Esperienze
presso l'Università del Salento. Nel 1995 ha conseguito l'abilitazione alla professione di Biologo. Si è perfezionata in Ematologia presso la SUN seconda Università di Napoli ed ha frequentato il corso di formazione in Nutraceutica, alimenti funzionali e dietoterapia presso l'Università "Federico II" di Napoli. Da sempre appassionata di biochimica e, in special modo di biochimica della nutrizione, ha proseguito gli studi e nel 2007 ha conseguito, magna cum laude, la laurea magistrale in Scienze della Nutrizione Umana presso l'Università di Roma Torvergata.
Dal 2002 si occupa di Nutrizione fisiologica ed in corso di patologie accertate e è titolare dello Studio di Nutrizione Umana Funzionale a Brindisi.
Biologo e nutrizionista da molti anni, ha sempre visto il cibo come un potente codificatore della salute. Il suo percorso di studi incentrato sulla biologia dell'uomo e sulla biochimica, l'ha avvicinata alla scienza della nutrizione e l'ha condotta fino allo studio degli alimenti funzionali come strumento di gestione della nutrizione stessa e come trait d'union fra salute e cucina. La trasformazione dei cibi per rendere un percorso nutrizionale interessante e personalizzato ha fatto il resto. Ha dunque fondato il progetto "CucineInSincrono" scevra dal concetto che "una caloria è una caloria" e certa che la qualità debba essere uno dei più importanti criteri delle nostre scelte alimentari, per il nostro benessere fisico, neurormonale e psichico.
Esperto in:
- Scienze dell'alimentazione umana
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AG
Una vera professionista! Molto attenta alla storia di ogni individuo! Premurosa e dolce !
L.m.
Dottoressa molto preparata nel suo campo. Molto professionale nella spiegazione. Mette a suo agio le persone ed è molto disponibile a ogni tua domanda. Ottima nutrizionista
Irene Giacollo
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Molto professionale e con una conoscenza impeccabile. Veramente colpita dalla capacita' della Dott.ssa di capire e di proporre dei piani di azione seri e realistici.
Mas
Attenta e professionale, accogliente e rassicurante.
Ross
Competenza nel trattare piano nutrizionale a seguito intervento chirurgico.
Rosaria
Empatia disponibilità al dialogo comprensione delle esigenze personali
Risposte ai pazienti
ha risposto a 7 domande da parte di pazienti di MioDottore
Gradirei sapere che cos'è la dieta chetogenica ed a chi può essere indicata. Grazie infinite.
La chetogenica è una dieta normoproteica ossia con un quantitativo di grammi di proteine uguale a quello di una dieta equilibrata, ipo, iso o ipercalorica, nella quale l'apporto di carboidrati è ridotto a poche decine di grammi e la differenza calorica è coperta dai grassi soprattutto buoni. In realtà non si tratta di un singolo protocollo, ma di una dieta largamente adattabile. Come precisato dalle mie colleghe, può essere utilizzata per il controllo della sintomatologia neurologica, per il controllo dell'insulina ed anche per dimagrire ed anche nello sport con le opportune ricariche di carboidrati. L' apporto calorico e lipidico cambierà in funzione del soggetto trattato e dell'obiettivo prefissato. Va effettuata solamente sotto stretto controllo da parte del nutrizionista, sia perchè necessita di integrazione e della gestione della sintomatologia correlata, sia perchè, nel caso ad esempio la si scegliesse per dimagrire, può divenire inefficace o problematica se l'introito proteico e calorico non sono ben calibrati. Non è un protocollo rischioso se ben elaborato e gestito. Sarà seguito da una reintroduzione graduale dei carboidrati, per evitare il rebound del peso corporeo e la ricomparsa dei sintomi. Spero di essere stata utile, buona giornata.
Dott.ssa Nicoletta Bocchino
Salve ho 48 anni, e voglio capire chi deve aiutarmi rispetto al problema colon irritabile reflusso ernia iatale. Ok sono ansiosa dalla nascita e non per colpa mia, in forte sovrappeso ed è inutile dirmi il vissuto o il retro del sovrappeso.. Ma veniamo ad oggi, visto che il colon si dice sia il ns secondo cervello, non funziona ed è irritabile ed irritato perché ho troppo stress ed eventi duri. Curo come posso l ansia, ma se le preoccupazioni superano il livello sopportabile e nessuno le divide, sto male col suddetto organo. Reflusso ed ernia e sovrappeso cerco di arginarli con consigli e dettami di gastroenterologi passati (perché ad oggi sono in cura nel reparto specifico di un ospedale universitario che si è conce tratto sull aspetto anemico per escludere emorragie, arrivando alla conclusione che sono anemica sideropenica e con una cura recente di ferro sono migliorata ed epato logicamente) ed endocrinologo nutrizionista.
