Esperienze
Faccio parte della Federazione Italiana Psicologi dello Sport.
Ho svolto il mio tirocinio post-lauream della durata di un anno con la dott.ssa Marina Gerin, una psicologa dello sport.
Sono da sempre una ragazza sportiva. Già da quando avevo 19 anni volevo capire come funziona il nostro cervello durante la prestazione sportiva. Da sempre sostengo che nello sport il 70% del lavoro viene svolto dalla nostra mente. Per me ogni atleta è una persona diversa, capace sempre di darmi soddisfazione anche nei piccoli miglioramenti. La parte più bella del mio lavoro è quella di aver lasciato il segno, di aver insegnato qualcosa di nuovo all'atleta che possa aiutarlo a raggiungere la prestazione ottimale tenendo conto della salute fisica e mentale.
Come psicologa dello sport svolgo un Mental Training, ovvero degli incontri in cui lavoro ad esempio sull'autostima, sulle difficoltà personali nella vita quotidiana, sulla gestione delle situazioni ansiose e stressanti, sulla capacità di rilassamento. Tutto ciò che serve per ottenere un miglioramento della prestazione sportiva sia in gara che in allenamento. Gli incontri in totale sono circa 10, rivolti ad atleti dagli 11 anni in poi. Lavoro con singoli atleti, ma anche con le squadre.
Come psicologa del lavoro svolgo colloqui in cui lavoro sulla comunicazione, sulle emozioni, sul decision making e sul problem solving. Lavoro sulla gestione dello stress lavoro correlato, sulle tecniche di rilassamento e sulla motivazione.
Utilizzo test psicodiagnostici e tecniche di rilassamento.
Come sessuologa clinica metto in atto la Terapia mansionale integrata. Durante la terapia propongo delle mansioni a contenuto ideativo, sessuale e relazionale, dei compiti che mirano al cambiamento dei comportamenti e delle credenze riguardanti la sessualità. Le sedute possono essere individuali o di coppia.
Esperto in:
- Psicologia cognitiva
- Psicologia del lavoro
- Psicologia sportiva
- Sessuologia
Indirizzi (2)
Pazienti senza assicurazione sanitaria
Colloquio psicologico (descrizione) • 60 €
Consulenza online (descrizione) • 60 €
Colloquio psicologico online (descrizione) • 60 € +5 Altro
Colloquio sessuologico (descrizione) • 80 €
Sostegno psicologico (descrizione) • 60 €
Terapia di coppia (descrizione) • 90 €
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Colloquio psicologico (descrizione) • 60 €
Consulenza online (descrizione) • 60 €
Colloquio psicologico online (descrizione) • 60 € +3 Altro
Sostegno psicologico (descrizione) • 60 €
Trattamento dello stress (descrizione) • 60 €
Valutazione psicosportiva (descrizione) • 55 €
Strumento personale per videochiamata (Skype, WhatsApp...):
Utilizzo Google Meet, il link verrà inviato via email.
Tieniti pronto 10 minuti prima della consulenza. Assicurati che la batteria del tuo dispositivo sia carica. Per i videoconsulti: controlla la tua connessione internet e il corretto funzionamento di camera e microfono. Tieni a portata di mano eventuali referti medici (es. il risultato degli esami).
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Risposte ai pazienti
ha risposto a 18 domande da parte di pazienti di MioDottore
sono una ragazza che da 1 anno va avanti con problemi con il cibo, prima c’erano abbuffate seguite da vomito, ma ora non succede più ho come paura del cibo cerco di limitare i pasti e di mangiare meno calorie possibili. quando ceno per esempio dopo vado a vomitare ma non so cosa possa essere questo. non ho il coraggio di chiedere aiuto e i miei genitori non mi capiscono anche se ho provato a parlarci
Buongiorno utente, da come ha descritto lei soffre di disturbi alimentari. So che può essere difficile chiedere aiuto, ma nel suo caso le consiglierei di rivolgersi ad uno specialista che si occupa di questo tipo di problemi. Non deve aver paura, si tratta della sua salute sia fisica che mentale. Provi a parlarne ancora con i suoi genitori, spiegando loro come si sente quando mangia e quando ha finito di mangiare. Provi ad analizzare le sue emozioni e i pensieri che scatenano le sue abbuffate e le sue condotte di eliminazione (vomito).
Cordiali saluti, dott.ssa Kravos Kerol
Buongiorno,
da un pó tempo ho iniziato a frequentare un ragazzo di 25 anni con cui mi trovo benissimo. Purtroppo però questo ragazzo ha iniziato a avere atteggiamenti con me particolari: gelosie improvvise senza un motivo, momenti in cui voleva lasciarmi senza che ci fosse una vera motivazione ecc
Diceva di stare benissimo con me ma allo stesso tempo preferiva allontanarsi per paura di soffrire, per paura che mi potessi stancare di lui e dei sui comportamenti
Questo ragazzo è seguito da una specialista che le ha diagnosticato la sindrome dell’abbandono.. so che il percorso è lungo e ci dovrà lavorare molto sopra. Solo che non so bene come poterlo aiutare, lui cerca sempre rassicurazioni e io cerco di dargliele in ogni modo.. vorrei sapere però come comportarsi con una persona che ha questi pensieri? Premetto che i pensieri non sono costanti, ma quando gli prendono non riesce a fidarsi di quello che gli dico
Scrivo qui perché vorrei veramente stargli vicino, ci tengo tanto a lui e vorrei nel mio piccolo aiutarlo in qualche modo, ma non so bene come poterlo fare e se c’è un modo per poterlo aiutare
Grazie mille
Buongiorno, le difficoltà che descrive sono normali. Il fatto che sa di volergli stare vicino è già un buon punto di partenza. Ne ha parlato con lui direttamente di come si sente? Gli ha chiesto che cosa potrebbe fare lei per aiutarlo? Forse una buona idea sarebbe quella di assistere ad una sua seduta con il terapeuta, sempre che lui accetti ovviamente. Magari lavorare insieme sul rapporto e su ciò che provate entrambi può essere utile.
Cordiali saluti, dott.ssa Kravos Kerol
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