Gentile paziente,
dopo la prenotazione riceverà una mia chiamata per raccogliere alcune informazioni utili e concordare insieme i dettagli del primo incontro.
Grazie per la fiducia,
Dott. Matteo Acquati
17/11/2025
Monza 1 indirizzo
Gentile paziente,
dopo la prenotazione riceverà una mia chiamata per raccogliere alcune informazioni utili e concordare insieme i dettagli del primo incontro.
Grazie per la fiducia,
Dott. Matteo Acquati
17/11/2025
Accettato
Accettato
13 recensioni
Ho iniziato il percorso con Matteo e devo dire che è stata una scelta ottima.
Fin da subito mi sono sentita a mio agio, c'era un'atmosfera davvero rilassata e zero giudicante. Nonostante la serietà dei temi, le sedute non sono mai state pesanti. Ho imparato a vedermi in modo diverso, a capire meglio perché reagisco in certi modi e a gestire l'ansia ( molto meglio di prima.
Se state cercando un aiuto concreto e una persona molto competente, ma anche molto umana, ve lo consiglio. Mi ha dato gli strumenti giusti per andare avanti!
Dott. Matteo Acquati
Grazie per il riscontro, mi fa davvero piacere poter essere stato di aiuto.
Ho intrapreso un percorso psicologico per gestire l'ansia e posso dire che è stata un’esperienza davvero positiva. Ho iniziato con un po' di scetticismo, ma mi sono subito sentita a mio agio grazie alla professionalità e all’approccio empatico del dott. Acquati. È riuscito a farmi sentire ascoltata e compresa, creando un ambiente sicuro dove poter esplorare e affrontare le mie difficoltà.
Ciò che mi ha colpito di più è stato l’approccio pratico: oltre alla consapevolezza e riflessione, mi sono stati dati strumenti concreti per gestire l’ansia nella vita quotidiana. Questo approccio ha fatto davvero la differenza, perché ho potuto vedere progressi tangibili e applicabili nella mia routine. Il percorso è durato circa 5 mesi e posso dire con certezza che mi ha aiutato a migliorare il mio benessere. Mi sento ora più in controllo e serena rispetto a prima. Lo consiglio vivamente a chiunque stia affrontando problematiche simili.
Dott. Matteo Acquati
Ti ringrazio sinceramente per le tue parole e per aver condiviso la tua esperienza. È bello sapere che ti sei sentita accolta e a tuo agio fin dall’inizio, e che il percorso ti abbia aiutata a ritrovare maggiore serenità e consapevolezza. Hai affrontato con impegno e apertura ogni fase del lavoro insieme, ed è stato un piacere accompagnarti in questo cammino di crescita. Mi fa piacere sapere che gli strumenti pratici siano stati per te un aiuto concreto nella vita quotidiana. Ti auguro di proseguire con fiducia lungo il tuo percorso personale.
Mi sono sentito accolto fin dal primo incontro, con un ascolto attento e autentico che mi ha messo subito a mio agio. Il suo approccio empatico e chiaro mi ha aiutato a trovare strumenti concreti per affrontare le difficoltà e crescere personalmente. Ho apprezzato molto anche la sua disponibilità e presenza, non solo durante le sedute ma anche fuori, quando avevo bisogno di un sostegno in più mi ha sempre ascoltato.
Dott. Matteo Acquati
Ti ringrazio di cuore per le tue parole. Sapere che ti sei sentito accolto e compreso fin dal primo incontro mi fa davvero piacere. Il percorso terapeutico è un cammino condiviso, e il tuo impegno e la tua apertura hanno avuto un ruolo fondamentale nei progressi che hai raggiunto. Sono contento che tu abbia potuto trovare strumenti utili e sentire una presenza costante anche nei momenti più difficili. Grazie per la fiducia e per aver voluto condividere questa esperienza.
In un momento delicato della mia vita, ho avuto la fortuna di incontrare il Dott. Matteo Acquati. Fin dal primo colloquio mi sono sentita accolta, ascoltata senza giudizio e messa a mio agio. Con grande professionalità ed empatia, mi ha aiutato a dare un senso a quello che stavo vivendo e a ritrovare degli strumenti che pensavo di aver perso. Il percorso con lui è stato profondo, rispettoso dei miei tempi e davvero trasformativo. Lo consiglio sinceramente a chi sta cercando un supporto psicologico serio, umano e competente.
