Esperienze

Dal 1° gennaio 1995 Aiuto presso la Divisione Ostetrico-Ginecologica dell’Ospedale di Seriate
(BG) dove diviene responsabile della Ginecologia e della Chirurgia Laparoscopica ginecologica.
Dal 1° gennaio 2003 Direttore dell’U.O. Ostetrico-Ginecologica dell’Ospedale di Clusone (BG).
Dal 1° aprile 2008 Responsabile dell’Unità Funzionale Aziendale di Oncologia Ginecologica presso
l’ Ospedale Bolognini di Seriate (BG).
Dal Novembre 2009 Senior Consultant presso l’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia del Policlinico
San Pietro di Ponte San Pietro (BG). Dal 2014 è Responsabile dell'Ambulatorio di Diagnosi e terapia dell'Endometriosi.
E' quindi da molti anni che ho dedicato la mia attività clinica allo studio dell'endometriosi.
L’endometriosi è una enigmatica patologia strettamente femminile che è determinata dalla presenza di cellule dell’endometrio (tessuto che normalmente riveste la cavità uterina) impiantate al di fuori della cavità uterina, prevalentemente nella pelvi. Compaiono piccoli sanguinamenti endopelvici correlati al flusso mestruale che portano ad infiammazione cronica, cisti ovariche, aderenze, retrazioni cicatriziali con frequente infertilità.
La sintomatologia è data da dismenorrea/algomenorrea (dolori mestruali talora severi) da dispareunia (dolori durante i rapporti sessuali), dolore pelvico cronico specie quando sono coinvolti altri organi (retto, vescica, etc).
Per effetto di questi sintomi, che spesso possono diventare invalidanti, la qualità della vita delle donne è drammaticamente compromessa a livello personale, affettivo e professionale fino ad essere alterata la percezione dell’immagine corporea, l’autostima e l’espressione dell’identità femminile.
Nel 2006 l’endometriosi è stata dichiarata “malattia sociale”.
Si stima che circa il 10% delle donne ne sia affetta (3 milioni di donne solo in Italia), in modo più o meno grave, e che nel 30-40% dei casi di sterilità sia presente questa malattia.
La terapia deve essere quindi multidisciplinare e deve mirare a rallentare la progressione della malattia con terapie farmacologiche o ad eradicarla chirurgicamente, riducendo il drammatico impatto che l’endometriosi ha sulla vita personale della donna.
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I
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La ringrazio per la visita che mi ha fatto oggi. Bravissimo! Grazie e buon lavoro.

C
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Sono sua paziente dal 1987...pure mia mamma e le mie figlie. Oltre che la sua innata bravura ha un umanità, un savoir faire con i pazienti incredibile. Mi sono sempre sentita a mio agio e, difficilmente, lo cambierei. Esegue il suo lavoro con la massima passione, a occhi chiusi mi sono messa nelle sue mani. Lo consiglio vivamente a tutti. Grazie dottor Bardi...per tutto.

R
Presso: Studio Polispecialistico RSA - PER PRENOTAZIONI CONTATTARE LA STRUTTURA visita ginecologica

Dal mio punto di vista e uno dei migliori dottori che io conosco... comprensibile, paziente e molto bravo in quello che fa! Scusate la scrita, non sono italiana ..

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 16 domande da parte di pazienti di MioDottore

Domande su Endometriosi

10 mesi fa mi e' stata rimossa in laparoscopia una cisti ovarica, rivelatasi poi un endometrioma. L'operazione e' avvenuta negli Stati Uniti ed a causa delle complicazione del sistema sanitario, non ho accesso ad una diagnosi specifica di endometriosi se non che mi e' stato detto a voce, ne' a capire se in sede operatoria e' stata fatta una pulizia del tessuto creatosi tra l'apparato riproduttivo ed il colon, dove avevo forti dolori. ho dolori e fastidi durante e dopo i rapporti sessuali e durante l'ovulazione, perenne gonfiore addominale che mi fa sembrare incinta. inoltre e' più' di un anno che non uso contraccettivi, sperando in una gravidanza, che finora non e' avvenuta. cosa consigliate di fare come passo successivo? in che modo si può' capire quanto e' estesa l'endometriosi e se stia incidendo direttamente sulla fertilità'? grazie

Le hanno già risposto molti Colleghi con i quali sono sostanzialmente d’accordo. Un solo consiglio. L’endometriosi e’ una patologia seria che deve essere trattata da ginecologi che se ne interessano compiutamente. Si rivolga solo ad un Centro di Riferimento (l’elenco lo può trovare in Internet cercando nei siti specializzati: APE-Onlus, AEndo associazione e simili). Auguri

Dott. Massimo Bardi

Da una risonanza pelvica per endemetriosi è venuta fuori questa diagnosi..
Cieco ptosico, paramediano destro appoggiato al profilo destro della vescica e alla regione del parametrio di destra, nonché al fondo dell'utero.
Ultime due vertebre coccigee ad uncino.
Modesta quota endometriosica del profilo laterale sinistro della plica utero vescicale.

Si individua localizzazione endometriosica che caratterizza il parametrio di sinistra: coinvolgimento longitudinale del parametrio medio-anteriore di circa 2 cm. rappresentato da piccoli noduli iperintensi in T2 che lo interessano in maniera profonda, a ridosso dell'ovaio di sinistra. Il legamento utero sacrale, è interessato nel suo segmento più anteriore: ispessito concentricamente. A carico del comparto anteriore non si individua endometriosi: piccola localizzazione endometriosica paramediana sinistra di circa 12-13mm, in corrispondenza del profilo laterale della plica utero vescicale. Nel complesso non lesioni infiltranti o vegetanti a carico della parete vescicale, non significativo ispessimento della plica vescicale antero-superiore. La vescica non ha contenuto patologico. Non endometriosi in corrispondenza del tratto più distale degli ureteri, bilateralmente. Non linfoadenomegalie pelviche, superficiali o profonde. Normale aspetto della parete muscolare pelvica anteriore. Non lesioni ossee strutturali a focolaio nell'ambito delle scansioni esaminate. Le ultime due vertebre coccigee hanno aspetto "ad uncino". Non significativa quota di versamento fluido in piccola pelvi. In conclusione l'esame RM odierno individua - modesta quota di endometriosi del parametrio intermedio-anteriore SN, con ispessimento concentrico e parziale coinvolgimento del legamento utero-sacrale omolateralmente.-Non dimostrabili localizzazioni di endometriosi ovarica bilateralmente.-Modesta quota endometriosica del profilo laterale sinistro della plica utero vescicale.-Non endometriosi ureterale distale bilateralmente.-Non infiltrazione endometriosica profonda del retto.

Si tratta di endometriosi che interessa i tessuti laterali alla parete uterina sinistra. Come in altre condizioni la decisione su quale terapia impostare dipende dalla sintomatologia o dalla risposta ad una eventuale terapia medica. Va considerato che i sintomi determinati dall'endometriosi non sempre sono correlati alla gravità della malattia. E' fondamentale rivolgersi ad un Centro di Riferimento per questa patologia per impostare un percorso terapeutico. Percorso che tenga conto non solo di ciò che la RMN evidenzia ma anche, e soprattutto, di quali sono le conseguenze sulla qualità di vita che l'endometriosi determina.

Dott. Massimo Bardi
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