Esperienze
Mario AMBROGI
Casagiove (Ce) 12/09/1959
Psicologo Psicoterapeuta in Oncologia
Libero professionista dal 1984
Centro Terapie Integrate delle Neoplasie
Direttore Prof. Dott. Carlo PASTORE
c/o Villa Salaria Via L. Gualterio 4100145 Roma
Studio: Via Costantino 116/b, 00145 Roma
e-mail marioambrogi@inwind.it
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Albo degli Psicologi 01/12/1993 n° 3409
Albo degli Psicoterapeuti del Lazio 2/04/1995
Presidente IPSE Istituto di Psicologia dei Sistemi Evolutivi Onlus www.ipse.it
Progetti in ambito oncologico:
1996 – 2019
Fondazione e direzione IPSE Istituto di Psicologia dei Sistemi Evolutivi Onlus
Ricerca e diffusione di linee guida e buone pratiche per l’attraversamento di scenari critici e di emergenza. Promozione della cultura della Prevenzione. Realizza progetti per la gestione evolutiva dei conflitti, l’osservazione dei sistemi complessi , il miglioramento della qualità dei processi di comunicazione e relazione con particolare attenzione ai sistemi di soccorso e di gestione delle emergenze in ambito sanitario e nell'assistenza agli operatori dell’emergenza e del soccorso.
2014 -2019
In collaborazione con il Dott. Carlo Pastore Responsabile della UO del reparto di Oncologia Centro per le Terapie Integrate delle Neoplasie c/o Villa Salaria Roma, sono responsabile del Servizio di supporto psicologico dei pazienti e dei familiari. Collaboro all'attività di ricerca e promozione della cultura dell’Oncologia Integrata e sono co- fondatore di INTEGRA Oncology Project una Rete di professionisti, volontari, pazienti e familiari per la diffusione della cultura dell’Oncologia Integrata.
2009 - 2010
Progetto Donatori di Musica "Musica di Eccellenza nei reparti"
in collaborazione con l'associazione di pazienti leucemici Bianco Airone e Donatori di Musica. Osservazioni, analisi e valutazione dell’impatto sui pazienti e sull'organizzazione di Stagioni Musicali con musicisti di valore internazionale: interviste al personale medico, pazienti, familiari e musicisti. Partecipazione come relatore a due convegni di Oncologia sul tema: Le dimensioni emozionali del paziente Oncologico", " Gli effetti ella musica nei reparti di oncologia".
2010-2011
Progetto "Filliera della Salute" : le eccellenze nell’Oncologia in Italia
Visite e osservazioni presso vari reparti Oncologici (Carrara, Biella, Latina, Roma, Ravenna), per integrare il modello di Valutazione dell'Eccellenza dei reparti Oncologici anche del punto di vista dei pazienti. In collaborazione con Bianco Airone pazienti onlus. Progetto accreditato presso la Direzione Generale Toscana
Sportello di ascolto per pazienti e familiari Talassemici collaborazione con il reparto di Talassemia dell'Ospedale Sant'Eugenio, Roma Osservazione, analisi e valutazioni delle dimensioni psicologiche delle cure chelanti.
Altri progetti in ambito sanitario ed emergenziale :
2005- 2007
Progetto ESPA Emergency Stress Psychological Assistance Funzione: Promotore, Coordinatore Scientifico e Progettista, docente, relatore Action n 423764/1UB/15 Project co-funded European Commission DG Environment Directorate A Governance, Communications and Civil Protection Unit A5 Civil Protection (finanziamento per 500.000,00 €)
Obiettivo: sviluppo, coordinamento e implementazione di una comunità di esperti di Protezione Civile per la condivisione di buone pratiche, Condivisione e validazione del progetto Modulo ALFA, Seminari operativi con Gruppi di volontari per formazione e sperimentazione di gruppi di Modulo ALFA Figure professionali: operatori di Protezione Civile dai Dipartimenti Europei, funzionari civili di Protezione Civile, volontari di PC e CRI Partecipanti: 500 persone Attività: progettazione, coordinamento, docenza Sedi: Roma, Bruxelles, Potenza, Reggio Calabria, Lecce Tecniche utilizzate: Modulo ALFA, presentazioni frontali, lavoro di gruppo, tecniche narrative in collaborazione con ISPRO, IPSE
Pubblicazione dei report in italiano e inglese
2008
Le dimensioni psicologiche dell’IVG e i suoi effetti sugli operatori.
