Esperienze
Amo il mio lavoro e credo profondamente nella possibilità di crescita nel corso della vita, sempre. Fare psicoterapia è scoperta, lavorando insieme verso quella crescita. In questo percorso, il paziente si assume la responsabilità del proprio benessere, e il terapeuta la responsabilità di facilitare questo processo, nel rispetto della libertà e della dignità di chi ha di fronte.
Lavoro con adulti e coppie sulla gestione dei disturbi dell’umore, di ansia generalizzata o sociale, stress, problemi relazionali, genitorialità e gestione famigliare, difficoltà legate al lavoro, orientamento personale e professionale, gravidanza/disturbi in fase perinatale o post-partum, tematiche LGBT.
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16 recensioni
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SS
At culmination point of many life crisis within one year, I reached out to Dott.ssa Marchese for professional help. She was incredibly responsive to the urgency of that first appointment and took care of my fragility for the subsequent sessions. She helped me untangle and process what life had left at my door. I'm ever gratefull for her empathy and guidance. She was punctual and reliable -- and gave me and my issues a rare type of kindness and respect within a professional approach, which for me is incredibly important.
Carmel Cumiskey
Due to personal circumstances earlier this year, I found myself in a situation where I needed to talk to someone. It was important to me to find someone who would reach out and listen to me. The deep sense of being heard and seen seemed to me to be impossible . Finding Olivia was my salvation! I felt safe with her, I felt supported and understood. She listened to me, encouraged me to face the difficulties I was experiencing. She challenged me in a very supportive and sensitive way. She empowered me to ‘unpick’ my situation and begin to gain confidence in facing difficult issues. I found Olivia ‘s patience and non -judgmental approach helped me in my journey to accept and understand what was happening in my life. For me having a safe, honest and open communication with Olivia was a life changer.
Marcus
As an American living in Turin, I was very happy to be able to speak with Olivia in my mother tongue. In just our first session she was able to offer me valuable insight which has carried over into my personal life, helping me in my relationships
Lauren
Olivia has been an amazing therapist for me, helping me work through issues with support and open-mindedness. She has helped me see things in ways I had never considered before and introduced me to methods to employ which have greatly increased my mental health and quality of life. I am very grateful for the positive impact Olivia has had on my life over these past months of working with her.
Francesca
La seduta con la Dottoressa Olivia è stata intensa, profonda ma anche molto concreta. Uno dei pochi momenti in cui mi sono sentita pienamente me stessa senza mai sentirmi giudicata. Mi ha aperto a delle letture delle cose e di me stessa che non avevo mai considerato, e sento per la prima volta in tanto tempo di aver ritrovato un po' di fiducia e ottimismo. Continuerò sicuramente il percorso!
JK
As a fully English speaker, I was skeptical about choosing an Italian psychologist as it requires in-depth dialogue and understanding. Dr. Marchese was able to not only understand and communicate with me perfectly in English, she also challenged me to think in ways I haven’t before and helped me unlock a better understanding and compassion for myself.
DK
I started seeing Olivia few months ago as I needed a professional to help me understand myself better. One of my struggle is low self esteem and confusion when it comes to trust to myself and my judgment. We are also working on my "new life in Italy", as I moved to Torino 2 years ago but still not feeling like on my own fully. Her non radical, very open and compassionate approach helps me to understand the "why's", and smoothly leads me to see the missing parts of my life puzzle. If you have similar situation like mine, or you are just confused, feeling like there is something that you are missing in the proces, please go to Olivia. There are many professionals out there, but she is also highly emotionaly inteligent and has a natural gift for what she is doing. Outstanding.
Ranah Farkhondeh
I honestly could not imagine myself with any therapist other than Olivia. Kind, perceptive, open-minded, and always unbelievably objective, she’s helped me understand myself and my “problems” in ways I could have never imagined. It’s an ongoing journey, but I have never felt more capable of loving and accepting myself as I am, and learning to work with, versus against, the many layers that make up who I am. It’s an empowering feeling when you start to trust your innate ability not only to overcome life’s toughest challenges, but to also grow into your full potential. It takes a great therapist to help you see and believe in the unique path that is yours. Thank you, Olivia. I am endlessly grateful.
