Dott.ssa Giulia Bombini

Sono Giulia Bombini, laureata magistrale in Scienze Motorie, Chinesiologa.
Accompagno le donne durante la fase più bella quanto delicata della vita: gravidanza e post-partum.
Le aiuto a riconoscere, accettare e gestire i cambiamenti che il corpo subisce per affrontare al meglio e con consapevolezza il parto e le fasi successive ad esso, relative alla rieducazione della diastasi addominale, recupero della funzionalità dell'addome e rieducazione del pavimento pelvico con approcci personalizzati e studiati sul caso singolo.
Il mio ambito di intervento si estende anche alla ginnastica ipopressiva, ginnastica posturale, kinesiopilates e pelvipilates; specializzata nella rieducazione funzionale della cervicalgia e della lombosciatalgia, nella riatletizzazione della spalla, del ginocchio, della caviglia e del piede.


DIASTASI ADDOMINALE*

Sebbene se ne parli molto più spesso,sono ancora molte le donne che non sanno neppure di averne una: stiamo parlando della #diastasiaddominale.
Oggi vediamo insieme di cosa si tratta dal punto di vista teorico.
La DIASTASI ADDOMINALE è l'allontanamento dei retti della parete addominale. Questa parete è formata da un muscolo retto addominale destro ed uno sinistro. Questi sono tenuti insieme dalla linea alba,sottile linea di tessuto connettivo, che corre dallo sterno fino alle ossa del bacino, con funzione contenitiva dei muscoli pelvici. Questa fascia è poco elastica, per cui, quando per qualche ragione si assottiglia o si "sfibra", difficilmente torna nelle condizioni di partenza. È quel che accade durante la #gravidanza,durante la quale la diastasi è fisiologica, o nel caso di un aumento importante del peso corporeo. Non si può definire però come una problematica esclusivamente estetica,ma anche e soprattutto funzionale.
A seconda della distanza creatasi tra retto addominale destro e retto addominale sinistro può essere classificata in:
-diastasi lieve,quando la distanza è inferiore ai 3cm;
-diastasi moderata, quando compresa tra i 3 e i 5 cm;
-diastasi severa,quando superiore ai 5 cm.
Le conseguenze dal punto di vista estetico comportano: rientranza longitudinale lungo l addome, perdita del punto vita, ventre gonfio (effetto "pancetta"). Se la parete addominale perde la sua funzione contenitiva e di mantenimento i visceri possono protudere (fuoriuscire dalla loro sede naturale) e Dar origine a #prolasso ed #ernie. Tra i sintomi vi è #gonfiore, #doloreaddominale, #difficoltàdigestive e dolori al bacino e alla schiena.

La Cervicalgia, conosciuta più semplicemente come "dolore cervicale" o "dolore al collo", è una sintomatologia molto diffusa. Soltanto in Italia, colpisce circa il 60% della popolazione.
"Ho la cervicale!" si sente spesso affermare, erroneamente. La "cervicale" definisce una regione del collo e non il dolore ad essa riferita.

QUALI LE CAUSE?

- cattiva postura
- tensioni, contratture o stiramenti dei muscoli cervicali
- distorsioni dei legamenti che uniscono le vertebre
- errato posizionamento della testa
- traumi o colpi
- movimenti ripetuti
- discopatie
- artrite.

A seconda della durata e dell'entità del dolore, si distingue in cervicalgia acuta (4 settimane); subacuta (tra le 4 e le 12) e cronica (più di 12 settimane).

Generalmente si risolve spontaneamente, in casi più problematici tende ad irradiarsi in altre zone come nel braccio o nella scapola.

SINTOMI PIÙ COMUNI:

- mal di testa
- Torcicollo
- vertigini
- dolore al braccio/ spalla.

COSA FARE:

In caso di dolore acuto è sempre buona regola contattare il medico competente di riferimento, proseguendo con terapia fisioterapica/osteopatica e in seconda battuta ci si può rivolgere dal chinesiologo.

• Diastasi addominale

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• Disfunzioni Pavimento Pelvico

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• Ginnastica in Gravidanza

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• Ginnastica ipopressiva

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• Lombosciatalgia

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• Cervicalgia

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