Esperienze
Sono un medico specializzato in psicoterapia sistemico-relazionale. La mia formazione mi permette di accompagnare le persone che attraversano momenti difficili della loro vita, guidandole in un percorso di esplorazione delle relazioni significative e delle emozioni ad esse connesse. La mia preparazione specifica mi consente di supportare sia nuclei familiari che vivono situazioni di sofferenza o difficoltà relazionali, sia coppie che affrontano momenti di crisi e incomunicabilità. Nel mio studio, posso accogliere persone di ogni età, adulti, adolescenti, ma anche bambini, concordando insieme ai genitori le tappe fondamentali del percorso terapeutico. Offro inoltre percorsi specifici di sostegno alla genitorialità. Collaboro attivamente con l'Associazione Violetta la Forza delle Donne, dove mi occupo di supportare donne vittime di violenza nel loro percorso di emancipazione da relazioni maltrattanti.
Aree di competenza principali:
- Psicoterapia sistemico relazionale
Principali patologie trattate
- Depressione
- Disturbi della personalità
- Alcolismo
- Anoressia
- Crisi relazionali
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Presso questo indirizzo visito
Foto e video
Indirizzi (2)
Via Ivrea 41, Montalto Dora 10016
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
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Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Prestazioni e prezzi
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Psicoterapia individuale
55 € -
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Colloquio di coppia
70 € -
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Colloquio familiare
85 € -
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Colloquio individuale
55 € -
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Psicoterapia di coppia
70 € -
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Recensioni
6 recensioni
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M
Margherita T.
La dottoressa Bruno mi ha seguito con competenza ed empatia aiutandomi a supportare le mie dinamiche famigliari. La consiglio a chi deve affrontare un periodo problematico
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Dott.ssa Luisa Bruno
Grazie signora Margherita, sono contenta per il riscontro positivo!
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R
R.D.
Mi sono trovata bene ed è stata un'esperienza positiva. La consiglio.
• Altro • Altro •
Dott.ssa Luisa Bruno
Grazie per il gentile riscontro!
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A
Anna Laura V.
Buonasera , la mia esperienza con la dottoressa è stata, ed è positiva. Mi sento seguita ed aiutata
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Dott.ssa Luisa Bruno
La ringrazio. Sono contenta di sapere che la sua esperienza sia positiva.
-
M
MCF
La dott.ssa è attenta, disponibile, mette a proprio agio
• Studio Privato • psicoterapia individuale •
Dott.ssa Luisa Bruno
La ringrazio molto per queste parole. Sono contenta che abbia trovato un luogo per lei sicuro!
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P
Paziente
In seguito alle visite mi sono trovata meglio, spero che continui. Grazie
• Studio Privato • psicoterapia individuale •
Dott.ssa Luisa Bruno
Sono felice di essere riuscita ad aiutarla con questo percorso affrontato insieme. Grazie a lei!
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F
F.P.
Sono una persona molto schiva e non mi espongo facilmente per esprimere i miei sentimenti o parlare della mia vita privata.
La Dottoressa Bruno è riuscita a farmi aprire su stati d'animo che ho lasciato sopiti per troppo tempo• Studio Privato • psicoterapia individuale •
Dott.ssa Luisa Bruno
La ringrazio per questa recensione.
Sono molto contenta che abbia potuto trovare un luogo in cui sentirsi al sicuro!
Risposte ai pazienti
ha risposto a 9 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buonasera!
Io e il mio compagno da giugno stiamo provando ad avere un bambino/a senza riuscirci e questa cosa mi fa pensare che forse non me lo merito di diventare mamma, il sogno che ho sempre avuto fin da piccola.
Ho visto mia cognata diventare madre e mi manda spesso le foto di mio nipote e provo un senso di fastidio in quanto mi fa pensare sempre che a me non accadrà mai e mi dispiace provare questa cosa.
Non sono stata mai un talento a danza, a scuola ero brava ma non tra le più, non ho mai saputo cosa volessi diventare da grande e mi hanno sempre fatta sentire sbagliata e non all'altezza già da piccola, nello specifico era mia madre che mi metteva sempre in comparazione con mia cugina dicendomi che lei era migliore di me in tutto e questo ha creato una forte insicurezza e quindi ho paura che questa cosa bellissima che spero tanto a me non potrà mai succedere.
