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Dott.ssa Maria Gabriella Scuderi

Via Appia Nuova, n. 421, Roma 00183

Conseguito il secondo livello in EMDR. L'EMDR si focalizza sul ricordo dell'esperienza traumatica ed è una metodologia completa che utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destra/sinistra per trattare disturbi legati direttamente a esperienze traumatiche o particolarmente stressanti dal punto di vista emotivo.

06/10/2025

Esperienze

Sono Psicologa, Psicoterapeuta, Sessuologa; specializzata in Psicoterapia EMDR e tecniche di Rilassamento. Tratto le problematiche dell’individuo (bambini, adolescenti, adulti), della coppia e della famiglia in chiave sistemico-relazionale e psicoeducativa, integrando le mie competenze con diversi paradigmi e tecniche tra cui la Mindfulness. Mi occupo di problematiche e disturbi della sfera sessuale, dell'identità e dell'orientamento di genere, ritenendo di fondamentale importanza per il completo benessere dell'individuo un sano rapporto con il proprio sè corporeo anche in funzione dei rapporti interpersonali. Utilizzo, tra gli altri, gli strumenti della danza e dell’arte per affrontare gli ambiti della comunicazione, della relazione ed il lavoro sull’immagine corporea. Nel campo della Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione ho svolto attività di ricerca scientifica studiando i rapporti tra le abilità di studio e la metacognizione ed ho esteso la mia formazione ai disturbi dell’apprendimento e alla prevenzione del disagio nell’adolescenza. Mi occupo di formazione in ambito psicologico e sessuologico.

Altro Su di me

Aree di competenza principali:

  • Psicologia dell'età evolutiva
  • Psicologia clinica
  • Psicologia giuridica
  • Psicoterapia sistemico relazionale
  • Sessuologia
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Prestazioni e prezzi

  • Psicoterapia

    70 €

  • Colloquio psicologico

    70 €

  • Consulenza online

    70 € - 80 €

  • Consulenza Sessuologica

    80 €

  • Consulenza sessuologica di coppia

    90 €

17 recensioni

Tutte le recensioni contano e non possono essere rimosse o modificate dai dottori a proprio piacimento. Scopri come funziona il processo di moderazione delle recensioni. Per saperne di più sulle opinioni
  • Un segno distintivo è la sua capacità di vedere e valorizzare il positivo inespresso, restituendo dignità, valore e senso anche là dove tutto sembra fragile o confuso. Le parole giuste, pronunciate nel momento giusto, possono già curare: aprono uno spazio nuovo, una visione più gentile e meno distorta della realtà.
    Spero che il percorso insieme possa portarci grandi soddisfazioni.
    La ringrazio per farmi sentire “meno in pezzi” di quello che credo.

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    Dott.ssa Maria Gabriella Scuderi

    Grazie di cuore per questo pensiero denso di stima e partecipazione verso il lavoro intrapreso. Considerando che ci conosciamo da non molto tempo, sono lieta di sapere che qualcosa sta già cambiando. Se questo è possibile, però, è anche grazie alla sua sensibilità e intelligenza. Grazie


  • D

    Sono seguito dalla Dottoressa Maria Gabriella Scuderi da diverso tempo per un problema di dipendenze. Devo dire che è stata l’unica a farmi sentire stimato ed una persona di valore. Per questo e per molto altro la ringrazio e la consiglio di cuore.

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    Dott.ssa Maria Gabriella Scuderi

    Gentile D., grazie per aver lasciato questo commento. E' importante ricevere feedback perchè sono una guida per il lavoro terapeutico. Sono felice di essere riuscita a farle arrivare la mia stima e la mia attenzione per i suoi bisogni.


  • R

    Si è creata subito un’empatia con la dottoressa, ci ha messo a nostro agio fin dal primo appuntamento; riesce a spiegare dinamiche di coppia con una chiave chiara e analitica.

     • Studio Psicologia e Psicoterapia- Via Appia Nuova psicoterapia di coppia  • 

    Dott.ssa Maria Gabriella Scuderi

    Cara Rachele, grazie di cuore per questo feedback. Sono contenta che vi sia arrivata l’empatia. Nel lavoro con le coppie a volte può risultare impegnativo far arrivare ad entrambi e in egual misura la stima e l’attenzione ai bisogni di ciascuno. Per il nostro lavoro terapeutico questo è un obiettivo costante ed imprescindibile. Grazie!


  • G

    Mi trovo benissimo con la dottoressa da anni, mi ha messa da subito a mio agio. Sempre chiara e disponibile nei momenti di emergenza come nei periodi più calmi, ironica e stimolante, è sempre in grado di farmi vedere le cose da nuovi punti di vista.

