Dr. Michele Bertoni

Dr. Michele Bertoni

Ringrazio molto il signor Valentini che ha condiviso con me una serie di email nelle quali mi ha aggiornato del suo stato di salute e mi ha fornito le risposte di tutti gli esami richiesti. Cosi' abbiamo potuto parlare chiaramente della nuova terapia. Lui sa che potra' contattarmi quando vorra' per ulteriori chiarimenti e per dirmi come si sentira'.

Dr. Michele Bertoni

Ho riletto tutta le relazione gastroenterologica consegnata al signor Yuri Giacomelli. E' stata eseguita una anamnesi clinica estremamente completa, chiedendo anzitutto quale era il problema clinico principale del paziente. Il dolore stomaco. E su questo punto sono state fatti numerosi tipi di domande. Se vi erano oppure no sintomi da reflusso gastroesofageo, come erano le evacuazioni del paziente, se vi era meteorismo. Soprattutto sono state chieste con meticolosita' le abitudini alimentari del paziente. Solo al termine della visita il Giacomelli ha ammesso la cosa piu' importante ai fini dei sintomi di gastrite che accusa da tempo, ovvero che e' solito alimentarsi con cibi piccanti. E allora sono state consegnate regole alimentari da seguire per pazienti con gastrite e per pazienti con gonfiore addominale. Poi il paziente e' stato visitato all'addome sul lettino medico. Sono state effettuate domande riguardo ai criteri clinico anamnestici di SIBO (sindrome da alterata crescita batterica intestinale) e sindrome dell'intestino irritabile. La diagnosi di certezza di SIBO si fa solo con il test al lattulosio che e' stato spiegato nei dettagli al paziente e prescritto. Questo test prevede lo stop nell'assunzione di farmaci per la gastrite per almeno 7 giorni. Quindi al paziente e' stato consigliato di prenotare prima possibile tale test per poi contattarmi e dare il via alla terapia. Ma la terapia per la gastrite e' gia' stata scritta sulla relazione, per cui il paziente, se non volesse fare il test al lattulosio potrebbe iniziarla anche oggi.
Io, piuttosto, ho notato una cosa che non ho mai visto in nessun paziente durante la visita. Entrambi si sono messi a shignazzare con attacchi di riso durante la visita medica. Non ho detto loro nulla e ho fatto finta di niente. Ma non e' stato un comportamento serio durante una visita medica. Durata della visita: un'ora. Non ho mai parlato al Giacomelli di diarrea riguardo ai sintomi del paziente. Anzi, ho spiegato che le sue evacuazioni non sono compatibili con diarrea. Non e' stato attento a cio' che ho detto. Riguardo al non guardare in faccia il paziente, con la miriade di domande sulle abitudini fisiologiche, alimentari, sui sintomi clinici, sulla attenta lettura degli esami del sangue scritti sul cellulare, sulla loro copia nella relazione, e' impossibile dopo un 'ora siai che io sia stato disattento, sia che non li abbia incrociati negli occhi. Io parlo con i pazienti e al tempo stesso consegno una relazione che va scritta. Faccio due cose contemporaneamente. Invito il signor Yuri Giacomelli a far leggere la relazione gastroenterologica al curante o ad uno specialista. Piu' che essere stato io ad aver fatto domande poco connesse tra loro, e' stato lui e la sua compagna a comportarsi in modo ineducato sghignazzando di fronte a un medico specialista durante la visita. Si tratta di educazione.