Gentile Signora,
grazie per aver condiviso questi pensieri così profondi. Ci vuole coraggio a essere così onesti con se stessi.
Leggendo le sue parole, mi è arrivata forte una sensazione: quella di una persona che ha corso tutta la vita su una pista dove qualcun altro ha deciso le regole e i traguardi.
Sua cugina era più brava. Altre erano più brave a scuola. Sua cognata è diventata madre prima. E lei è rimasta lì, sempre in questa gara invisibile, sempre con la sensazione di non essere "abbastanza".
La verità però è che non esiste nessuna gara. Lei non è in competizione con sua cugina, né con sua cognata, né con nessun'altra persona. Eppure lei è cresciuta imparando a guardarsi attraverso gli occhi degli altri, attraverso il metro di giudizio di sua madre, e ora quella voce continua a sussurrarle che non si merita le cose belle.
Prima di tutto, vorrei dirle una cosa importante: 5 mesi sono ancora un tempo breve quando si cerca una gravidanza. Molte coppie sane impiegano fino a un anno o più, e questo è perfettamente normale. Il suo corpo non le sta dicendo che non merita di essere madre.
È doloroso sentire fastidio quando vede le foto di suo nipote, e la capisco. Ma è anche umano. Non significa che lei sia cattiva - significa che quelle foto toccano una ferita aperta, un altro confronto che la fa sentire "meno di". Lei può voler bene a suo nipote e allo stesso tempo sentire dolore per quello che ancora non ha.
Quello che mi preoccupa è che lei stia legando il suo valore alla capacità di diventare madre, come se fosse un'altra gara da vincere per dimostrare finalmente qualcosa. Ma lei vale indipendentemente dai risultati, dai successi, dalla gravidanza. Lei è degna di amore e rispetto semplicemente perché esiste.
Sarebbe bello se lei potesse concentrarsi sulla costruzione di un percorso che sia solo suo, dove l'unico criterio di successo non è il confronto con gli altri, ma quanto lei si sente fedele a se stessa.
Immagini di togliere tutti gli specchi esterni - sua madre, sua cugina, sua cognata, il giudizio degli altri. Chi è lei quando nessuno la sta guardando? Cosa desidera quando non deve dimostrare nulla? Questa è la persona che può cercare di trovare e abbracciare.
Costruire quindi un sistema di valori interno, dove sia lei il suo unico punto di riferimento, non gli altri. Questo significa imparare a celebrare il suo proprio percorso senza doverlo paragonare a nessun altro.
Le auguro tanta serenità.
Buongiorno a tutti. Sto vivendo un periodo di grande sconforto. Ho intrapreso una relazione con un ragazzo ormai quasi 4 anni fa, che purtroppo soffre di una dipendenza da marijuana. È un ragazzo molto dolce, premuroso nei miei confronti, si fa voler bene da chiunque, sempre sorridente e pronto ad aiutare il prossimo, tutte le caratteristiche che mi hanno fatto innamorare di lui. Dopo anni però questa sua dipendenza non va via, in quanto lui non ha mai fatto nulla per uscirne. Ho sempre proposto di provare dei percorsi di psicoterapia, o gruppi di ascolto. Ho provato a fargli leggere testimonianze di persone ripulite, di quanto la loro vita sia migliorata. Ho provato a metterlo in guardia anche sui potenziali rischi legali della situazione. Tutti sforzi vani, che hanno portato soltanto a bugie (mi mentiva pur di fare uso della sostanza) , sperpero di denaro (lavoriamo insieme , portiamo avanti un'azienda che purtroppo va molto male a causa di difficoltà economiche), distanza tra di noi. La cosa che più mi fa soffrire è che nei momenti di astinenza, si trasforma in una persona totalmente diversa. Diventa aggressivo, cattivo nei miei confronti, mi insulta e mi fa piangere per giornate intere. A causa di questo ho sviluppato un forte stato di ansia e stress, accompagnato da attacchi di panico. Sono andata in terapia lo scorso anno, nel tentativo disperato di trovare una soluzione, che non è arrivata, ho chiuso un occhio e sono andata avanti. Quest'anno sono tornata in terapia, da un medico diverso, e qui è emersa la mia convinzione di voler separare le nostre strade. Purtroppo però, non riesco a trovare il coraggio di lasciare andare una persona cosi buona e vulnerabile. Ma tutto ciò mi fa soffrire. Lui mi ama, mi desidera, io spesso lo respingo perché non provo piu nemmeno libido. Mi sento spenta e svuotata. Ho perso amicizie, occasioni e opportunità per provare a guarirlo. Adesso ho scoperto che da qualche tempo , gioca d'azzardo (lui dice che capita raramente, ma non sono sicura di questo).