Osservazioni, analisi e valutazioni delle dinamiche di relazione e di comunicazione, gestione dello stress nell'interruzione di gravidanza, realizzazione di un corso di formazione per medici e infermieri ospedale Forlanini, Roma.
2003 - 2004
Progetto SPIB Supporto Psicologico Integrato di Base
Modulo ALFA Tecniche Narrative: evocazione, costruzione e racconto delle storie e sogni Obiettivo: monitoraggio e disinnesco degli effetti dell’accumulo dello stress operativo attraverso il racconto e la condivisione di storie personali selezionate tra quelle a impatto emozionale estremo. (9 edizioni 800 persone)
1994 – 2000 Formazione Vigili del Fuoco
Obiettivo: supportare i passaggi di Profilo per Caposquadra e Caporeparto, orientare alla ottimizzazione dei processi di comunicazione, gestione di gruppo, monitoraggio e disinnesco degli effetti dell’accumulo dello stress operativo da scenario critico. (10 edizioni 800 persone)
Progetti sulla qualità della relazione e dei processi di comunicazione
2001-2003
Formazione Educatrici Asilo Nido sui temi della programmazione didattica, la definizione degli obiettivi e dei sistemi di valutazione, la gestione dei conflitti e la qualità della relazione nei gruppi di lavoro e con le famiglie
2011-2013
Cconsulente per il Comune di Roma Dipartimento asili Nido:
Progetti di osservazione e formazione per Operatrici di Asilo Nido per il miglioramento della qualità della comunicazione organizzativa e della relazione con le famiglie
(6 edizioni 400 persone)
2004 - 2005 La comunicazione Utile
Progetti per la qualità della Comunicazione e dell'organizzazione per Ministero della Giustizia per Cancellieri (8 edizioni 500 persone)
FORMAZIONE
Psicologo Psicoterapeuta
Iscritto all'Albo degli Psicologi 01/12/1993 n° 3409 e Albo degli Psicoterapeuti del Lazio
1984 Laurea con lode in Psicologia, presso l’Università di Roma
1986 Specializzazione biennale di Psicologia Relazionale (ITF Roma)
1989 Specializzazione quadriennale in Bioenergetica (SMIAB Roma)
1990 Specializzazione quadriennale in Normodinamica (Mandala Roma) 19911991 Specializzazione quadriennale in Terapia Familiare (ITF Roma)
2003 Master Universitario Arte della Scrittura Creativa Università di Siena
2018 Corso di formazione sulle Tecniche di Meditazione di ambito Oncologico
Altre esperienze e hobby
1° dan di Kendo (Spada giapponese) barca a vela, fumetti
Breve sintesi biografica
Tirocinio Universitario e il periodo di 24 mesi di Obiezione di Coscienza in Ospedale Psichiatrico e i relativi servizi territoriali (Santa Maria della Pietà e Casa Famiglia). Dopo la Laurea nel 1984 per circa 26 anni ho collaborato con i servizi di Volontariato del Terzo Settore (Servizi Sociali) come Progettista e Consulente e per comunità di recupero di pazienti psichiatrici, tossicodipendenti, progetti per donne in difficoltà (legge 194 Interruzione di Gravidanza), pazienti oncologici e persone a rischio di esclusione: carceri, mobilità, immigrazione.
Ho ricoperto i ruoli di consulenza come volontario, libero professionista e consulente a progetto per associazioni private ed enti pubblici e privati, nei ruoli di progettazione, direzione, valutazione, formazione e terapia.
