Dott.ssa
Greta Monica Del Taglia
Psicologo,
Psicoterapeuta
Sessuologo
Altro
Genova 2 indirizzi
Esperienze
Mi occupo di disturbi d’ansia, disturbi depressivi e disturbi alimentari, oltre a trattare disturbi della personalità e disturbo bipolare.
Utilizzo l'approccio terapeutico EMDR (desensibilizzazione e rielaborazione tramite i movimenti oculari) per la cura del trauma psicologico.
Ho conseguito la qualifica di Sessuologo Clinico.
La mia attività clinica si rivolge ad adulti, adolescenti e bambini
Esperto in:
- Psicologia clinica
- Psicoterapia
- Psicodiagnostica
Indirizzi (3)
Pazienti con assicurazione sanitaria e pazienti senza assicurazione sanitaria
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Angela
Serietà, professionalità, disponibilità, gentilezza
Simona S.
Ottima accoglienza..sentita a mio agio da subito,bello studio.
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Preparata, professionale, empatica, coinvolgente, comprensiva, gentile.
R.
Persona sorridente che mette a proprio agio. Mi sono trovata bene.
LC
Ti mette a proprio agio, attenta alla comunicazione
R.L
Dottoressa molto professionale,fin da subito ha saputo farmi sentire a mio agio.Consiglio vivamente!
giuseppe
Mi ha fatto un ottima impressione, conversazioni molto interessante. Mi è piaciuta molto
D.B.
La Dottoressa fin da subito è stata molto accongliente e mi ha fatto da sempre sentire a mio agio! Sono contenta di aver iniziato un percorso con lei che mi aiutato a capire me stessa, spero presto di riprendere il percorso con lei. Grazie Dottoressa per avermi nel frattempo fornito gli strumenti giusti per crescere e migliorare internamente.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 7 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve a tutti, ho 16 anni e sto affrontando un periodo della mia vita molto strano, sono molto chiuso in me stesso, non socializzo mai con nessuno e trovo ogni cosa della vita noiosa e triste, mi sento vuoto, non ho sentimenti per nessuno come se fossi morto dentro. Secondo voi dovrei iniziare un percorso psicologico e potete dirmi cosa potrebbe essere se depressione o cose simili? Grazie per eventuali risposte.
Salve, in un momento della vita così "turbolento", come quello dell'adolescenza, è possibile che si notino maggiormente sensazioni nuove e spiacevoli come il vuoto, e che queste portino a sperimentare emozioni di tristezza, noia, ecc.
Se ha notato che ci sono dei cambiamenti nella sua vita interiore, rivolgersi ad uno psicoterapeuta che la aiuti ad affrontare questo periodo potrebbe esserle molto utile.
un saluto
D. Del Taglia
Salve gentili dottori
Tempo fa feci una psicoterapia, il motivo la mia difficoltà (da sempre) a stare insieme alle persone, chiamiamola timidezza, ansia, fobia o semplice paura, sta di fatto che sto male non solo psicologicamente ma anche fisicamente, inizio ad avere tutta una serie di sintomi: sudori freddi, nausea, gonfiore di pancia con seguenti sintomi imbarazzanti, brividi di freddo, quest'ultimo sintomo non c'è sempre, solo nelle situazioni in cui sperimento una fortissima ansia/paura, nel senso che inizio proprio a tremare di freddo.
Ritornando alla psicoterapia per me è stata un'esperienza negativa, io l'ho vissuta così purtroppo, se ci ripenso mi viene solo da piangere....
Sono arrivata a pensare di essere io troppo ottusa e incapace perchè non so darmi altre spiegazioni. In questa psicoterapia decidevamo insieme di prenderci delle pause perchè per me diventava troppo stressante e deprimente continuare, ad esempio finita la scuola mi ero presa una pausa di un paio di mesi, poi ho ripreso con l'iscrizione alla patente, presa la patente altra pausa di circa un anno per poi riprendere quando mi trovavo ad affrontare delle situazioni sociali. La mia psicoterapeuta mi aveva fatto capire che non potevo fare terapia in questo modo, andando e tornando a mio piacimento.
