Dott.
Giorgio Morozzo
Medico estetico
,
Chirurgo vascolare
Chirurgo generale
Altro
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Esperienze
Da più di trent’anni lavoro in un reparto di chirurgia generale dapprima alle Molinette di Torino in Chirurgia d’urgenza, poi all osp di Chivasso in chirurgia generale dove ho avuto l’opportunità di collaborare con il prof Actis Dato nella sua pionieristica attività cardiochirurgica
Successivamente ho lavorato sempre come chirurgo generale nella attuale Asl to 4 all’ospedale di Castellamonte e a Cuorgnè
Sono stato Responsabile della Unità Operativa di Day Surgery polispecialistico della Asl Torino 4
Da più di trent’anni mi occupo dì flebologia dalla prevenzione alla diagnostica ed alla terapia utilizzando sia le tecniche tradizionali chirurgiche sia quelle mini invasive endovascolari e la scleroterapia che applico anche ai tronchi safenici
Mi occupo inoltre di scleroterapia ad intendimento estetico, di riabilitazione flebologica e del mantenimento del benessere raggiunto mediante il metodo TRAP (terapia rigenerativa ambulatoriale flebologica)
Ho sviluppato particolare esperienza in quelle patologie chirurgiche che possono essere trattate con ricoveri brevi, in particolare in chirurgia erniaria, chirurgia dermatologica ed oncodermatologica
Membro della Società italiana di Flebologia e già segretario regionale della Regione Piemonte
Membro della Società Italiana di Chirurgia Ambulatoriale e Day Surgery
Membro del Club delle unità di Day Surgery e già coordinatore regionale Piemontese
Relatore a numerosi congressi di valenza regionale e nazionale delle stesse società
Esperto in:
- Chirurgia Generale
- Chirurgia Vascolare
Esperienze
Giorgio Morozzo
medico estetico, chirurgo vascolare, chirurgo generale
Tirocini
- Ospedale Molinette Torino
- St Odile Clinic Strasburgo
- Osp Fatebenefratelli Milano
- Osp Universitario S. Maria delle Scotte Siena
- Policlinico Universitario Padova
- Ospedale Mauriziano Torino
- Istituto Clinico Humanitas Milano
Formazione
- Università di Torino
- Università di Siena
Indirizzi (2)
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ha risposto a 18 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno
Scrivo per avere un vostro parere e poter pianificare il da farsi ..
Sono stato operato 2 volte di presunta ernia inguinale (pubalgia) per dolore in zona inguinale dx dopo leggero sforzo in palestra;
Non ho mai avuto rigonfiamenti...
La prima volta circa 5 anni fa in laparoscopia TAPP bilaterale che peggiorò purtroppo la mia situazione ; avevo male anche a sx.
La seconda volta 3 anni fa , open dall esterno ,che in parte ha ridotto i dolori.
Oggi però soprattutto a sx continuo ad avere forti dolori / sensazione di qualcosa che strappa , tira , soprattutto da seduto; se tossisco ecc..
Da sdraiato migliora
Posso comunque toccare ed individuare i punti più dolorosi: è come se c’è qualcosa di molto duro , una specie di grosso cordone che fa male e strappa..
ho 32 anni e vorrei tornare ad avere una vita normale
Vorrei appellarmi alla vostra coscienza e professionalità per capire qual è la migliore strada da percorrere
Grazie mille
Saluti
Concordo con i colleghi che mi hanno preceduto. Nessuno meglio del chirurgo che l’ha operata precedentemente potrebbe capire la sua situazione ma ecografia dinamica mirata,elettromiografia e visita neurologica eventualmente integrate da rmn qualora l’ecografia non chiarisse la situazione potrebbero aiutare nel percorso diagnostico
L’obiettivo auspicabile è un miglioramento della situazione con terapia medico-riabilitativa
Una soluzione chirurgica dovrà essere presa in considerazione solo sulla base di una precisa documentazione diagnostica
Buonasera a breve devo essere operato per una safectomia. Sono trombofiliaco con il fattore V di Leiden omozigote, mi è stata prescritta dell’eparina da fare prima dell’ intervento. Essendo trombofiliaco potrei avere in futuro dei problemi non avendo la vena safena? Grazie e buona serata.
Nessun problema post safenectomia in paziente con fattore V in omozigosi previa adeguata profilassi antitrombotica
Valutare comunque eventuali alternative al trattamento tradizionale di stripping che comunque non è controindicato in relazione al problema coagulativo
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