Dal 1994 ho co-fondato un asilo nido-scuola materna L’Orsacchiotto più fino al 2007. L’esperienza di progettazione didattica e gestione dell’organizzazione logistica ha reso ancora più concreta l’importanza di una gestione della complessità orientata all’ascolto non reattivo. Le complessità delle famiglie nella gestione di uno o più figli nel momento più delicato del distacco dalla famiglia e del primo ingresso in una comunità di pari è davvero un modello esplicito ed evidente di cosa funziona davvero e cosa no nei gruppi di lavoro, nei gruppi educativi e nelle relazioni famiglia organizzazione.
Per vari anni ho svolto anche attività di osservazione sugli asili nido del Comune di Roma nei progetti di supervisione didattica, gestione delle risorse umane e progettazione e valutazione dei processi educativi.
Come consulente di formazione nelle aziende di ogni dimensione e natura dal 1986 al 2012 ho progettato e realizzato interventi di formazione nell'ambito delle Risorse Umane presso enti pubblici e privati nazionali e internazionali (Tim, Telecom, Poste Italiani, Ministeri Dell’Interno e della Giustizia, aziende di servizi private, Associazioni di volontariato), con particolare attenzione a fornire competenze e strumenti utili a ridurre le dinamiche conflittuali, favorire processi di relazione evolutivi e una comunicazione organizzativa più efficace, migliorare le dinamiche di negoziazione e di appartenenza utili al raggiungimento degli obiettivi organizzativi.
Accanto ai temi della gestione dei gruppi, alla manutenzione dei processi di comunicazione, e alla negoziazione dei conflitti in modo utile ho approfondito in particolare le questioni relative agli scenari critici di Prevenzione Primaria, Secondaria e Terziaria e le dinamiche dell’emergenza lavorando con i Vigili del Fuoco e gli operatori della Protezione Civile professionali e volontari.
Ho sviluppato un format di lavoro utile a quanti a vario titolo hanno attraversato dinamiche emergenziali o le stanno attraversando. E’ una sintesi di metodi e tecniche di lavoro originale detta Modulo Alfa che integra tecniche di Scenario biografico/organizzativo, Social Dreaming, Tecniche Narrative, Tecniche di Desensibilizzazione Progressive (Debrifing e Defusing) per l’elaborazione degli effetti diretti e indiretti delle esperienze traumatiche su scenari critici ed emergenziali di operatori del soccorso e civili.
Utilizzo varie tecniche di osservazione e intervento nei sistemi organizzativi, nei gruppi di lavoro e, come psicoterapeuta, nelle famiglie e le coppie: sistemi di ripresa e documentazione multimediali (foto, video e strumenti social), osservazione partecipante, interviste, questionari. Oltre alle tecniche di formazione tecniche d'aula comuni, uso anche tecniche attive e di narrazione: storie, sogni, fantasie guidate, visualizzazioni e outdoor training.
Sono particolarmente curioso di quanto avviene nelle situazioni di 'emergenza': prima, durante e dopo. Dal 1995 al 2008 ho collaborato a vario titolo con organizzazioni che agivano in vari scenari critici studiandone le tipologie organizzative, i linguaggi, l'umorismo, le soluzioni formative utili all'attraversamento di situazioni complesse e potenzialmente rischiose Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Associazioni di Volontariato, Disaster Manager. Con la mia direzione abbiamo realizzato la ricerca sistematica sul mondo dei Vigili del Fuoco con questionari validati per identificare le dinamiche prevalenti e i modelli di intervento impliciti, identificando la Triade del Soccorso (Emergenza, Passione per il proprio Lavoro, Abnegazione) che definisce un ciclo continuo auto-stimolate che sollecita e rinforza l’azione professionale degli operatori del soccorso negli scenari critici.
A seconda del livello di emergenza (Primaria, Secondaria, Terziaria) ho notato che nei gruppi degli operatori del soccorso si realizzano dinamiche di comunicazione e di relazione di una qualità particolare che non si generano in condizioni di quiete. Credo quindi che l'emergenza come luogo di spazio/tempo speciale possa suggerire molte ipotesi per la gestione dei più comuni problemi organizzativi garantendo maggiore attenzione, qualità nelle relazioni, dinamiche di negoziazione condivisa e rapida sugli obiettivi, riduzione dei conflitti e degli errori su obiettivi condivisi.