Laura
I find Dr Marchese empathetic, easy to talk to and a good listener. She's very knowledgeable, I like her approach and I trust her. She makes me feel safe and I feel comfortable expressing my emotions and thoughts during our sessions. Finally she is flexible when scheduling appointments and punctual.
ABA
I find Dott.ssa Olivia Marchese to be very efficacious in her approach in treating my particular situation. She shows deep understanding and empathy, which make our session worthwhile from my point of view. It is easier for me to express myself in English and her English skills are native speaker level, therefore I feel comfortable in her presence and when explaining more complex issues.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 15 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno,
ho 34 anni e sono in terapia per DAG con sertralina 75 mg da circa 3 mesi, inizialmente abbinata a Lexotan (per contenere l'irrequietezza che mi dava quale effetto collaterale nelle prime settimane di trattamento). Sto anche seguendo un percorso psicoterapeutico e di crescita personale da febbraio con colloqui settimanali. Ne sto traendo un gran beneficio e in particolare nell'ultimo mese mi sento molto bene, piena di energia, più serena, distesa, "autonoma" e in piena fase di recupero della fiducia in me stessa.
C'è un MA. Mi rendo conto che la crescente pressione mediatica degli ultimi giorni circa la situazione COVID-19 mi sta causando preoccupazione e ansia. I continui "bollettini di guerra", il sentirne parlare continuamente, le polemiche che dilagano, la sensazione che la cosa sia già fuori controllo e che un secondo lockdown sarà forse inevitabile: non mi vergogno a dire che tutto questo mi sta mettendo agitazione e paura. Il primo lockdown è stato per me un'esperienza molto traumatica, che ha scatenato la mia ansia all'ennesima potenza e mi ha portata verso una tendenza depressiva. L'eventualità che un lockdown si ripeta mi rievoca quelle brutte emozioni e fa leva sulle mie paure. Creandomi ansia anticipatoria. Inoltre intorno a me vedo un clima che non mi piace, in questi giorni la gente sta ricominciando ad andare a fare scorte di farmaci e cibo... Avevo regolarizzato e migliorato molto il sonno, da un paio di notti mi sveglio tra le 3 e le 5 e non riesco a rilassarmi e lasciarmi di nuovo andare, rimango vigile e in allerta (sono il perfetto ritratto della logica attacco-fuga).
Siamo in tanti a soffrire di questo condizionamento "ambientale" in questi giorni? A parte il consiglio più immediato e logico di limitare l'ascolto dei notiziari ad uno solo al giorno e di scegliere bene le fonti autorevoli... Come posso arginare questo bombardamento di notizie e numeri ed essere realistica senza farmi risucchiare dalla paura? Mi scoccia molto che questo mi accada "proprio ora che mi sentivo così serena". Grazie, un caro saluto.
Cara utente, i colleghi hanno già detto molto. Vorrei aggiungere che nei tanti discorsi che ci circondano sulla pandemia, purtroppo viene poco enfatizzata e forse anche colta l'enormità della situazione che stiamo vivendo. Un anno di minaccia quotidiana, su più fronti, è tanto, forse troppo da sopportare. Le nostre fondamenta hanno subito e continuano a subire scosse importanti. Per rispondere alla sua domanda se "siamo in tanti a soffrire", assolutamente sì. Addirittura, direi che non soffrire in questo momento, chi più chi meno, chi con una connotazione e chi con un'altra, sarebbe preoccupante e molto poco umano. Nonostante la difficoltà intrinseca del periodo che stiamo vivendo, si concentri sul suo benessere con la sua terapia, in fondo questo momento storico è anche un'importante opportunità.
In bocca al lupo
Olivia Marchese
Buongiorno.
