Dott.ssa
Fulvia Fragiacomo
Psicologo,
Psicoterapeuta
Psicologo clinico
Altro
Trieste 4 indirizzi
Esperienze
Ho iniziato a lavorare con i miei pazienti via Skype più di 10 anni fa per rispondere ad una tendenza generale in continua crescita e venire incontro alle esigenze degli italiani residenti all'estero che desiderano fare una terapia in lingua italiana. Da allora, affiancando questa modalità a quella più tradizionale in studio, ho svolto più di 13.000 sedute. Svolgo il mio lavoro di terapeuta anche in presenza presso lo studio di Trieste, Sagrado in provincia di Gorizia, Udine e Torino.
Mi sono laureata a pieni voti in psicologia all'Università degli studi di Trieste e poi mi sono specializzata in psicoterapia. Ho poi approfondito i miei studi con una seconda laurea in Pedagogia, un master sui disturbi d'ansia e un altro sui disturbi depressivi, inoltre ho ideato e sviluppato dei corsi di formazione per la terapia da remoto rivolti a terapeuti in formazione o colleghi che volevano approfondire l'argomento.
Mi sono specializzata in terapia Sistemico Relazionale, per poi orientarmi verso la scuola reineriana (Società Italiana di Psicoterapia Reineriana 1995 fino alla chiusura del 2020) e oggi rivesto il ruolo di psicoterapeuta e di supervisore della suddetta scuola.
Continuo ad aggiornarmi con un percorso di ricerca e di formazione permanente orientato a migliorare il benessere interiore e la salute personale.
Ho lavorato come docente di psicologia dell'educazione presso la facoltà di Medicina dell'Università degli studi di Trieste e in alcuni Master sulla psicoterapia online, sui disturbi depressivi e di personalità e sui disturbi d’ansia e fobie.
Intendo la psicoterapia come cura della sofferenza psicologica, maturazione del pensiero personale e delle relazioni con l'altro nel rispetto dell'unicità e dei desideri profondi della persona.
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Punteggio generale
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Claudia R.
La dottoressa Fragiacomo è stata per me un faro in un periodo di grande confusione. La sua capacità di ascoltare e comprendere mi ha permesso di affrontare le mie paure e le mie insicurezze in modo profondo e autentico.
Ricordo ancora vividamente quando mi confidai di sentirmi sola, nonostante fossi circondata da persone. La sua risposta mi colpì profondamente: "La solitudine è un modo diverso di stare con gli altri". Questa frase fu come un'illuminazione. Capii che la mia solitudine era legata a un modo di relazionarmi con me stessa e con gli altri, piuttosto che a una mancanza di compagnia.
Grazie al suo sostegno e ai suoi preziosi strumenti, ho imparato a coltivare un rapporto più autentico con me stessa e con gli altri. Ho imparato a riconoscere e a gestire le mie emozioni, e ho sviluppato una maggiore consapevolezza dei miei bisogni.
La dottoressa Fragiacomo ha un approccio empatico e accogliente che mi ha permesso di sentirmi a mio agio fin dal primo incontro.
Frida
Ho intrapreso un percorso di terapia online con la dott.ssa Fragiacomo e sono rimasta molto soddisfatta. La flessibilità delle terapie online mi ha permesso di seguire le sedute comodamente da casa, senza dovermi preoccupare degli spostamenti o di cercare parcheggio, risparmiando tempo per altre cose. Comunque la terapia è davvero efficace. La professionalità ed empatia della dott.ssa Fragiacomo mi hanno messo subito a mio agio, senza avere ansie o preoccupazioni come al mio solito. Grazie a lei la mia vita ha più senso e ho imparato molte cose necessarie per affrontare le mie difficoltà anche se ho ancora bisogno di essere seguita, almeno per un po'. Consiglio a tutti la dott.ssa Fragiacomo.
Grazie Fulvia!
Gessica
Ci siamo trovati benissimo con Fulvia, una professionista empatica, attenta e preparata, sia per i consulti in coppia per problemi di famiglia, sia per consulti singoli. Ottima esperienza, di grande supporto.
