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ha risposto a 11 domande da parte di pazienti di MioDottore
Esiste un esame strumentale per verificare le recessioni gengivali?In genere le tasche gengivali possono dare sintomi?Esistono carie non rilevabili dalle radiografie endorali ma che possono provocare dolore anche se lontane dalla polpa?E' vero che le carie secche in presenza di malocclusione vanno sempre curate?
1. La diagnosi di recessione si esegue con la sonda parodontale, ma per essere recessione e non esito di parodontite dobbiamo fare riferimento ai livelli di attacco interprossimali. Infatti nella vera recessione i picchi ossei interprossimali restano in condizioni di normalità e pertanto con interventi di chirurgia muco-gengivale la gengiva può tornare a ricoprire la superficie dentale esposta. Nel caso di esito di malattia parodontale le terapie chirurgiche mucogengivali hanno effetto scarso o nullo. 2. Sì, è possibile. 3. Più che di carie secche preferirei parlare di carie a lenta progressione. Queste carie possono riattivarsi a causa di molti fattori, per cui consiglio di trattarle.
Salve.E' vero che le tasche parodontali non danno sintomi ?Io ho alcune tasche di 5mm rilevate questa estate tramite cartella parodontale a Roma.Ne ho parlato oggi con un dentista di Foggia che ha detto che di solito i pazienti vanno dal dentista ormai quando e' tardi e i denti dondolano e che non danno sintomi evidenti.Mi sembra di aver letto che le tasche fino a 5 mm possono essere curate con curettage e scaling e dovrebbe ridursi il solco gengivale.Se aumentano bisogna fare il curettage a cielo aperto quindi invasivo...Non vedo il motivo di non curarle se sono riuscito a intercettarle quando non sono ancora profonde..Devo rivolgermi a un parodontologo?
Considerando la situazione credo che rivolgersi ad un professionista serio sia la scelta migliore. Dovrà cercare di stabilizzare la situazione grazie ad un corretto approccio domiciliare e professionale. Manchiamo di molti elementi diagnostici, ma è probabile che sia corretto iniziare da un approccio non chirurgico e valutare in seguito se sia necessario un upgrade chirurgico. In questo periodo personalmente nei casi che sono al limite tra terapie non chirurgica e quella chirurgica, ho avuto grosse soddisfazioni combinando più terapie (levigatura radicolare, laser a diodo con lavaggi di acqua ossigenata in modo da sviluppare ossigeno singoletto e antibiotici locali da posizionare nella tasca tipo Ligosan). Ma certamente ogni professionista proporrà nell'ambito delle diverse possibilità terapeutiche che la ricerca ci propone, quelle che funzionano meglio nelle sue mani e che si adattano al singolo caso clinico.
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