Quando per motivi personali mi sono trovato coinvolto dal mondo dell'oncologia è stato immediato il trasferimento delle esperienze, metodologie e tecniche da utilizzare con pazienti e familiari di pazienti oncologici. Per vari anni ho collaborato con Associazioni di Pazienti alla ricerca delle migliori eccellenze nelle cure. Circa 5 anni fa ho incontrato il prof. Carlo Pastore con cui collaboro stabilmente nell’accoglienza e nelle fasi di orientamento dei pazienti oncologici e dei familiari. Dopo la fase di accoglienza e contenimento emozionale collaboro alla definizione della linea terapeutica presidiando agli equivoci, alle cadute di motivazione, alle fasi di tempesta emozionale che si accompagnano alle cure, nel caso di recidive e nelle fasi terminali. Dopo la scomparsa del paziente accompagno i familiari nelle fasi di lutto perché riescano a farne la migliore esperienza possibile.
Nel 2018 ho trasformato l’associazione IPSE (Istituto di Psicologia dei Sistemi Evolutivi) che avevo fondato nel 1994 per il mio lavoro di ricerca e di consulenza nelle organizzazioni dell’emergenza in IPSE Onlus per realizzare progetti di informazione, diffusione e formazione della cultura della prevenzione e della cura integrata di patologie oncologiche.
Concludendo: le diverse metodologie e le tecniche e l'esperienza acquisita in vari ambiti professionali possono realizzare progetti di miglioramento della qualità della relazione di cura, contribuendo a definire anche il 'punto di vista del paziente' e dei suoi familiari e non solo quello della filiera di quanti a vario titolo, definiscono la filiera delle cure, permettendo così di valorizzarne il contributo di tutti al sostegno della compliance, all'efficacia delle cure e alla qualità della vita di tutti quanti siano coinvolti in una diagnosi oncologica.
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11 recensioni
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SR
Ho conosciuto il Dott. Ambrogi tramite il centro oncologico, dove era in cura uno dei miei cari. Vista la sua bravura, quando ho avuto problemi a mia volta, mi sono rivolta a lui. E' sempre stato attento e presente. Mi ha accompagnato in un viaggio alla scoperta del mio lato più fragile, ed alla fine ne sono riemersa più forte e più consapevole di prima. Il suo aiuto è stato prezioso.
C.P.
Mario è un medico molto particolare perché si occupa oltre che di psicoterapia tradizionale, anche di psicologia applicata all'oncologia e quindi tratta i malati oncologici e i loro familiari. È un vero e proprio pioniere nella fattispecie. Per fare una cosa simile ci vuole grande dedizione, amore, compassione e competenza e lui ha tutte queste capacità. Lui mi ha aiutata moltissimo quando recentemente ho perduto mia madre. È una persona molto speciale e consiglio a chiunque ne abbia bisogno di farsi aiutare da lui.
BS
Sono molto contenta del percorso terapeutico intrapreso con il Dott. Ambrogi. Professionista attento, dotato di notevoli doti di ascolto e il giusto grado di empatia, mi ha seguita con professionalità e competenza, ma senza rendere mai le sedute noiose o pesanti. Lo consiglio a chi desidera un professionista di larga esperienza e una persona dotata non solo di una vasta cultura ma anche di un raffinato sense of humor. Per me tra i top.
Rosa del Giudice
Un professionista serio ma con un gradevole senso dell’umorismo che mi ha molto aiutato in momenti davvero difficili
D. S.
Cortesia, competenza, professionalità. In un'esperienza di psicoterapia è davvero importante sentirsi accolti, curati e sentire di potersi affidare. Il Dott. Ambrogi ha tutte queste caratteristiche.
E.M.
Persona professionalmente valida, sia dal lato tecnico che ancor di piu umano.