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    Dott.ssa Maria Gabriella Scuderi

    Cara G.C., le sue parole sono per me e per il mio lavoro un importante riconoscimento. La ringrazio per la recensione e anche per il saper rendere, con la sua intelligenza e sensibilità, il lavoro in stanza sempre stimolante e proficuo.


  • La Dottoressa Scuderi e’ professionale ed empatica. Il suo approccio è umano e accogliente. Con lei mi sono sentita sempre compresa e mai giudicata. Per me è un costante punto di riferimento.

    Ringrazio la Dottoressa Scuderi per aver saputo mettermi a mio agio. E’ la prima volta che faccio un percorso terapeutico ed ero un po’ teso, ma il suo approccio fatto di ascolto, delicatezza e autenticità mi ha messo a mio agio. Grazie per accompagnarmi con cuore e competenza in ogni passo del percorso.

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    Dott.ssa Maria Gabriella Scuderi

    Gentile coppia C, vi ringrazio di cuore per il vostro feedback. Lavorare con le coppie è sempre molto impegnativo, ma anche profondamente stimolante. A volte i percorsi si separano per poi ricongiungersi in altri modi. Vi ringrazio per aver colto le opportunità di un’esperienza terapeutica ed avermi donato la vostra fiducia.


  • C

    Ho conosciuto Maria Gabriella per passaparola. Ho iniziato prima sedute di terapia di coppia e poi individuali. Mi ha messo subito a mio agio ed è veramente molto empatica e sensibile. È stata in grado di farmi capire tante cose su me stesso e scardinare tanti meccanismi negativi che mi opprimevano e rovinava o il rapporto con gli altri. Un aiuto valido e prezioso in un percorso certamente lungo e complesso che mi sarà reso più semplice grazie a lei e alla sua professionalità.

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    Dott.ssa Maria Gabriella Scuderi

    Grazie di cuore per questo commento così sentito e per me così importante. Questo feedback sul lavoro che stiamo svolgendo insieme mi rafforza nella convinzione che l’accoglienza e l’empatia siano fondamentali nella creazione di un efficace rapporto terapeutico.


  • La dottoressa Scuderi mi ha messo a mio agio , ascoltando non ciò che è stato o lamentele ma il qui ed ora e soprattutto il capire a fondo i meccanismi mentali dei conflitti di coppia e come disinnescare le situazioni di tensione che arrivano sempre ma con un ascolto diverso.
    Grazie

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    Dott.ssa Maria Gabriella Scuderi

    Grazie per questo gentile commento. Le sue parole mi danno modo di comprendere che stiamo andando verso una giusta direzione e, soprattutto, mi spronano a cercare strategie sempre più efficaci per offrirle una via verso la soluzione di conflitti e tensioni.


  • G

    La Dottoressa è stata enormemente d'aiuto. Molto empatica ed efficace sin da subito, si è mostrata piena di risorse andando avanti con la terapia, migliorando la qualità della mia vita.

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    Dott.ssa Maria Gabriella Scuderi

    La ringrazio molto per questo suo gentile feedback. Le sue parole sono uno stimolo a dare sempre il meglio nelle relazioni d'aiuto e a proseguire nel percorso avviato scegliendo obiettivi sempre più efficaci e adeguati alla situazione.


  • K

    Dottoressa molto empatica e intelligente, capace di creare un ottimo rapporto con le persone e sempre disponibile all 'aiuto.. Veramente consigliata sia per problemi di coppia che individuali

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    Dott.ssa Maria Gabriella Scuderi

    Gentilissima Katia, grazie per questo feedback che mi aiuta a capire quanto il cuore e la testa siano elementi imprescindibili per la buona riuscita del rapporto terapeutico e per il raggiungimento degli obiettivi. Grazie di cuore


  • I

    Ho avuto la fortuna di essere seguito dalla Dottoressa Scuderi per due anni, e posso dire con certezza che è stata un’esperienza preziosa. Fin dal primo incontro mi sono sentito accolto con grande empatia, professionalità e delicatezza.
    Grazie al suo supporto, alla sua capacità di ascolto e al percorso che abbiamo costruito insieme, sono riuscito a ritrovare equilibrio, serenità e nuove prospettive su me stesso e sulle mie relazioni.

    La consiglio con il cuore a chiunque senta il bisogno di un aiuto professionale e sincero.

