Via San Carlo 95, Caserta 81100
In questo studio è possibile svolgere sedute di psicoterapia con Bonus Psicologico.
Leggi di più23/02/2024
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Via San Carlo 95, Caserta 81100
In questo studio è possibile svolgere sedute di psicoterapia con Bonus Psicologico.
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Accettato
63 recensioni
Sono stato in terapia da Nunzia per circa due anni e già dalla prima visita è stata in grado di individuare i miei problemi aiutandomi ad alleggerirli e ad accettare delle parti di me. Piano piano mentre trovavo il mio equilibrio mi ha lasciato andare dolcemente, facendomi sentire pronto ad affrontare il resto con le mie forze, un passaggio molto intenso e importante.
Dott.ssa Nunzia Madonna
Grazie di cuore per le tue parole e per aver condiviso la tua esperienza. Il percorso che abbiamo fatto insieme è stato intenso e significativo, e sapere che ti ha aiutato ad alleggerire alcune parti di te e a trovare un tuo equilibrio mi tocca profondamente. Il momento del lasciarti andare, quando ti sei sentito pronto a proseguire con le tue forze, è stato un passaggio importante anche per me. Ti auguro di continuare il tuo cammino con fiducia nelle risorse che hai costruito dentro di te.
Da un anno e mezzo sono seguito dalla Dott.saa Madonna ed ho raggiunto miglioramenti e consapevolezza dei miei problemi che non immaginavo avrei ottenuto fino a qualche tempo fa. Empatia, schiettezza quando serve, ma accompagnata da delicatezza, percorso ben definito, tecniche comportamentali e mentali efficaci per destrutturare i pensieri "patologici". Continuerò ancora per molto il percorso con la Dott.ssa
Dott.ssa Nunzia Madonna
Grazie per il feedback! Grazie soprattutto per l’esserti affidato; in fondo il processo terapeutico funziona soprattutto perché tu ti stai mettendo in gioco e stai continuando a lavorare su te stesso. In bocca al lupo
Mi sono sentita subito a mio agio. La dottoressa è stata professionale e, cosa molto importante, ha reso la prima seduta meno pesante grazie alla sua dolcezza e al suo sorriso.
Dott.ssa Nunzia Madonna
Grazie di cuore per le sue parole.
Sono felice che si sia sentita a suo agio sin dal primo incontro: creare uno spazio accogliente e sereno è sempre il primo passo per un buon percorso insieme.
Ho iniziato la terapia con Nunzia da qualche mese e fin da subito ho trovato di fronte a me una professionista attenta, sensibile e con cui sento di poter esprimere le mie emozioni in totale libertà e naturalezza. Le sedute con Nunzia sono sempre molto coinvolgenti e sento pian piano di star facendo dei passi in avanti nel mio percorso di crescita personale.
Dott.ssa Nunzia Madonna
Grazie di cuore per le tue parole. Sapere che ti senti accolta e libera di esprimerti è per me molto prezioso. Accompagnarti in questo percorso di crescita è un’esperienza che vivo con grande partecipazione e gratitudine.
La sua empatia rende ogni incontro accogliente e rassicurante e le sue spiegazioni sono sempre chiare e semplici, aiutandomi a comprendere meglio me stessa e il percorso che stiamo facendo insieme
Dott.ssa Nunzia Madonna
grazie! in bocca al lupo
Impatia, attenzione, efficacia della visita, professionalismo
Dott.ssa Nunzia Madonna
Grazie
La dottoressa ci ha accolti con un gran sorriso che ci accompagna sempre durante tutta la visita. Questo , che non è un dettaglio da poco, regala serenità che concilia l’apertura da parte nostra. Ascolta e interviene con professionalità ed empatia.
Le sue parole arrivano giuste e precise sui tasti “dolenti” individuando i veri nodi dell’argomento e dissipandoli.
Dott.ssa Nunzia Madonna
Ciao Valeria, grazie per la recensione. in bocca al lupo per tutto.
Con Nunzia sono riuscito a scoprire e affrontare molte tematiche importanti della mia vita. Mi sono trovato davvero molto bene a parlare con lei, è stata in grado di farmi sentire sempre a mio agio, anche nei momenti più difficili. Ho imparato molto e sento di essere più forte e consapevole grazie al percorso fatto insieme.
Dott.ssa Nunzia Madonna
In bocca al lupo Massimiliano! Grazie per le tue parole, ti auguro di seguire sempre i tuoi sogni!
Empatica, compassionevole, comprensiva ed allo stesso tempo diretta. La sua energia riesce ad oltrepassare lo schermo, arrivando dritta al punto, offrendoti il sostegno di cui hai bisogno.