Dott. Matteo Acquati
Grazie di cuore per le sue parole. Sapere che il percorso intrapreso insieme l’ha aiutata a ritrovare strumenti e significato in un momento delicato è per me motivo di grande soddisfazione. Le auguro di proseguire il suo cammino con serenità e fiducia.
Il dott. Matteo Acquati è un professionista attento, empatico e competente. Sa mettere a proprio agio sin dal primo incontro, creando un clima di fiducia e ascolto autentico. Il suo approccio unisce professionalità e sensibilità, aiutando a comprendere meglio sé stessi e ad affrontare con maggiore serenità le difficoltà. Consigliatissimo.
Dott. Matteo Acquati
La ringrazio molto per il riscontro, sono felice di essere di aiuto.
Consiglio vivamente il dott. Acquati, in quanto sa ascoltare, aiutare e mi sento molto meglio e più consapevole rispetto all'inizio del mio percorso.
Dott. Matteo Acquati
Grazie per il feedback Luana.
Il Dott. Acquati è uno psicologo di grande competenza, capace di unire professionalità e umanità in ogni incontro. Attento, empatico e sempre disponibile all’ascolto, riesce a creare un ambiente sicuro e accogliente in cui ci si sente davvero compresi. Il suo approccio è chiaro, rispettoso e orientato al benessere della persona. Lo consiglio vivamente a chi cerca un supporto psicologico serio e di qualità.
Dott. Matteo Acquati
Grazie per il riscontro Luca.
Ringrazio il Dott. Acquati per la sua grande professionalità e intelligenza. É stato un percorso ricco di sfide e nuove consapevolezze. Un ringraziamento sentito per avermi accompagnato con pazienza e costanza in questi mesi di terapia.
Dott. Matteo Acquati
Grazie Carla, per l'impegno e la costanza.
Il dottore fin dal primo giorno si è mostrato attento alle problematiche che gli ho portato. Sempre disponibile, mi ha aiutato a mettere ordine e ad affrontate i problemi in modo razionale. Ti sa mettere a tuo agio fin da subito.
Dott. Matteo Acquati
La ringrazio per la sua recensione. Un saluto
Un dottore che ti supporta e ti appoggia in ogni piccolo passo, ti offre le strategie corrette per fare fronte agli ostacoli personali...e quando sei pronto a camminare sulle tue gambe ti lascia andare...e tu sei una persona diversa! È sempre stato disponibile e molto coinvolto.
Dott. Matteo Acquati
Grazie per il riscontro positivo, Mario.
ha risposto a 23 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno, sono un cinquantenne e attraverso una fase difficile della mia vita, dove sono presenti stati confusionali, rimuginio, assenza di energie, tristezza e rabbia.
Nel corso di una relazione con una donna ho subito ripetuti blocchi da parte sua su ogni mezzo di comunicazione (telefono, social) ogniqualvolta lamentavo qualcosa che non gradivo nel rapporto. Ne avrò subiti almeno una decina nel giro di pochi anni. La rottura è sempre avvenuta in chat e mai di persona. Ammetto che non sempre sono stato assertivo e forse la mia difficoltà di comunicare nasceva proprio dal timore di un'ennesimo abbandono. Ma a prescindere dalle colpe non so più cosa fare. A livello razionale conosco tutto del problema che vivo ma nella vita reale fatico a sganciarmi. Anche la terapia non mi è più d'aiuto.