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    Dott.ssa Maria Gabriella Scuderi

    Grazie per questo pensiero così gentile. Mi stimola a rendere il mio lavoro sempre più attento alle persone sensibili e a fare dell’ascolto attivo il fulcro del rapporto terapeutico. Sono felice di averla conosciuta e aver svolto questo percorso insieme!


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Risposte ai pazienti

ha risposto a 9 domande da parte di pazienti di MioDottore

Salve gent.Dott,sono un uomo di mezza età,mi porto questo problema da sempre.Allora il problema è che da adolescente ho avuto una scarsa attività sessuale,quindi rimediavo con le masturbazioni.Una volta trovata la partner ho cominciato a fare sesso con scarsi risultati,in quanto non provavo piacere!I dubbi che mi vengono sono:non sono abituato alla penetrazione?Non è facile da spiegare comunque, riguardo l'erezione non ci sono problemi penso, neanche a livelli fisici!Anche a livello del pene!(misura)tengo a precisare che effettuo una terapia per depressione(Farmaci)Allora ho pensato sarà un problema di partner?Ho provato con un altra donna,ma il problema è sempre quello.Adesso ho perso la stima in me stesso,quando vedo una donna provo gelosia,in più mi sento anche in colpa per essere andata con un altra.Pensavo che potevano essere anche i farmaci oppure ansia da prestazione!Rimedio con sesso orale e masturbazione,ma comunque non mi sento un uomo a tutti gli effetti.Spero gentili dottori di essermi spiegato,è capire il mio disagio.Spero che voi mi potreste dare un aiuto!Grazie.

Gentile signore, il piacere e la sessualità sono aspetti della vita che ognuno può vivere in maniera personale e differente da caso a caso. L’atto penetrativo è solo uno degli aspetti attraverso cui esprimiamo la sessualità, non l’unico e neanche il principale. Pertanto, la problematica di cui ci parla, potrebbe anche semplicemente essere una questione di gusto personale. Se lei riesce ad avere e a mantenere l’erezione e prova piacere attraverso la masturbazione, questo significa che a livello organico funziona tutto. Forse, al più, potrebbero essere indagate le aree del desiderio, dell’eccitazione e delle fantasie. Ma sulla base di quanto detto sembrerebbe che la sua sensazione di “non sentirsi un uomo a tutti gli effetti” sia piuttosto legata all’ansia e non ad altro. Le consiglio un approfondimento con un sessuologo.

