche chi le vive. La psicoterapia potrebbe aiutarla a comprendere le radici di questi comportamenti, lavorare sul suo modo di relazionarsi agli altri, e, soprattutto, a migliorare la sua capacità di gestire le emozioni e le aspettative nei confronti di sé stesso e degli altri.
Le consiglio di affrontare il percorso terapeutico con pazienza e apertura, senza aspettative immediate, ma con l'intento di approfondire la sua consapevolezza e trovare nuove modalità di relazione e autocomprensione.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Pinella Chionna
Salve, volevo chiedervi un consiglio che mi sta attanagliando l’anima. Purtroppo vivo all’estero ed ho una bambina di 14 mesi, lei sta con me ogni giorno da quando è nata e poche volte ha visto i nonni in quanto vivono in Italia. Purtroppo sto avendo a che fare con una separazione, l’inizio di un nuovo lavoro e problematiche economiche. Volevo lasciare la mia bambina ai miei genitori per 2/3 mesi, per riprendermi economicamente… oltre che gli orari di lavoro non coincidono con l’asilo e non posso fare affidamento sul mio ex compagno. Quindi mi ritrovo a combattere con la mia coscienza, se stia facendo la scelta giusta, se la bimba è troppo piccola, se potrebbe causare qualcosa o se si dimenticasse di me. Lei è una bambina buonissima che sta con tutti e difficilmente piange per il distacco. Mi rivolgo a voi, sicura che potrei avere delle risposte esaustive, grazie
Gentile,
grazie per aver condiviso la sua situazione così delicata e comprensibilmente difficile. È evidente quanto amore e senso di responsabilità abbia nei confronti della sua bambina, e il fatto che stia riflettendo così profondamente sulla scelta da fare dimostra quanto tenga al suo benessere.
Affidare temporaneamente sua figlia ai suoi genitori può essere una soluzione valida in un momento di grande difficoltà, se questo le permette di riorganizzarsi e creare una base più stabile per il futuro. È importante considerare che una separazione temporanea non equivale ad un abbandono, soprattutto se la bambina viene affidata a figure familiari che le danno sicurezza e affetto. La sua preoccupazione dimostra che il legame con sua figlia è forte e che continuerà a esserlo, anche a distanza.
A 14 mesi i bambini sono in grado di riconoscere figure familiari e di creare legami di attaccamento. È vero che la sua bambina potrebbe percepire il distacco, ma è altrettanto importante ricordare che i bambini sono resilienti e capaci di adattarsi, soprattutto se inseriti in un ambiente sicuro e amorevole. I nonni possono rappresentare una fonte di affetto e cura che la aiuterà a sentirsi protetta anche durante la sua assenza. Inoltre, il fatto che la bambina sia serena con gli altri è un segnale positivo, perché indica che è abituata a socializzare e si adatta facilmente a nuove situazioni.
È naturale temere che un distacco possa incidere sul legame che avete costruito, ma questo rischio è molto basso se si mantiene un contatto costante. Anche a distanza, grazie alla tecnologia, potrà continuare a far parte della sua quotidianità attraverso videochiamate, messaggi o registrazioni della sua voce. Sentire la sua presenza, anche se virtuale, aiuterà la bambina a mantenere il legame emotivo con lei.
È importante ricordare che il suo benessere è strettamente collegato a quello di sua figlia. Affrontare la separazione, avviare un nuovo lavoro e gestire difficoltà economiche sono sfide impegnative, ed è comprensibile che abbia bisogno di tempo e spazio per riorganizzarsi. La sua decisione non è una rinuncia al ruolo di madre, ma un atto di responsabilità per garantire a sua figlia un futuro più stabile e sereno.
Se decide di affidare temporaneamente la bambina ai nonni, potrebbe essere utile, se possibile, trascorrere qualche giorno con sua figlia dai nonni per abituarla gradualmente alla nuova situazione.
Definisca momenti regolari per videochiamate o per inviare messaggi e foto. Questo aiuterà la bambina a mantenere un senso di continuità.
È importante che sua figlia percepisca serenità e sicurezza. Anche se la situazione è difficile, cerchi di trasmettere fiducia ai nonni e a lei, spiegandole in modo semplice (compatibilmente con la sua età) che tornerà presto.
Prima di prendere una decisione definitiva, potrebbe anche valutare altre soluzioni pratiche:
- Esplorare possibilità di sostegno economico o sociale nel paese in cui vive.
- Cercare un supporto locale, come una babysitter o un sistema di assistenza per genitori lavoratori.
- Confrontarsi con il suo datore di lavoro per valutare se esistano opzioni flessibili per conciliare i suoi orari con l’asilo.
In situazioni come questa, non esistono decisioni “giuste” o “sbagliate”. Ogni scelta ha i suoi pro e contro, ma ciò che conta è che sia fatta con amore e con la volontà di garantire il meglio per sua figlia e per sé stessa. Lei conosce meglio di chiunque altro la sua bambina e la sua situazione, e sa cosa è più opportuno fare per il bene di entrambe.
Un caro saluto
Dott.ssa Pinella Chionna
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