Dott.ssa Nunzia Madonna
Grazie per la recensione!
Grazie alla dottoressa Nunzia sto imparando a vedere gli aspetti della vita da diversi punti di vista e sto cercando di migliorarmi. Mi ha subito messa a mio agio con la sua simpatia e schiettezza. Grazie!
Dott.ssa Nunzia Madonna
Grazie per la recensione. Spero che tu possa trovare la tua strada.
ha risposto a 35 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buonasera, io ho 26 anni, lui 33, entrambi siamo dei ragazzi indipendenti e anche genitori. Sono 8 mesi che abbiamo una relazione. Un mese e mezzo fa ha deciso di lasciarmi, ma l’unico cambiamento che ho visto è che non pranziamo più insieme e non ci mandiamo “il buongiorno con la buonanotte”.
Continuiamo a sentirci, ad aiutarci a vicenda, a dormire insieme 1-2 volte a settimana e ad andare a letto insieme…e non è solo “sesso”.
Lui dice che prova ancora sentimenti per me, dice che quello che ha provato per me, non lo ha mai provato per nessuna e che come lo amo io non si era mai sentito amato prima e che lui non ne è capace. È molto autocritico, quando in realtà ha anche molte qualità e non capisco perché debba abbassare così la sua autostima.
Oggi sono andata per l ennesima volta per lasciarlo definitivamente, perché sono satura di questa situazione che mi sta distruggendo mentalmente e invece siamo ricaduti a letto insieme. Non mi capacito di ciò, visto che dopo tanto sono riuscita a trovare una persona con la quale entrambi stiamo bene sia da sdraiati ma anche da in piedi, ci divertiamo con poco e abbiamo un ottima intesa mentale. Lui dice che perdermi gli dispiacerebbe ma nemmeno mi può tenere legata a lui, in quanto sa che non può darmi ciò che merito e proprio per questo mi ha “lasciata” vivendoci solo i momenti senza pensare “l’impegno” e “al futuro”
Ha avuto 5 relazioni in 33 anni e tutte finite per lo stesso motivo, dice che non le è mai capitato di vedere il futuro insieme a nessuna, e che dopo 5-6 mesi comincia a dare la partner per scontata, senza preoccuparsene dei bisogni altrui.
A differenza che le altre le ha tradite tutte e a me mi ha lasciata prima di un possibile tradimento e tutt’ora non si è mai visto con nessuna e nemmeno ne ha voglia…(a detta sua).
Io cerco di assecondarlo, di lasciargli tutti gli spazi che ne ha bisogno, oggi però mi sono un po’ spinta con le domande e mi ha risposto che devo finirla di “psicoanalizzarlo” e che è una cosa che ci deve riuscire da solo senza l’aiuto di nessuno. (Io personalmente, questo pensiero non lo condivido, ma non sono nessuno per dire se sia giusto o sbagliato).
Le ho proposto un percorso psicologico e mi ha risposto anni a dietro ci ha provato due volte con due psicologi differenti e che “ha buttato solo soldi”.
Dice che lui si sente una persona “vuota” e invidia il fatto che io sono così “sentimentale”.
Mi ritengo una persona molto empatica e sto male a vederlo così, lui mi allontana per non darmi ulteriori sofferenze ma egoisticamente non mi lascia andare del tutto e sincera nemmeno io voglio. (Altrimenti lo avrei fatto a prescindere).
