Mi chiamo Marta e sono un Medico Geriatra. Perché ho scelto di occuparmi di Geriatria?
Il paziente anziano è il paziente complesso per definizione, non solo perché spesso affetto da
diverse patologie croniche, ma soprattutto perché persona “fragile”, portatrice cioè di fattori di
rischio biologici, psicologici e sociali, tali da renderla maggiormente suscettibile a quegli eventi che,
alterandone il delicato equilibrio, possono condurla a malattia, e ancor peggio a disabilità. Ecco
allora che l’approccio all’anziano non può prescindere da nessuno di questi aspetti, biologico,
psicologico e sociale ed in quest’ottica il Medico Geriatra, medico della complessità, diviene colui
che non soltanto tenta di curare la malattia ma si occupa della cura della persona nella sua
interezza, in un approccio olistico e multidimensionale, volto in primo luogo a prevenire la disabilità
e in secondo luogo a riabilitarla, laddove purtroppo si sia già manifestata.
Francesco Maria Antonini, fondatore della prima Scuola di Specializzazione in Geriatria in Italia,
scuola che ho avuto l’onore di frequentare nella mia formazione, diceva che “ci vuole passione ed
energia per curare i vecchi. I geriatri devono essere giovani o per lo meno, avere intrapreso da
giovani questa disciplina.
La vecchiaia spesso è considerata inutile, superflua, e va trasformata in qualcosa di valido, almeno
per chi la cura. Bisogna ridare valore a chi pensava di averlo perduto, così che questi sentano di
riaverlo acquisito perché intorno a loro ci sono persone che si danno da fare per salvarli”