Dott.ssa Patrizia Plebani

Sono una terapista dal 1988, ho lavorato presso la Domus Saluti di Brescia per 5 anni come dipendente .Ho lasciato l'attività per crescere i miei figli e qualche anno più tardi ,ho sentito il bisogno di approfondire le mie competenze professionali ed ho intrapreso un percorso di formazione in Osteopatia della durata di cinque anni, con sei seminari all'anno, organizzato da A.I.F.I. Lombardia a Milano, che é terminato nel 2001.Successivamente, nel 2004, sempre a Milano ho conseguito il titolo di Osteopata, con la tesi: "L'approccio osteopatico nel trattamento del paziente affetto da ernia jatale".In seguito ho aperto uno studio professionale di fisioterapia e osteopatia in cui tratto problematiche ortopediche per adulti e anche per bambini (ad esempio per quest'ultimi problematiche ortopediche congenite e/o acquisite come fratture o atteggiamenti posturali e di dismorfismo e paramorfismo del rachide etc )e patologie neuromotorie, nell' adulto, di origine centrale o periferica del Sistema Nervoso. Al centro della mia professione di fisioterapista c'è la Persona non solo la Patologia che lo affligge ed in questa visione più ampia che ormai appartiene a molti operatori sanitari, trovo che l'Osteopatia abbia affinato le mie capacità tecniche nel saper ricercare le restrizioni meccaniche del movimento a carico dell' apparato muscolo-scheletrico ed osteoarticolare,
che craniale e viscerale, per ciò é importante oltre alla valutazione del paziente, un' anamnesi patologica remota ( traumi, malattie .interventi chirurgici accaduti nel passato) ed un'anamnesi più recente nella quale si evidenziano quali sono le motivazioni che lo hanno portato da me ( raccolta di dati sul suo attuale stato di salute ,eventuali accertamenti diagnostici eseguiti in precedenza, visite medico-specialistiche ,notizie sull'assunzione di farmaci etc) si ascoltano le aspettative che il paziente ha rispetto al mio intervento e da tutto ciò che scaturisce in seguito alla mia valutazione comunico alla persona stessa cosa è necessario fare per poter migliorare e recuperare tutto ciò che è possibile e la persona stessa è ovviamente libera di accettare o rifiutare e decidere diversamente. Nel mio lavoro cerco sempre, laddove è possibile, di rendere il paziente indipendente dalla mie mani, nel senso che ritengo sia doveroso educare il paziente a riconoscere ed autogestire le proprie problematiche muscolo scheletriche ed osteoarticolari di natura cronico-degenerativa, attraverso poche e semplici regole che gli vengono insegnate e che devono entrare a fare parte di quei piccoli gesti che ciascuno di noi compie quotidianamente ,per prendersi cura di sé. Ciò che amo fare di più nel mio lavoro è prendermi cura di chi mi chiede un consulto professionale ,nel fare questo, ho molto a cuore cosa significhi essere deontologicamente onesti, per non alimentare false aspettative e speculare in alcun modo, prospettando traguardi, che il paziente non potrà mai raggiungere allo scopo di trarne un vantaggio economico personale. Nella mia professione, quando le persone arrivano in studio spesso come primo accesso, cioè senza che abbiano avuto già una diagnosi da altri è molto importante essere attenti nella valutazione e nella raccolta delle informazioni , per il bene del paziente e per me stessa, molte possono essere le Red Flags nascoste e perciò se è necessario contatto il medico curante per chiedere un suo parere su come procedere per indagare meglio il problema di salute del paziente, perché la salute delle persone é IMPORTANTE!