Per quanto riguarda me invece, il mio futuro lo vedo solo con lui e mi vengono i conati a pensare un altro uomo che mi tocchi. Ho paura di perderlo, vorrei aiutarlo a liberarsi di tutto ciò e non so cosa fare, cosa pensare, e come comportarmi…sono distrutta mentalmente…vorrei solo che tutto tornasse come a qualche mese fa, che quei attimi belli che viviamo adesso erano la quotidianità…
Salve,
da ciò che racconti emerge una relazione intensa ma estremamente confusa: formalmente vi siete lasciati, ma nei fatti continuate a comportarvi come una coppia, con intimità, supporto reciproco e presenza costante, senza però la sicurezza e la chiarezza che tu desideri. Lui ti vuole vicino, ma teme l’impegno: non perché tu non sia “giusta”, ma perché sembra avere un copione relazionale che si ripete da anni, fatto di paura del futuro, autosvalutazione e ritiro emotivo dopo i primi mesi. Lo dice apertamente: non riesce a vedere un domani con nessuna, si sente vuoto, teme di ferire e si autoconvince di non poterti dare ciò che meriti. Questo però crea un limbo in cui lui ti tiene accanto senza sceglierti davvero, e tu, molto empatica, finisci per cercare di comprenderlo, sostenerlo, forse persino “salvarlo”, mettendo in secondo piano i tuoi bisogni e i tuoi limiti. È comprensibile che tu sia mentalmente distrutta: stai vivendo una relazione senza cornice, dove i momenti belli ci sono, ma non bastano a compensare l’insicurezza e l’ambiguità. Tu vuoi un futuro, lui vuole il presente senza responsabilità; e non è cattiveria, è una sua difficoltà che però lui non vuole affrontare, rifiutando qualsiasi aiuto e dicendoti che non vuole essere “psicoanalizzato”. La verità dolorosa è che l’amore da solo non basta, se per stare con lui devi accettare una posizione che ti fa soffrire e ti fa sentire non scelta. Non puoi fare terapia al posto suo né riempire quel vuoto che lui stesso non vuole guardare. Puoi però chiederti cosa vuoi davvero per te, con questa versione reale di lui, non con il ricordo dei mesi iniziali. E puoi iniziare a proteggerti, mettendo confini più chiari per non rimanere in una zona grigia che ti logora. Non sei sbagliata, non sei “troppo”: desideri una relazione stabile, reciproca e rassicurante, ed è un tuo diritto. Se vorrai, attraverso un processo terapeutico, potrai approfondire come capire i tuoi bisogni, i tuoi confini e come muoverti in modo da non perderti in questa situazione.
Buongiorno tutti sono un uomo di 28 anni da 4 anni convivo con la mia compagna ed ho una bimba di 3 anni ,vi spiego brevemente la mia storia ho già sofferto precedentemente della paura di essere omosessuale tutto questo è scaturito dal fatto che durante la mia infanzia mie è capitato di avere qualche volta dei rapporti non completi con mio cugino e successivamente con un amichetto sara capitato per 5 volte massimo, successivamente durante l'adolescenza fino ai 20 anni circa mi capitava spesso di masturbarmi con altri maschi uomini in videochat(facendo finta anche di essere femmine e viceversa) e con video omosessuali ma al momento non ci davo peso perché la prendevo come una cosa sul momento ed anche perché dal vivo non mi è mai interessato,(e comunque durante questo periodo mi sentivo sempre atratto emotivamente e sessualmente dalle ragazze)ho avuto un rapporto sessuale con una ragazza abbastanza tardi a 19 anni circa e non ho avuto problemi mi è piaciuto stavo bene comunque in questi periodi pensavo sempre alle ragazze,prima mi sono sempre innamorato solo di ragazze,poi all improvviso a 20 anni durante anche il periodo del esame di maturità(in quel periodo ero anche fidanzato con la ragazza che avevo avuto il rapporto soltanto che avevamo una relazione a distanza) leggendo un articolo su internet che gli omosessuali religiosamente parlando potrebbero essere sbagliati e potrebbe essere un peccato anche mi si è scatenata una forte ansia e sono iniziati i pensieri e le paure ricordo che una delle paure piu grandi era di non riuscire mai ad avere una ragazza vicino e di finire al inferno con tutti i maschi oppure dover vivere la mia vita senza le ragazze,e non riuscivo a darmi una spiegazione a tutte quello cose che ho fatto mi sentivo meno perfetto rispetto agli altri ragazzi perché pensavo che un etero 100% non farebbe mai delle cose del genere questi pensieri mi occupavano tutta la giornata con conseguenza depressione ed era diventato un pensiero ossessivo che non riuscivo a controllare,poco dopo sono riuscito ad avere una relazione di 3 anni con una ragazza nella quale sono stato bene avevamo avuto degli alti e bassi anche per quanto riguarda i rapporti sessuali che magari non erano sempre frequenti ma tutto sommato andava tutto bene ero felice e tranquillo insieme a lei,quando la relazione è finita mi sono tornato nuovamente questi pensieri ossessivi e paure, dopo un po di tempo sono riuscito ad avere la relazione attuale nella quale ho avuto anche la bimba volutamente e anche in questa relazione sono stato abbastanza bene, ho avuto dei momenti in qui non avevamo rapporti sessuali per varie settimane anche qualche mese e non sentivo tanto la mancanza