Da allora ho smesso di andarci, anche perchè non riuscivo più a fidarmi di questa persona, non mi sentivo davvero aiutata.
Ho smesso di chiedere aiuto e mi sto autoconvincendo che forse non voglio davvero cambiare perchè ad esempio al sol pensiero di prendere e affrontare anche a piccoli passi le mie paure come quella di guidare da sola, mi viene proprio un rifiuto, non voglio.
Un paio di mesi fa provai a consultare altre due terapeute, ma con loro provo la stessa cosa che ho provato con la prima, sento che non sono in grado di capirmi e che io poi non avrò la voglia di affrontare le mie paure. È per questo che ho smesso di chiedere aiuto.
Tra l'altro a volte era la mia terapeuta stessa a chiudere la terapia perchè "Non vedo in te una reale volontà di cambiamento, solo una richiesta di attenzioni".
Capite perchè non voglio riprendere una psicoterapia?
Se inizio, poi io cosa porto? Cosa dono? Cosa faccio? E quindi ha senso iniziarne un'altra?
La mia terapeuta, a dire il vero non solo lei, sono in molti a credere che io lo faccia di proposito o che mi diverta a vivere in questo modo, nessuno che si sforzi a capire quanto sia difficile per me....tutti abituati a vedere solo i loro punti di vista.
È vero, vivere in questo modo per me è più semplice, comodo perchè non provo l'ansia, perchè non ho responsabilità, perchè i problemi si riducono e con loro anche lo stress.
Le volte in cui mi sono auto-costretta o mi hanno costretta ad affrontare le mie paure sono stata malissimo, credetemi io arrivo a pensare e a pregare la morte, perchè per me diventa una situazione insopportabile nel vero senso della parola, ma questo a nessuno importa.
Ad esempio quando la mia terapeuta mi diceva "Pensa alle cose che sei riuscita a fare, sei riuscita a diplomarti, a prendere la patente, a stare con le persone per un periodo più o meno lungo..." si, ok, ma io ho affrontato tutte queste situazioni stando male, perchè nessuno lo capisce? Se ci ripenso a me viene da piangere.....
Si dice "Meglio vivere poco ma felice, che vivere 100 anni fatti di tristezza", è una frase che più o meno abbiamo sentito tutti, ecco, è la stessa cosa che è capitata a me, se io continuo a vivere è solo perchè sono una stupida codarda e perchè ho due genitori, ma credetemi che desidero con tutta me stessa non essere mai esistita.
E quante volte ho provato a spiegare questa cosa a chiunque, compresa la mia terapeuta, ma niente, o non capiscono, o fanno finta di non vedere/sentire, o non so cos'altro.
Io non so più in che modo chiedere aiuto, non so se gli altri sono capaci di aiutarmi, non so se esistono altri modi....
Tutto questo è stancante e mi porta a desiderare di starmene solo a letto, sfogarmi con il cibo, con la pelle, con internet ecc.
Io ci ho provato...ma non è andata bene.
Lo so, so che non sto bene nemmeno se continuo a vivere in questo modo, ma se facessimo un grafico, tipo una percentuale della sofferenza che provo tra lo stare così e l'affrontare le mie paure, starei peggio nella seconda e parlo per esperienza non così tanto per.
È per questo che non so cosa fare, ho paura di iniziare una nuova terapia per sentirmi ripetere le stesse cose che mi diceva la precedente.
Gentile signora, elemento fondamentale per iniziare un percorso di psicoterapia è avere un buon livello di motivazione.
Si dia del tempo per pensarci e per decidere se chiedere nuovamente l'aiuto di un professionista.
saluti,
D. Del Taglia
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