Dott.ssa
Irene Lacitignola
Psicologo,
Psicoterapeuta
Psicologo clinico
Altro
Monopoli 1 indirizzo
Esperienze
Esperto in:
- Psicodiagnostica
- Psiconcologia
- Psicoterapia cognitivo comportamentale
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6 recensioni
Punteggio generale
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Caterina C.
Faccio da 2 mesi terapia con la dottoressa Irene La Citignola, molto gentile e brava. Mi trovo benissimo.
A. D.
Dottoressa cordiale e molto disponibile. Grazie al suo ascolto attivo e alle sue competenze mi ha dato gli strumenti per affrontare situazioni stressanti e difficili da gestire.
Consigliatissima!
L.R.
Da qualche anno sto vivendo una fase molto difficile della mia vita e molte volte ho pensato di non farcela e di mollare tutto e tutti. La dottoressa Irene mi ha aiutato a trovare il bandolo della matassa e ad affrontare i miei problemi in modo diverso e senza colpevolizzare me stesso.
Professionista empatico, dolce e sereno riceve in ambiente confortevole che mette a proprio agio. Consigliatissima.
Cinzia
Professionale, accogliente e appassionata del suo lavoro.. Esperienza molto utile per le mie problematiche.
A.A.
La dottoressa è molto cortese, puntuale, disponibile. Professionale, ascolta attivamente e con attenzione
Pr
Professionalità empatia ed affidabilità la rendono il mio porto sicuro
Risposte ai pazienti
ha risposto a 8 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve, sono in un periodo in cui sto toccando il fondo e vorrei parlare della mia situazione.
Ho conosciuto un ragazzo tempo fa, abbiamo provato da subito attrazione fisica e mentale, l'unico problema è che io ho 16 anni e gli ho mentito sulla mia età in quanto abbiamo 10 anni di differenza, lui ne ha 26.
Quando lo ha scoperto da solo ci ha pensato e siamo stati qualche giorno distaccati, ma poi si era affezionato e non è più riuscito a lasciarmi andare.
Ci siamo messi insieme ma durante la relazione nonostante entrambi ci stavamo benissimo ed era una relazione sana in lui si era creato un dissidio, non riusciva proprio a spiegarsi che io alla mia età mi trovavo così bene con lui e i suoi amici e se non fosse per lo stile di vita ho una maturità pari alla loro (parole sue) e viceversa, non era mai stato così bene con qualcuno nonostante la sua età e tutte le sue esperienze, ed era una cosa che mi facevano notare anche i suoi amici e a detta sua anche la sua famiglia
Quindi da un lato aveva vergogna solo ed esclusivamente per la mia età perché in lui per primo era inconcepibile, ma dall'altro ci teneva troppo a me.
Ma fortunatamente nonostante questi pensieri quando eravamo distanti, quando eravamo insieme nulla esisteva più, l'età non si sentiva minimamente e anzi, io lo rendevo più leggero
Mi ha fatto conoscere i suoi amici, i suoi soci in quanto ha delle attività, siamo sempre usciti in luoghi affollati, anche dove abita lui, ma la sua famiglia nonostante sapesse di me non me l'ha mai fatta conoscere poiché avrei dovuto mentire riguardo l'età, la sua paura è che non l'avrebbero accettato.
Due settimane fa mi ha detto che ci stava riflettendo perché ora le cose si sarebbero complicate di più e tra due anni io avrò 18 anni e lui 28, poiché lui vorrà aprirsi altre attività per vederci dovremmo convivere per forza e disse che non mi avrebbe mai trascinato in una vita del genere, che arrivo all'età di 30 anni che convivo e già ho i figli da tempo ormai.
Ma disse che oltre questo, in primo piano c'è il fatto che per lui è inconcepibile la mia età e non è riuscito a superare questa cosa, ma secondo me la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata quando ha incontrato una sua amica stretta che gli ha detto che è venuta a sapere del fatto che stava con una ragazza di 16 anni, gli ha detto "può essere la ragazza più matura del mondo ma hai capito quanti anni ha? Se fossi in te se qualcun altro lo sapesse proverei vergogna per te"
Queste sono cose che secondo me non avrebbe proprio dovuto permettere di farsi dire, ma lui alla fine pensava lo stesso.
Ci ha pensato una settimana e per lui la decisione è stata difficile, ma ci siamo lasciati
Io sto malissimo perché ci tengo tantissimo, non è possibile che torni? So che non dovrei chiedermelo, ma io sto toccando il fondo, è stato tutto così intenso e forse ho fatto l'errore di aver riposto la mia felicità in lui,non riesco ad andare avanti e a stare bene da sola, sto malissimo...
Gentile utente,
elaborare un separazione non è mai semplice, sopratutto in un età in cui ci si butta a capofitto nelle relazioni e i sentimenti provati sono carichi di emozioni difficili da gestire.
Ti consiglio di trovare uno spazio tutto tuo per poter elaborare quanto successo e come mai questo bisogno di nascondere la tua reale età.
Resto a disposizione anche online, Irene Lacitignola
Buonasera, ciò che mi porta a scrivere su questo format, è una situazione di carattere personale. Come tutti ho i miei difetti, che si possono tradurre in stacanovismo, perfezionismo, impulsività, allergia ai consigli, ribellione, ma la cosa che più mi ferisce è che il mio atteggiamento ferisce le persone a cui voglio più bene (che si tratti di familiari, colleghi ecc.). A volte tendo ad accendermi per situazioni insignificanti, soprattutto sul lavoro (condivido l’ufficio con due colleghe). Con loro ho un buon rapporto ma a differenza mia riescono a farsi scivolare le cose di dosso più facilmente, mentre io mi irrito e loro, a ragione, tendono ad allontanarsi leggermente. Solo quando realizzo che è il mio atteggiamento a causare ciò mi sento male. É capitato più volte purtroppo, e ho chiesto scusa per questo, ma quando si ripete non credo che le scuse siano più ben accette. Mi capita di pensare, in questi casi, a chi è stato più sfortunato di me nella vita, e a quello che ho avuto io (non poco) e quando realizzo di incavolarmi o imbronciarmi per poco, allora realizzo che non sono ancora un uomo ( ho 29 anni) ma forse o sicuro, un bambino viziato e ingrato. Ringrazio molto chi leggerà questo messaggio, anche se si tratta più di uno sfogo che di un quesito, ma chi dovesse scrivere due righe avrà la mia gratitudine. Buona notte.
Buongiorno, avere la consapevolezza di alcuni tratti del proprio carattere è un fattore assolutamente positivo su cui poter iniziare un percorso di accettazione e comprensione dei meccanismi alla base.
Le consiglio un percorso di psicoterapia per poter star meglio con se stesso e con gli altri.
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