perché mi sembrava una cosa normale a volte mi masturbavo anche durante questi periodi,dall eta di 20 anni non mai guardato un video porno omosessuale e non ho mai sentito la mancanza ero il più felice del mondo avendo relazioni con le ragazze,non mi è mai capitato di inamorarmi di un uomo o provare attrazioni sessuale dal vivo(avevo solo qualche episodio anche quando stavo un po meglio che magari vedevo un ragazzo un po piu carino e iniziavo a farmi domande tipo:hai visto che è carino ti piace allora sei omosessualeti sei inamorato di lui e cercavo cosa mi piace e questi pensieri mi mettevano ansia che fortunatamente non durava cosi tanto perché riuscivo a controllarli),attualmente sono ritornati i pensieri ossessivi e la paura di essere omessesuale e non volerlo accettare non riesco più a stare tranquillo a dormire a mangiare a fare niente penso solo a questo e l'idea di restare senza la mia compagna e la mia bimba mi spaventa non immagino una vita con un uomo e non riesco a tranquillizzarmi,volevo chiedervi un parere se si puo trattare di un doc omosessuale o è omofobia interorizzata,o magari omosessualità non accettata,e come se dovessi autoconvincermi di vivere con un uomo e questa cosa mi spaventa,non riesco a darmi la risposta alla domanda perché ho fatto tutte quelle cose se non sono veramente omosessuale e perché ho smesso così al improvviso leggendo quel articolo mi chiedo sempre se ho smesso solo perché ho avuto paura di essere giudicato o di non essermi accettato e mi dico sempre che voglio solo nascondere questa cosa da me stesso e mi sono ingannato per così tanti anni e questa cosa mi fa tanta paura,parlando con la mia famiglia tutti hanno detto che è una cosa normale che può capitare fare quelle esperienze soprattutto in adolescenza e se eventualmente fossi omosessuale tutti mi accetterebbero così come sono,però a me l'idea di vivere con un uomo mi spaventa tanto ho paura di stare vicino ad altri ragazzi mi faccio sempre domande se mi piacciono cosa mi piace di loro tutte domande così,non riesco più a sentire niente per nessuno nemmeno amore per la mia compagna mia figlia come sentivo prima mi sembra di essere disconnesso dal mondo,ho sempre nella testa la stessa domanda che mi chiedo perché ho fatto quelle cose e come è possibile non essere omosessuale e soprattutto come maibho smesso cosi al improvviso leggendo quel articolo e mi dico sempre che mi sto mentendo e sono veramente omosessuale ma non voglio accettare, però io sento che non voglio uomo pero non riesco piu a capire niente sono veramente tanto confuso non riesco piu a pensare a nient'altro, sono già seguito a una psicoterapeuta però faccio fatica anche a credere quello che mi dice lei,prendo anche a sertralina e trilaflon,grazie a tutti in anticipo
Ciao, grazie per aver condiviso la tua storia. Da quello che descrivi, il punto centrale non sembra essere il tuo orientamento sessuale, ma l’ansia molto intensa legata a questo tema, che negli anni si è trasformata in pensieri ricorrenti e ossessivi. Le esperienze dell’infanzia o dell’adolescenza non definiscono l’orientamento: sono comportamenti esplorativi piuttosto comuni e non determinano chi sei oggi. È significativo che questi pensieri siano comparsi in momenti di forte stress (maturità, fine di una relazione, ecc.): questo è molto tipico dei disturbi ossessivi, dove il contenuto dei pensieri cambia, ma la struttura resta la stessa — dubbio costante, paura, ricerca di conferme, analisi continua di ciò che provi o non provi. Nella tua storia, invece, emerge chiaramente un interesse affettivo e sessuale per le donne, relazioni significative e il desiderio di una vita familiare che senti davvero tua. Ciò che ti spaventa non è un reale desiderio verso gli uomini, ma la paura di provare qualcosa che non vuoi. Anche la sensazione di essere “distaccato” e di non sentire più emozioni è compatibile con l’ansia forte e con il controllo costante tipico dei pensieri ossessivi: quando la mente è occupata 24 ore su 24 da una paura, non lascia spazio a nient’altro. Non è raro che articoli moralistici o religiosi “accendano” questo tipo di ansia: la mente ansiosa aggancia un tema e lo trasforma in dubbio patologico. Il fatto che tu sia già seguito in psicoterapia è molto importante: nelle forme ossessive è comune dubitare anche del terapeuta o delle proprie sensazioni. Continua il percorso, parlando apertamente del bisogno di controllare ogni pensiero. Anche la terapia farmacologica richiede tempo per fare effetto. Cerca di evitare la ricerca continua di conferme online, perché alimenta il circolo dell’ossessione. La paura di “essere omosessuale e non accettarlo” è essa stessa un sintomo dell’ansia: chi è davvero omosessuale non vive la propria identità come un incubo da evitare. Tu, invece, stai affrontando un disturbo d’ansia che ti fa dubitare di ciò che per te è importante. Non c’è nulla di sbagliato in te: stai vivendo un momento difficile, ma è qualcosa che moltissime persone hanno superato con ottimi risultati. Continui a fare la cosa giusta chiedendo aiuto.
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