Credo di aver fatto tutto il possibile per aiutarlo. Non vorrei avere rimorsi in futuro. Amo questo ragazzo dalla prima volta che lho visto, tanto da lasciare il mio fidanzato dell'epoca per poter stare con lui.
Cosa posso fare? Continuare a tentare? Oppure andare via? Mi ritengo una ragazza con molte qualità, di bell'aspetto, sono laureata e la mia famiglia sta bene. Ricevo spesso corteggiamenti da altri uomini, che respingo sempre, ma qualche tempo fa ho conosciuto un ragazzo che mi ha fatto invaghire particolarmente, lo vedo spesso in palestra e mi ritrovo a scherzare con lui spesso, a provare dei momenti di leggerezza che non provo da diverso tempo. Mi ritrovo spesso a fare vita sociale da sola, perche lui preferisce rimanere a casa a fumare, non ha iniziative sociali, non vuole mai uscire o fare esperienze. Se le facciamo, diventa una palla al piede perche non vede l'ora di tornare a casa e fumare. Non credo di meritare questo. Non vorrei però buttare via tanti anni di relazione, ormai consolidata anche in famiglia.
Abbiamo affrontato varie volte l'argomento, e lui ha sempre dimostrato a parole e con i fatti di non voler cambiare, il peggio è che lui non si aspetta questa decisione da me, continua a trattarmi normalmente anche dopo le mie varie minacce di andare via. Non ha mai dimostrato particolare pentimento o voglia di cambiare.
Grazie mille a chi risponderà, mi sento molto scoraggiata e impaurita. Tutti attorno a me lo amano, so che deluderò tantissime persone, questo rende tutto molto complesso.
Condividere questa situazione dolorosa non è semplice, ma è un bene per lei che riesca a farlo.
Il fatto che lei si affianchi a uno specialista è un dato molto positivo che testimonia la sua voglia di cambiare la situazione in cui vive e che evidentemente non le piace e non la soddisfa.
Come prima cosa le direi assolutamente di continuare il suo percorso terapeutico: quello è lo spazio dove aprire riflessioni su di sé e in seguito a queste, compiere le scelte migliori per lei.
Mi sembra che lei abbia abbastanza chiaro cosa vuole e cosa non vuole nella sua vita e in una relazione di coppia, ma è bloccata da paure, sensi di colpa e, non ultimo, l'illusione di poter salvare il partner, che invece è un uomo adulto responsabile di se stesso e della sua propria vita.
Queste difficoltà sono comprensibili, ma non devono giustificare altri anni investiti in una relazione che per lei è disfunzionale.
Capisco che lei tema il giudizio di chi vi circonda, ma ricordi che sono gli altri che vedono solo la facciata della relazione. Lei vive la realtà quotidiana fatta anche di aggressività verbale e insulti, che non sono mai accettabili. La sua felicità e il suo benessere devono venire prima delle opinioni altrui.
Non è sua responsabilità guarire un'altra persona e non è comunque possibile che ciò avvenga senza la volontà del diretto interessato; lei non lo sta abbandonando, lo sta mettendo di fronte alle sue responsabilità e soprattutto sta proteggendo se stessa e la sua salute mentale.
Stesso ragionamento è valido per il tempo già investito nella relazione. Anche qui, è comprensibile che lei la viva come un fallimento, ma in realtà è un investimento nel suo futuro.
C'è un detto giapponese che dice: "Se sali sul treno sbagliato, scendi alla prima fermata. Più a lungo resti, più costoso diventa il viaggio di ritorno"; nel suo caso, la strada per ritrovare se stessa, per rimettere se stessa al centro della sua vita, con le sue priorità, i suoi desideri, i suoi sogni.
Su questi dovrebbe concentrarsi per darsi la possibilità di realizzarli al meglio.
Stia bene.
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