Esperienze
Specializzato in Ortopedia e Traumatologia il 19/07/1994 presso l’Università degli Studi di Firenze.
Dal 1995 al 2001 ha prestato servizio, come libero professionista, presso l’Unità di Chirurgia Ortopedica Protesica dell’Anca e del Ginocchio della Casa di Cura privata convenzionata Villanova di Firenze. Dal mese di Gennaio 2002 è stato assunto come Dipendente presso la Casa di Cura Villanova di Firenze (oggi trasferitasi presso il Centro Oncologico Fiorentino) e svolge attività come Aiuto Ortopedico presso il reparto di Ortopedia (Chirurgia Ortopedica Protesica dell’Anca e del Ginocchio).
Dal 1996 collabora col Prof. Piero Garosi (docente di Chirurgia protesica dell’anca e del ginocchio presso l’Università degli Studi di Siena).
Esperto in:
- Chirurgia del piede
- Ortopedia del Ginocchio
- Ortopedia dell'anca
Indirizzi (8)
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Punteggio generale
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Silvana
Excelente...una visita veramente completa,tutte le informazione,esplicazione data di maniera molto semplice e eficace.Insoma un dottore veramente atenzioso.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno, da qualche mese ho dei dolori molto forti al ginocchio sx con irrigidimento. Il mio medico di base mi ha prescritto una radiografia dove è risultata una lieve artrosi che però non giustificava il dolore. Ho eseguito una RM e qui è risultato che si è formata dell'acqua nel ginocchio dovuta alla cisti di Baker, che tra l'altro si vede ad occhio nudo. Sto mettendo ghiaccio, ho fatto il cortisone ma la situazione non è cambiata. Ora lamia domanda è si puo intervenire chirurgicamente ed eliminare la ciste?
Grazie
La cisti di Baker è solo una manifestazione secondaria ad un problema dei componenti del ginocchio (menischi, legamenti, cartilagine) che provocano idrato. La cisti è normalmente in comunicazione con l'articolazione perciò se non si risolve il problema che provoca l'aumento del liquido sinoviale del ginocchio è perfettamente inutile andare a trattare chirurgicamente la sola cisti. Probabilmente dovranno essere considerati la sua età, eventuali pregressi traumi al ginocchio, congruenza femoro-rotulea, condizioni della cartilagine visibili alla RMN che talvolta possono essere meno gravi di quelle che si vedono se viene programmata un'artroscopia. Ne deve parlare col suo ortopedico di fiducia se il problema persiste.
Il mio ortopedico e' contrario alla rimozione di placca e viti al ginocchio e chiodo al calcagno se non arrecano fastidio . Volevo un vostro parere! Grazie
se non danno fastidio in teoria possono essere lasciate in sede senza problemi.
Se col passare del tempo comparissero fastidi causati dall'impianto allora se i mezzi di sintesi sono in acciaio il problema dell'osteointegrazione anche dopo anni dall'impianto è relativo, più problematico è rimuovere placche e chiodi in titanio perché tendono ad osteointegrarsi ed il metallo di cui sono composti è più morbido, pertanto la possibilità che le viti si "spanino" al momento della rimozione è più alto rispetto alle vecchie viti in acciaio
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