Da diversi anni vivo in una costante sensazione di malessere che si manifesta sotto forma di pigrizia chiusura in me stesso irritabilità e mancanza di stimoli di ogni tipo a parte quelli casalinghi, inutile dire che le condizioni attuali sono praticamente il peggio che possa capitare per queste situazioni. Detto ciò ho cambiato due psicologi che hanno interrotto la terapia ed onestamente non mi è mai stato chiarissimo il motivo per cui sia successo ma come in tutte le mie vicende ovviamente presumo che la colpa sia sempre mia. Nel frattempo ho frequentato motivatori seguito consigli provato a buttarmi nello sport ma niente nessuno stimolo esterno mi aiuta e sono stato costretto a rifugiarmi nello shopping o similari. Il lavoro tutto sommato va bene ed è l'unico ambito dove riesco ad essere lucido (quello che basta) e dove tiro fuori una certa saggezza nell'accettare certe anche episodi spiacevoli, salvo poi disperarmi di continuo una volta tornato a casa o comunque all'esterno. Ho fatto anche un corso di seduzione , non con scopi specifici ma giusto per tirare fuori grinta e per superare certi blocchi ma anche li è stato un totale fallimento e come sempre la colpa è mia in quanto , a detta degli esperti, mi sono arreso subito non perseverando (poco importa se sono arrivato a 39 anni in questo stato). Alla fine decido di intraprendere un'altro percorso di terapia stavolta a pagamento con una terapeuta che ad un anno di distanza e dopo una terapia sostanzialmente individuale e mirata a superare i blocchi decide che è il caso di ricorrere agli psicofarmaci combinati con la terapia sempre individuale diversamente la terapia non può andare avanti quindi in sostanza un'altro abbandono. Il punto qui sostanzialmente per me è questo , sempre ipotizzando che io mi affidi anima e corpo alla nuova soluzione di imbottirmi (seppur seguito) di farmaci allo scopo di cambiare la mia visione del mondo e correggere i miei neuroni giudicati dalla società totalmente difettosi ,questo dove mi porta? Avrò detto un centinaio di volte ai terapeuti che il mio modo di essere spesso lo trovo totalmente incompatibile con la società dove viviamo e benchè spesso abbiano detto che ognuno ha pur sempre le sue caratteristiche adesso ne esce fuori che queste caratteristiche bisogna "correggerle" con i farmaci. Giustamente direte "ma queste caratteristiche ti fanno stare male" "vuoi davvero guarire" ? La risposta ovviamente è si ma se dipendessero in percentuale minore da me più dalla società dove viviamo? Insomma da qualunque lato mi giri sembra che io sia braccato da persone che vogliono correggere la mia natura seppure anche con farmaci o altro. saluti.
Caro utente,
I colleghi hanno già detto molto. Mi sento di aggiungere solo che purtroppo sì, questa società è molto 'sbagliata' - su questo potremmo dilungarci parecchio - ma se scegliamo di starci bisogna navigarla, al meglio che si può. E per 'meglio' non intendo un valore di merito o di competenza, ma piuttosto un 'meglio che si può' in termini di miglior qualità di vita possibile. Di miglior equilibrio possibile tra noi e il contesto in cui viviamo. Ognuno con le proprie specificità, le proprie difficoltà e le proprie risorse, facendo i propri personalissimi compromessi ad ogni passo.
Per quanto riguarda i farmaci, mi permetto di dissentire: non intendono cambiare la sua natura, anzi. Potremmo chiederci piuttosto se il suo stato d'animo attuale sia effettivamente la sua 'natura', o se il suo stato d'animo in realtà non impedisca alla sua natura di esprimersi pienamente. Immagini di avere un mal di testa costante invalidante, non potrà essere pienamente se stesso, né 'funzionare' al meglio. Presumo che sceglierebbe di prendere l'ibuprofene o l'aspirina, non per alterare il suo stato naturale, bensì per ritrovarlo.
Il concetto di 'psicofarmaco' può suscitare molte paure per lo stigma associato, a chi viene proposto sorge facilmente il dubbio di essere 'sbagliato' e di dover essere 'corretto' in qualche modo da un farmaco. Non si tratta però di correggere, si tratta piuttosto di avvalersi di uno strumento valido che può aiutare a ritrovare una migliore qualità di vita. E questo non per sempre ed irrimediabilmente, il più delle volte sono terapie da assumere per qualche mese o pochi anni. Non ne abbia paura, fa molta più paura stare male.
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