Un aiuto prezioso in momenti "difficili".
giovanna
Il dott. Ambrogi ha un ottima capacità di comprendere nel profondo la persona, ha un ascolto attivo di alto livello, grande rispetto della persona, e ... mi ha davvero aiutato nel mio percorso
DI
Il Dr Ambrogi ha la rara capacità di saper coniugare professionalità e umanità. Persona squisita e competente. Lo consiglio senza riserve
Maria Teresa
Persona molto cordiale,disponibile e attenta ai bi
sogni del paziente,una persona che "ti soccorre"Il mio incontro è avvenuto durante una seduta di ipertermia e di lui mi sono piaciute subito le sue parole le sue frasi il suo modo di raccontare con voce calma e suadente da dove emergono i suoi studi,le sue ricerche,il suo lavoro È sicuramente un medico serio e professionale ma soprattutto è una vera ed eccezionale persona. A lui devo un ringraziamento particolare per avermi "accompagnato" anche a distanza. Un colloquio con questo professionista lascia il segno...lo consiglio vivamente.
F.B.
Persona competente e e estremamenre sensibile. Mi ha mostarto da subito empatia.
Abbiamo stabilito un rapporto di dialogo da subito aperto. Non ho avuto "paura" del primo appuntamento e non mi sono snetita giudicata, ma ascoltata seriamente.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 20 domande da parte di pazienti di MioDottore
Dottori buonasera.
Sono Michela, e da un po’ di tempo ormai che scrivo.
Io ho quasi 21 anni, e non sono felice.
Non voglio passare per la vittima, perché non lo sono.
Purtroppo non riesco a stare bene.
Non so se il problema sono io.
Vivo in una casa, senza amore.
I miei genitori non mi domandano mai come sto, se sto bene, diciamo che per mio padre nemmeno esisto.
Io non ho un buon rapporto con loro.
Ogni mio compleanno, mio padre nemmeno gli auguri mi fa, quante volte ho avuto bisogno
Di un abbraccio, di un Michela come stai? Che ti succede?
No mai.
Ho sofferto da morire, come ancora oggi soffro.
Sono anni ormai che ho disturbi alimentari, sono sottopeso, peso 49 kg per 1.75 non mangio quasi nulla, la mia famiglia dice che sono una vittima ma non è affatto così, io davvero non riesco a mangiare per paura di ingrassare, ho bisogno di alcune visite e mio padre non mi aiuta perché dice che ho 21 anni e devo andare a lavorare, quante volte mi offende dicendo per lui posso fare anche la prost**** perché non mi da un euro.
Io vorrei tanto lavorare per me stessa, ma non posso.
Vi chiederete il perché?
Beh, ormai sono sei anni fidanzata, e il mio ragazzo è ossessivo, non posso scendere non posso lavorare perché mi lascia e se non mi sta bene lo lascio, ma il problema è che io lo amo più della mia stessa vita, non posso parlare con un uomo perché è ossessivo e non sia mai farei qualcosa che a lui nn sta bene, mi offende, dice che sono una poco di buono, quante volte mi da addosso, mi offende, non ho nemmeno
Più un amica, ovviamente è un bravissimo ragazzo quando sta bene mi da anima e corpo, e mi fa sentire a casa, ma tante volte mi riempie di domande cosa facevo prima di stare con lui, perché lavoravo prima e allora ogni volta che mi fa domande si innervosisce, mi da addosso, a volte mi ha messo le mani addosso ma solo perché l’ho fatto innervosire molto perché sono molto arrogante e lo rispondo
In modo sfacciato perché non c’è la faccio più.
Io devo chiedergli il permesso se posso scendere e andare a un negozio e devo avvisarlo su tutto quello che faccio.
Lui è molto
Geloso, ogni mese se non prima mi fa le stesse domande, e quando lo
Rispondo e a lui non gli stanno bene queste tipo di risposte, tipo ( quando lavoravi davi confidenza con ecc ecc) io gli dico guarda amo ti stai sbagliando..
Lui vuole avere ragione mi dice tu non sei buona, fai schifo vergognati io mi arrabbio molto e piango tantissimo, e lui mi blocca da per tutto, non si fa più sentire mi tratta male.