Dr. Michele Bertoni

Gentilissima Signora Clelia. Come faccio SEMPRE quando ritiro i referti dalle segretarie dico il tipo di visita e l'importo. Per la sua ieri ho detto visita gastroenterologica 130 euro (come da prezzario mio ovunque). Provvedero' personalmente con la responsabile dell'istituto a farle restituire 20 euro. Ritengo che questo errore non di mia pertinenza abbia fatto scatenare una serie di affermazioni inesattesia su come si sono verifoicati gli eventi sia dal punto di vista medico scientifico. Ecco la mia risposta:
La visita e' durata un'ora (non 40 minuti come previsto e nemmeno 5 minuti come alluso da lei. Ci sono le prove. Sono state compilate da due pagine intere di relazione gastroenterologica. La sua richiesta e' stata se con i suoi sintomi era sospetta l'intolleranza al lattosio. L'anamnesi e' stata dettagliatissima. Has incluso anche i criteri diagnostici per colon irritabile. L'unico modo di la certezza di intolleranza al lattosio e' eseguire il breath test di intolleranza al lattosio. Tutta la letteratura scientifica internazionale concorda in questo. Altri test come il tampone buccale non giungono alla stessa diagnosi (glielo ho spiegato durante la visita) Se il test e' positivo io consegno una lista di almeno 100 alimenti tra cui quelli da evitare e quelli che si possono assumere. Non posso consegnare tale lista solo sulla base dell'anamnesi clinica di sospetta intolleranza al lattosio, ma solo dopo avere avuto la certezza della positivita' di tale test. Questa e' medicina clinica gastroenterologica che trova riscontro in tutti i piu' importanti centri universitari italiani e stranieri. Il test per l' intolleranza al lattosio non si esegue in altro modo che con il breath test in ospedale o in istituti specializzati di analisi e dotati di uno strumento rilevatore dell'idrogeno espirato. Non vanno neppure confusi con le prove allergologiche per allergeni alimentari come ad esempio il latte. (Queste non hanno alcun valore in tale senso, tanto e' vero che la paziente ha illustrato il test dell'allergia al latte mediante esame RAST con esito negativo). Proseguiamo. Per eseguire un esame obiettivo della visita dell'addome, secondo i canoni della semeiotica medica universitaria (ispezione, palpazione , percussione e auscultazione) se non si trovano particolari alterazioni, occorrono 5 minuti. Poi, devono essere digitati sul computer tutti i dati della visita: la verosimile diagnosi, l'anamnesi clinica, il referto dell'esame obiettivo, i consigli sugli esami da eseguire per essere consegnati al paziente. Se si scrive al computer e' molto difficile farlo guardando in volto la paziente (bisogna essere dotati di poteri soprannaturali o avere una segretaria che sotto dettatura scriva immediatamente quanto le viene indicato). Infine, se la signora Clelia gia' sapeva di essere intollerante al lattosio solo sulla base dei suoi sintomi, la prima cosa da chiedere era se esistevano dei test di intolleranza fattibili durante la visita per verificarlo (test che non e' avvenuto perche', come gia' detto, esso non si esegue in altro modo che con il breath test in ospedale o in istituti specializzati di analisi e dotati di uno strumento rilevatore dell'idrogeno espirato). Per concludere, ho detto alla paziente che dopo aver ricevuto la risposta del breath test di intolleranza al lattosio, se positivo, le avrei inviato la lista dei 100 alimenti o da evitare o da poter assumere, come faccio con tutti i pazienti che hanno il test di intolleranza al lattosio positivo.
NB: la paziente ha sottolineato una dato particolare durante la sua recensione: "Non è una cattiva persona". Al termine della mia esauriente risposta mi suscita un po' di ilarita'.
Faro' comunque di tutto per farle riavere i venti uero non docuti per un errore non mio. Cordiali saluti.

Dr. Michele Bertoni

Carissima Signora Capperucci,
la ringrazio molto per la bella recensione ricevuta. D'altronde, Lei aveva gia' le idee chiare a livello di diagnosi ed io ho voluto confermare l'ipotesi diagnostica applicando due tipi di criteri clinici distinti. Per ora possiamo dire che il sospetto clinico e' molto forte. Attendiamo che il tempo e la risposta alla futura terapia lo confermi. E' un anno intero che mi dedico a corsi di aggiornamenmto nazionali sull'argomento. Cordiali saluti. Michele Bertoni

Dr. Michele Bertoni

RIngrazio molto la paziente per la recensione che mi ha fatto. Mi impegnero' cosi' (come sempre) anche in futuro per la valutazione degli esami richiesti ed il trattamento necessario.

Dr. Michele Bertoni

Ringrazio molto il Signor Manuel per la gentile recensione. Mi ha raccontato molti dettagli della sua situazione clinica che mi hanno facilitato il compito. Collaborando in questo modo possiamo avere molte possibilità di risolvere il problema.

Dr. Michele Bertoni

Ringrazio molto la signora Francesca per la chiarezza delle sue risposte alle mie domande. Il dialogo tra lei e me ha avuto i tempi e i modi ideali per permettermi di capire il suo problema.

Dr. Michele Bertoni

Ringrazio il paziente e posso dire che mi ha fatto molto piacere sapere le sue buone notizie sullo stato di salute. A dire il vero ci pensavo nei giorni scorsi e mi chiedevo come sarebbe stato. L'ho rivisto oggi con grande piacere.

Dr. Michele Bertoni

Ringrazio della bella recensione il paziente che ben ricordo essendo stato il primo ad essere visitato lo scorso lunedi 13 maggio. Lui stesso mi ha messo a mio agio spiegandomi molto bene i suoi sintomi. Nessun problema a rispondere per email ai chiarimenti che mi ha chiesto. Metto a disposizione il mio indirizzo email a tutti i pazenti per questo motivo. Un cordialissimo saluto

Dr. Michele Bertoni

Ringrazio la paziente per l'apprezzamento che ha fatto sul mio operato. E' stato un incontro professionale e al tempo stesso piacevole che ho avuto tenendo presente la serieta' del caso.