Per cui seguo linee Fondmap e la teoria della sensibilità al glutine pur non essendo celiaca.
Evito dolci se non come in questo preciclo, col ciclo arrivato oggi, in cui dopo secoli ho avuto voglia di cioccolata, sopperita con qualche biscotto. Evito grassi, non fumo, non bevo, ad eccezione di un goccio di vino o birra le rare volte e neppure sempre, in cui esco. Pasta senza glutine, la frutta di rado perché pure mele e pere danno fastidio al colon, altri frutti al reflusso e sempre lontana dal pasto. Gli insaccati di rado perché evito eccesso sale, uova mai, le verdure, pure quelle consentite mi danno problemi di diarrea. Vado avanti con pollo, vitello, pasta, e pesce ogni tanto, mangerei minestroni, cose più appetitose ma nulla. Non amo il caffè, il the di rado per il reflusso è il latte delattosato. Riopan è prima ancora neobianacid. Gli ipp li ho presi per molto e poi sospesi perché dicono che a lungo andare facciano male. L endocrinologola nutrizionista, dice che dovrei mangiare le verdure pure se poi ho problemi, ma almeno è una alimentazione più variata.. Poi i dolori sono i miei. Idem lo disse pure un gastroenterologo del passato. Ora ok il preciclo, il forte nervosismo non mi hanno aiutato, ma ieri 2 pezzetti di petto di pollo dopo 3h mi parevano piombo. Ed oggi 2 hamburgher alle 18 li ho ancora sullo stomaco. Mi sono stufata, da chi devo andare per una cura che sfiammi e mi permetta di mangiare tristemente e stare bene e se qualche volta strappo, poi non pagarlo per una settimana? Ai medici del reparto ospedale da cui sono seguita e il cui controllo è a fine febbraio, ho comunque sottoposto il problema e non mi hanno filata. Han solo detto le ovvietà, mangi poco, stia attenta a ciò che mangia, in caso prenda un integratore che aiuta colon e digestione.. Il colingel, prima ancora un vecchio gastro mi aveva dato relaxcol, ma mi diede fastidio. Entrambi infatti hanno sostanze che mi Dan fastidio. Il finocchio da dieta Fondmap fa male, lo zenzero per il reflusso fa male. Insomma non posso stare con 2 hamb sullo stomaco.. Inaccettabile. Semmai li digerisca per oggi... Stasera salto la cena, perché non so che mangiare.. Poi se sono stressata è anche per questo. Non so poi che mangiare e devo prendere delle medicine per patologie come un leggero diabete, la metformina, il ferro.. Insomma non si vive di medicine diamine.. Donna arrabbiata. Grazie
Buongiorno Signora, capisco bene la sua rabbia che alimenta ed esacerba i suoi disturbi. Condivido quanto riportato dai miei colleghi ed aggiungo che alla radice del problema gastrico gioca un ruolo fondamentale il sovrappeso soprattutto se localizzato in zona addominale. I primi due passi li farei correggendo il peso corporeo e la disbiosi che sia l'IPP che il riopan hanno favorito. Se lo stomaco non digerisce in maniera appropriata, ciò che raggiunge l'intestino non può essere efficacemente processato dal microbiota, ancor più se reso problematico da una disbiosi. Se i problemi gastrici non vengono corretti, l'intestino non migliorerà, perciò ben vengano enzimi digestivi, una dieta equilibrata con le proteine ben distribuite in 5 o 6 piccoli pasti e una integrazione con ceppi di probiotici adatti. Il carico proteico di due hamburger in un solo pasto, può essere eccessivo da gestire per uno stomaco sofferente, eviterei quindi di caricare un singolo pasto di proteine. Non appena la digestione andrà meglio, può essere opportuno incrementare pian piano le verdure che contengono fibre prebiotiche, ma solo cotte, cominciando dalle piccole quantità, in modo da dare il tempo al microbiota di imparare nuovamente a gestirle. Assumere un buon magnesio biodisponibile, in modo da non esacerbare le problematiche intestinali, ma attivo a livello muscolare e nervoso e controllare il dosaggio ematico di vitamina B12 che l'assunzione sia di IPP che di metformina possono aver depauperato è consigliabile. Le auguro una buona giornata.
Dott.ssa Nicoletta Bocchino
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