Ed io lo cerco sempre per paura di perderlo perché è troppo importante per me, tante volte mi lascia perché dice che sono sbagliata che non sono buona perche lui è geloso e visto che mi lamento perché non mi sta bene come si comporta con me, mi lascia perché mi lamento.
Tipo qualche anno fa, delle persone misero inciuci su di me dicendo che parlavo dicevo buonasera e buongiorno ad un ragazzo che abitava accanto a me, ma vi giuro sulla mia stessa vita che non ho mai dato confidenza ad un uomo, se incontravo qualcuno dicevo solo buongiorno e buonasera per rispetto, il mio ragazzo quando queste persone lo
Fermarono dicendo che davo confidenza che non è vero credetemi, fece una sparata, venne sopra da queste persone che abitavano sopra di me, e che misero zizzanie su di me, mi diede uno schiaffo io svenni, e in quel momento non ho reagito ma non perché avevo la coda di paglia, ma perché non mi sarei
Mai aspettata una cattiveria del genere, il mio ragazzo non mi crede e ogni volta che gli viene in mente questa cosa me lo domanda, io gli spiego e lui nn mi crede, mi da addosso, mi lascia mi offende si brutto e non si fa sentire.
Ed io lo cerco sempre, xk nn voglio perderlo, Ma credetemi che io
Vi giuro sulla cosa più cara che ho che mi sono sempre comportata bene, non l’ho mai mancato di rispetto.
Lui è fatto così ;(
ma vi giuro che quando
Facciamo
Pace,mi ama da morire, fa l’impossibile per me.
Poi gli rivengono le stesse domande in mente e mi ritratta malissimo.
Dottori io non c’è la faccio più, vorrei non essere mai nata, vorrei “morire”piuttosto di stare così.
Forse sono io quella sbagliata.
Forse sono io il problema.
Non so più che pensare.
Vi prego aiutatemi a capire cosa c’è di sbagliato in me...
Attendo vostre risposte.
Grazie mille in anticipo.
Cordiali saluti
Cara Michela
è bello avere tue notizie anche se sono parecchio tristi.
Da dove vuoi cominciare?
Questo è un canale piccolo: che possiamo dirti con poche righe?
A parte ascoltarti e incoraggiarti da qui si può fare poco.
Anzi: se ti ascoltiamo e ti rispondiamo c'è rischio che ti accontenti e non fai il primo passo. E poi il secondo, il terzo e via e via.
Non so dove abiti magari anche vicino a te c'è qualcuno che può aiutarti. Però devi decidere di fare il primo passo.
Magari puoi andare con il tuo amico che un po' ti vuole bene e un po' ti complica la vita. Magari anche lui con un po' d'aiuto starebbe meglio.
E poi ci racconti.
Ciao Michela: la felicità non è una cosa semplice e non ce la regalano quasi mai a nessuno. Ognuno di noi se la costruisce un pezzetto alla volta.
Un caro abbraccio
Salve, ho sofferto di anoressia nervosa fino a 3 anni fa, ho smesso di andare dallo psicoterapeuta dopo poche sedute perchè non mi sembrava competente. In questi 3 anni ho provato a risolvere da sola il problema, ho ripreso peso, massa muscolare anche grazie alla palestra, ho reintrodotto determinati cibi ma alcune "fisse" sono rimaste come non toccare più dolci, pesare tutto ciò che mangio, usare app contacalorie in maniera praticamente ossessiva anche se ultimamente mi pesa farlo. Diciamo che ci convivo, non mi pesa, se devo adattarmi a qualche circostanza lo faccio, ultimamente sono riuscita a rimangiare il sushi ad esempio. Un'altra "fissa" che mi è rimasta è controllare cosa e quanto mangia mia sorella che vive con me, come se non volessi che mangiasse meno di me. Ho notato che rispetto a quando ho iniziato la "dieta" prescrittami dalla nutrizionista per riprendere peso comunque sono tornata a mangiare di meno, non meno di quando ero nel pieno della malattia ma ho comunque ristretto le kcal. Succede soprattutto nei momenti d'incertezza. In questo periodo di incertezze appunto sto mangiando di meno e sono combattuta sul "ora smetto di utilizzare applicazioni e contare kcal" al "no, non ci riesco, devo controllare quanto mangio". Sono consapevole del fatto che il problema sia scaricare l'eccessivo bisogno di voler controllare tutto sul cibo. Temo di non poterne uscire facilmente. So che un percorso psicoterapeutico sarebbe la cosa migliore ma nel frattempo cosa potrei fare? Grazie.
salve
Non si fida della categoria però chiede aiuto: interessante.