Grazie per il vostro ascolto
Comprendo l'immensa fatica che sta affrontando. Riconoscere questa fase difficile, dominata da stati confusionali, rimuginio, tristezza e rabbia, è già il primo passo verso il cambiamento. La sua situazione relazionale, caratterizzata dai ripetuti blocchi comunicativi come strategia di chiusura e punizione, ha creato un circolo vizioso disfunzionale che rinforza il timore dell'abbandono. È proprio questo timore che influenza la sua comunicazione non assertiva e mantiene il ciclo attivo: l'ansia di essere bloccato la porta a comunicare in modo inefficace, il che innesca il blocco, che a sua volta aumenta l'ansia, la confusione e il rimuginio. Il fatto che a livello razionale lei sappia cosa fare, ma fatichi a sganciarti, è tipico: il sistema cognitivo è in conflitto con il sistema emotivo e comportamentale. Il rimuginio agisce come un meccanismo di mantenimento che prosciuga le sue energie e la tiene mentalmente legato alla relazione, impedendole di passare all'azione. La chiave per interrompere questo schema è intervenire sul comportamento e sulle credenze disfunzionali sottostanti. Si concentri sull'interruzione immediata del rimuginio attraverso tecniche di distrazione o mindfulness, e stabilisca regole di contatto chiare e definitive, riconoscendo che l'ansia iniziale derivante dal distacco è la prova che sta rompendo lo schema, e non un segnale per tornare indietro. L'obiettivo è ripristinare il suo senso di autoefficacia e interrompere il rinforzo negativo legato all'abbandono.
Resto a disposizione.
Dott. Matteo Acquati
Gentili dottori, scrivo circa la situazione con la mia ex amica.
Purtroppo la storia peggiora sempre di più.
Ormai faccia a faccia e non mi saluta, non mi guarda, non mi pensa più.
Sono stato all'università per seguire un incontro e c'era anche lei. Ho avvertito una tensione altissima, non vedevo l'ora di andare via.
Infatti adesso non vado neanche al secondo piano, mi posiziono altrove. Continuo lo stesso il mio lavoro e percorso ma evitando ogni forma di contatto e interazione.
Sono due anni che non ci sentiamo più.
L'ultima conversazione lei disse:
no mi dispiace, non mi puoi chiamare
stasera tra l’altro non ci sto
quindi ci sentiamo per messaggi
poi ci sentiamo in chiamata appena posso
e decido io come e quando
tanto dirai che hai capito e domani farai lo stesso errore, quindi fin quando non hai capito realmente, non si può ragionare
prenditi questo tempo per riflettere
buona giornata, ti raccomando rifletti
Dopodiché si è allontanata e c'è stata questa frattura che continua anI adesso aumenta sempre di più.
A me fa male vedere improvvisamente rompersi un rapporto, anche se ci amicizia, e rimanere così "appeso".
Il ghosting fa abbastanza male.
Come fare a calmare la tensione? Come fare ad evitare il tutto anche con la mia professoressa?
Buongiorno, la sua esperienza profondamente dolorosa è del tutto comprensibile. Sentirsi "appesi" dopo una rottura così brusca, definita da un vero e proprio ghosting, genera ferite e quell'altissima tensione che lei descrive. È un peso emotivo immenso. Per alleggerire questo carico, possiamo partire proprio dal riconoscimento del suo dolore.
La chiave per calmare la tensione non sta nel cambiare la realtà esterna (le reazioni della sua ex amica), ma nel prendersi cura della sua realtà interiore. La freddezza che lei percepisce oggi è purtroppo la conferma definitiva della sua scelta di allontanarsi due anni fa, per quanto ingiusta o incomprensibile possa sembrarle. È fondamentale spostare il focus: anziché cercare una "chiusura giusta" dall'esterno, che non arriverà, l'obiettivo è elaborare e accettare che questa è la loro chiusura, anche se fa male. Questo le permetterà di rilasciare gradualmente il senso di responsabilità e di colpa che spesso alimenta l'ansia.
Per quanto riguarda l'evitamento, come quello di non recarsi al secondo piano, è un meccanismo di difesa che, purtroppo, finisce per amplificare l'ansia nel tempo. Per recuperare la sua serenità e i suoi spazi, sarebbe utile provare a sfidare gradualmente queste paure. Piccoli passi per tornare in quei luoghi, pur accettando la tensione iniziale, insegneranno alla sua mente che lei ha il controllo e che l'ambiente non è una minaccia. Infine, il timore di coinvolgere la professoressa è probabilmente un riflesso del suo desiderio di evitare qualsiasi tipo di tensione o giudizio. Cerchi di ricordare che la professoressa è un'interlocutrice professionale, e mantenendo il focus sui suoi obiettivi di studio, potrà proteggere il suo percorso da preoccupazioni estranee e riaffermare la sua autonomia.
Resto a disposizione.
Un saluto.
Dott. Matteo Acquati
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