Dott.ssa Maria Gabriella Scuderi

Domande su Ansia

Buonasera gentili dottori, sono una donna di 34 anni e non ho il dono della sintesi ma provo a riassumere:
- Circa 2 anni fa (luglio 2023) a seguito dell'assunzione di un Aulin per forti dolori mestruali, mi sento di svenire e chiamo il PS, registrano un calo pressorio e fortissima ansia inquadrato in ospedale come "sindrome vaso vagale". E' è stato l' inizio di un calvario personale a cui è seguito un periodo (settimane) molto difficili tra ansia e altri momenti di panico con accesso in PS, periodo contraddistinto da fortissima debolezza, vertigini, inappetenza (persi 5 kg in un mese), ansia, controllo spasmodico di pressione e sintomi corporali, farmacofobia. Tutti problemi a me non del tutto ignoti negli anni antecedenti ma mai gestiti in questa forma acuta e concentrata. Escluse dai medici consultati cause organiche/neurologiche, mi sono avviata ad un percorso psicoterapeutico con una psichiatra che, in primis, mi ha aiutato a ripristinare il rapporto con il cibo (prescrivendomi per circa 3/4 mesi Levopraid) e poi ha iniziato a conoscermi con un pò di incontri di psicoterapia.
- E' stato un periodo tosto, di circa 4 mesi che mi ha segnata profondamente e durante il quale nonostante la sofferenza non ho perso la voglia di combattere, di comprendere cosa stesse accadendo e di svolgere le mie amate attività seppure costantemente animata da una inspiegabile paura sopratutto di sentirmi male, quindi di stare da sola e morire inassistita. Non riuscivo ad accettare quanto mi stesse accadendo, ero sempre stata una lavoratrice energica, punto di riferimento per i vicini, entusiasta con gli altri, problem solver, instancabile, sportiva e operativa. Piano piano ho iniziato a riconoscere le mie sofferenze, a dare uno sguardo più attento alle mie emozioni - forse prima poco attenzionate (lutto paterno dopo oltre 15 anni di malattia oncologica, problemi di gestione familiare e distanza geografica da essa). La psichiatra ha identificato ansia generalizzata e disturbo di panico che si concretizzavano principalmente in paure ipocondriache connesse principalmente a tumori e paura di non farcela a superare le difficoltà e sopratutto farmacofobia specie con riguardo agli antidepressivi (mai del tutto sconfitta ...nonostante - per seguire le indicazioni della terapeuta - mi sia decisa poi ad assumerne).
- A Novembre 2023 accetto di prendere Brintellix che inizio ad assumere gradualmente fino ad arrivare, nel giro di 2 mesi, ad un dosaggio di 15 gocce che ho assunto poi fino a luglio 2024 quando ho iniziato sempre su indicazione della terapeuta, migliorati i sintomi, a scalare 1 gcc al mese fino a febbraio 2025, 8 gcc, di cui ancora oggi proseguo l'assunzione.
- Insomma è trascorso 1 anno di terapia farmacologica, nel corso del quale ho avuto con la psichiatra sporadici incontri di psicoterapia (1 al mese o ogni due mesi in base alle sue disponibilità) e per mia scelta e suo consiglio mi sono aperta alla scoperta della mindfullness nella quale ho trovato qualche giovamento quanto meno nella capacità di rallentare e vivere maggiormente il presente senza badare troppo al dopo. Globalmente ho percepito - tra alti e bassi- di aver recuperato la mia vita, l'ansia e il panico si sono ridotti tanto e forse i mesi in cui sono stata meglio sono stati gennaio/febbraio 2025 (ero a dosaggio 9/10 gcc) ma nutrivo anche la forte speranza che la cura avesse finalmente fatto effetto e che presto me ne sarei liberata grazie anche alla nuove risorse apprese grazie alla psicoterapia con la psichiatra (tipo cognitivo comportamentale) e alla meditazione.
- Da circa 20 giorni / 1 mese (diciamo aprile 2025) mi sento di nuovo sottotono, i pensieri intrusivi sulla salute sono tornati una costante giornaliera, ho avuto 2/3 attacchi di panico contraddistinti da paura di sentirmi male e morire (che ho gestito con respirazione senza andare in PS) e sopratutto è tornata una grande spossatezza fisica, accompagnata da nausea e come una sorta di "mal d'auto" a giorni alterni con bruciore di stomaco. Sono tornata con il medico di base a indagare motivi organici per sicurezza, abbiamo escluso gravidanza e, dalle prime analisi generali, malattie specifiche (in attesa ancora di alcuni esami residuali di pancreas e fegato in questi giorni). A breve avrò di nuovo l'incontro con la psichiatra che non vedo da 2 mesi e che vorrò aggiornare.
- Tuttavia, percepisco un generale sentimento di sfiducia verso la problematica ansia, mi chiedo se dovrò vivere tutta la vita così con alti e bassi e, a volte, non so che risposte darmi, può essere l'ansia a farmi sentire così? Può essere una conseguenza della riduzione del farmaco (seppure la dose attuale sia stata impostata 3 mesi fa? è il problema di fondo che torna a fare capolino?) Devo cambiare professionista visto che è spesso poco reperibile e mi vede ogni due mesi? Dovrei invece intensificare la psicoterapia che è sempre stata abbastanza sporadica? (mai più di 1 incontro al mese)... Il periodo che sto vivendo è di forte stress e aspettative (matrimonio alle porte, problemi nell'ambiente di lavoro).
Spero in un vostro punto di vista perché onestamente i miei unici riferimenti sono il medico di base (che - mi spiace affermarlo - ma si comporta spesso come un mero burocrate ed esegue quanto gli chiedo più che dirmi lui cosa fare) e questa psichiatra di cui ho avuto e vorrei avere ancora tanta fiducia e che mi ha sempre invitata a rispettare gli spazi terapeutici - cosa che ho sempre fatto - ma che, non posso negare, di percepire talvolta come assente. Mi chiedo se non faccia male a consultare un altro parere... Grazie a chiunque abbia avuto la pazienza di leggere.

Gentile signora, ha mai provato a fare una terapia sistemico-relazionale? Il complesso quadro di ansia e somatizzazione di cui parla e l'accenno alla sofferenza per la perdita di suo padre, insieme al sentimento di solitudine, fanno pensare ad uno o più eventi del passato vissuti come traumatici. Le consiglio vivamente di intraprendere un percorso psicoterapeutico con cadenza settimanale. Questo potrebbe aiutarla ad elaborare eventi del passato e ad avere un rapporto terapeutico che possa sostenerla in maniera costante. Questo non significa che debba lasciare la psichiatra di riferimento, ma l'apertura ad un nuovo e diverso rapporto potrebbe portare interessanti novità nella sua vita.

Dott.ssa Maria Gabriella Scuderi
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