Ogni psicoterapeuta sa che chi ha disturbi alimentari pensa che lui sarà considerato un incapace e un incompetente e che la sua testa finirà imbalsamata vicino al caminetto insieme a quella di tanti altri colleghi.
Ogni psicoterapeuta sa che i disturbi alimentari sono una tra le poche cause di morte dei pazienti per motivi psichici e sa che anche lui fallirà, prima o poi, nei suoi pur generosi tentativi. Alla base del disturbo alimentare c'è un invincibile bisogno di controllo che serve a proteggere una terribilissima paura di essere ferito. Ancora prima c'è una sensazione di fragilità, di vulnerabilità, di impotenza. Ancora prima, ancora più in fondo, l'intima convinzione di non essere degno di amore. Semplicemente non ha fatto l'esperienza di essere amato in modo semplice e diretto, non si sente degno di esistere assai più e meglio di tutti. E' sempre in una costante sensazione di inferiorità che deve in ogni modo dissimulare pesino a se stesso. E alla fine se ne scorda e ne fa a meno in una eterna apnea di affetto, carezze, abbracci. resta lo sguardo che tiene tutto a distanza di sicurezza.
E' un circuito potentissimo da cui non si esce perché il controllo illude sé stesso di essere efficace ed efficiente meglio e più degli altri. Le persone con disturbi alimentari spesso sono intelligentissime, è inutile tenergli testa: vinceranno sempre loro perché sono davvero più intelligenti di chiunque cerchi di aiutarle.
E chi si farebbe aiutare da un incompetente, incapace e un po' fesso? Nel migliore dei casi la nostra ingenuità un po' sempliciotta viene tollerata in nome della buona volontà dell'intento ( ... ma quant'è ingenuo però almeno si sforza...) ma la possibilità di creare e sostenere una relazione amorevole e fiduciosa è praticamente impossibile perché significherebbe cedere parte del controllo, che ha un valore di sopravvivenza, è una cosa seria insomma non un vezzo competitivo.
A volte funzionano gli interventi di gruppo, meglio ancora se residenziali per periodi di tempo lunghi: il gruppi di simili riduce la potenza delle reazioni difensive individuali.
Il gruppo fa sentire amati per semplice senso di appartenenza: si fa esperienza di rispecchiamento, di condivisione, di calore e di vita. Di respiro.
Ma siccome sembra tutto sotto controllo perché chiedere davvero aiuto? Quindi più in generale c'è poco niente da fare.
Un passo avanti e uno indietro, più o meno come è nella sua lettera: chiede aiuto ma anche no.
Molto utili gli interventi di tipo familiari ma solo se chi li conduce ha esperienze specifiche altrimenti farà solo la figura del fesso in pubblico. Inoltre siccome c'è una grandissima componente relazionale nei disturbi alimentari la difficoltà di creare le condizioni per un confronto amorevole e quieto e sostenere un clima di confronto durevole sono assai difficili.
Tra le tante possibili sfide terapeutiche questa è tra le più appassionanti ma anche tra le più dolorose per i fallimenti anche drammatici.
Dovendo scegliere un terapeuta meglio uno che la faccia ridere, che la faccia sentire importante ma senza esagerare se no scappa perché scatterebbe l'allarme automatico.
La sua esistenza è una interminabile pena, i dispiace di non poter fare di meglio e di più. Le auguro di trovare almeno, come Teresa Sannino ha presente?, una chiave comica all'esistenza, se riesce a trovare occasioni per ridere le sarà più lieve.
PS: si 'guarisce'? Si può stare meglio o anche molto meglio, ma è un percorso davvero molto ma molto duro
buona Pasqua
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