Giulio Corti

Accompagno mia mamma, 85enne, dal medico indicato al posto della non più in vigore guardia medica turistica; lei lamenta da giorni debolezza, fiato corto e vertigini che le impediscono di camminare e riposare bene, con un peso al petto e in mezzo alle scapole. Il medico a malapena alza lo sguardo, risponde a più telefonate sul cellulare, non chiede che farmaci mia madre assuma, né da quanto lamenti i sintomi, né se affetta da patologie pregresse. Chiedo di auscultarla, ma lui non lo fa, poiché "i polmoni non hanno terminazioni nervose e quindi non dolgono". Non si alza per misurarle la pressione (che in caso di età avanzata e vertigini mi pare il minimo). Si limita a prescrivere su ricetta bianca un antivertiginoso non mutuabile e al momento di pagare 20€ risulta peraltro sprovvisto di pos (ergo, spesa non detraibile), rimane seduto alla scrivania e prende l'ennesima telefonata mentre noi ci alziamo e usciamo basite. Esperienza a dir poco insoddisfacente e negativa; vergognosa, direi.

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