Dott.ssa Loretta Fallica

Psicologo, Psicoterapeuta Altro

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Psicologa psicoterapeuta ad orientamento sistemico relazionale, ho competenze in trainig autogeno e terapia EMDR. Ho esperienza nel trattamento psicologico di adolescenti ed adulti in setting individuale, di coppia e famigliare.

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ha risposto a 1 domande da parte di pazienti di MioDottore

Buongiorno,
Sono anni che cerco di intraprendere una psicoterapia che funzioni, ma allo stesso tempo sia accogliente, mi senta a mio agio e mi possa aprire completamente.

Ho avuto due psicoterapeute, una per un anno e una per un anno un paio di anni dopo. la seconda terapia interrotta perché ho preferito prediligere un percorso di coppia.
premetto che non si sono interrotte perché mi trovassi male con le terapeute, mi sentivo a mio agio, non mi pesava andare a colloquio con loro. Mi sentivo ascoltata e accolta. L'unica cosa che sentivo non riuscire a c'entrare il punto della situazione reale.

Il percorso di coppia con mio marito è stato un grande fallimento personale, mi sono trovata malissimo, ho sentito di essere interpretata in modo giudicante. ho fatto fatica ma dopo un anno e mezzo abbiamo interrotto. nel frattempo mi sono trovata una psicologa, era settembre 2021, da cui sono andata fino a febbraio inoltrato.
Mio marito ha ripreso contatti con la su vecchia psicologa, inizialmente per una terapia individuale. questa psicologa ha proposto a mio marito un percorso di coppia che prevedesse la presa in carico di entrambi. L'ho conosciuta, e ho pensato che se mio marito aveva trovato benefici con lei potevo provare.

quindi ho interrotto la mia terapia con la psicologa scelta da me per non sovrapporre due percorsi.
inizialmente sembrava tutto bene, c'era qualcosa che nel suo appiccio che mi bloccava, forse perchè molto "chiacchierona", e questo lasciava poco spazio a me. Ma inizialmente non l'ho sentito come un peso.

C'è stata una seduta, a maggio di quest'anno, dove mi sono sentita compressa. io sono incinta. all'epoca di 5 mesi. in un'ora mi ha bombardato di parole, cambiando argomenti, facendo domande tendenziose, non aperte, ma che prevedevano già una mezza risposta o interpretazione. Almeno questa la mia sensazione.
Ho pianto per buona parte dell'ultima mezz'ora della seduta, andando oltre al tempo necessario.
ho pianto la sera per il malessere procurato dalla sensazione di non accoglienza, e frenesia, e poco ascolto empatico.

da allora le sedute sono andate male, peggiorando la situazione una forte lite con mio marito legata al mio malessere che buttavo su di lui, relativo a questo spazio. io ero tre giorni al mare, e la lite si è svolta a distanza, con insulti da parte di mio Marito e minacce di divorzio.
Ho chiamato la dottoressa in questione chiedendo un appuntamento prima del previsto, in lacrime. In questo stato di agitazione, mi consiglia di contattare un suo collega psichiatra per farmi prescrivere dei farmaci.

Se si era già incrinato il rapporto di fiducia, lì si era del tutto rotto.

Mio marito so che ci teneva a continuare questo percorso insieme, ma ogni volta che ho una seduta con lei (online perché distante e questo mi crea altri disagi) mi sento male, non ascoltata, non accolta, parla tantissimo e non sento di avere spazio. questo mi fa innervosire. quando dico di non essere d'accordo con le sue interpretazioni, dice che lo faccio per differenziarmi. come se non potessi essere legittimata ad avere un pensiero su di me e la mia storia.

sto malissimo. ho appena finito la sua seduta e ho pianto per mezz'ora.
io non mi sento depressa. mi sento una persona solare, ma molto sensibile.

Quello che chiedo è:
- avere un percorso condiviso io e mio marito, con la stessa psicologa è previsto?
- è possibile che sia solo "responsabilità" mia il mio malessere con lei? cosa che la dottoressa mi rimanda. io con le precedenti dottoresse non mi sono trovata male, l'ultima in particolare aveva un approccio a me congeniale e mi sono sempre sentita accolta e ascoltata. una persona delicata e molto rispettosa nell'entrare nella sofferenza dell'altro.
mi sento terribilmente sbagliata, come se fosse solo dovuto a me il non funzionamento di questo spazio.

grazie mille in anticipo per le risposte.

Buongiorno, deduco dal suo racconto che può confrontarsi con esperienze sia positive che negative di terapia. Come in tutti i rapporti, anche la relazione terapeutica può non essere quella ottimale, generando insoddisfazione.
In merito alla domanda specifica, ritengo che due percorsi individuali con la stessa terapeuta generino una situazione assai complessa e difficile da gestire per la terapeuta. Considerate le sensazioni che si porta dietro, anche il prosieguo del percorso di coppia con la stessa terapeuta non è consigliabile. Riterrei opportuno cominciare o riprendere il suo percorso individuale ed eventualmente rivolgersi ad altro professionista per un trattamento di coppia. Buon tutto
dott.ssa Loretta Fallica

Dott.ssa Loretta Fallica

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