Elena
Potrei associare alla dottoressa questa immagine: uno specchio d’acqua dolce su cui guardarsi senza avere paura di ciò che vediamo. Si pone con tatto e delicatezza e non fa “retorica “ . Puntualissima nella opzione di visita concordata
Valeria
Ho avuto due appuntamenti con la dottoressa Fulvia e in tutti e due è arrivata in ritardo di 10 minuti, mi abituerò presto. Comunque mi sento già guarita, ha la capacità di entrarti dentro e di capirti... che nemmeno mia madre.
La consiglio!
Matteo B.
Ho conosciuto la dottoressa e mi è piaciuto molto il modo di farmi notare le cose. Sembra un po' una psicanalista del 900, saggia e attenta, e un po' una psicoterapeuta aggiornata e modernissima di stampo relazionale, molto interessante.
A A
Durante le mia recente seduta online, la prima non ho dovuto pagare nulla, la psicologa ha dimostrato grande competenza e professionalità e sono rimasto davvero stupito di come mi ha messo a mio agio e ha capito subito la mia problematica. Le sue domande mirate e attente hanno facilitato una conversazione fluida e produttiva anche per me che non riesco sempre ad esprimermi bene. La consiglio vivamente, è bravissima
Dott.ssa Fulvia Fragiacomo
Ciao A A, grazie per le tue parole, approfitta di questo periodo per coltivare relazioni significative e investire nel tuo benessere emotivo, nella direzione che abbiamo individuato. So che è un momento difficile, ma questo può portare a una crescita personale e a una maggiore resilienza da parte tua sia nei confronti delle vicende che la vita ti porterà sia nella tua rete familiare così complessa e strutturata. Ci vediamo in settimana
Mdl
Cattiva gestione degli appuntamenti. Ho prenotato x una visita su questo sito 2 settimane prima, il giorno prima vengo chiamato e mi viene prop. la visita online .
Dott.ssa Fulvia Fragiacomo
Gentile Mdl, come le avevo già spiegato, c'è un gran numero di richieste e c'è la lista d'attesa.
Capisco quanto sia importante per lei un incontro in presenza anche se ai fini della terapia, per quelli che sono i suoi sintomi non è così rilevante. La terapia online, come le ho scritto è stata proposta per garantire comunque il supporto terapeutico finché non si sarebbe liberato un posto in presenza. Grazie comunque per questo feedback che mi aiuta a migliorare e rimango sempre a disposizione per trovare un appuntamento faccia a faccia il prima possibile. La saluto cordialmente
Andrea
Capace di mettere subito a proprio agio ed entrare in empatia. É riuscita subito a centrare il punto della situazione sul quale costruire il percorso assieme.
Dott.ssa Fulvia Fragiacomo
Grazie Andrea, mi fa piacere che ti sei sentito a tuo agio durante la seduta. Il mio obiettivo è sempre quello di garantire un percorso volto a trovare una soluzione il prima possibile e centrare subito il punto della situazione è fondamentale. Adesso stai meglio e sono positiva sul tuo percorso terapeutico.
Roberta e Alessandro
Affabile , gentile , cordiale , disponibile ed economica
Risposte ai pazienti
ha risposto a 56 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve a tutti. Vorrei chiedere consigli sulla mia relazione con un ragazzo che soffre di disturbo bipolare misto. E' la prima volta che faccio una domanda del genere in un forum, ma sono perfettamente consapevole del fatto che questo argomento presenti tantissime sfaccettature e di conseguenza è più che difficile offrire adeguato supporto tramite chat. Ma ci provo comunque.
Siamo insieme da tre anni e sin dai primi giorni di frequentazione lui è stato chiaro sul suo disturbo (di cui io avevo raramente sentito parlare nella vita) e ho accettato di impegnarmi a capire quotidianamente cosa comportasse questa condizione e come si manifestasse. Tante volte ho temuto di non riuscire ad essere in grado di sostenerla, ma col suo supporto e il suo affetto siamo andati avanti. Non è mai stato caratterialmente quel tipo di persona che sprigionasse riconoscenza da tutti i pori, ma ultimamente soprattutto si comporta come se tutto gli fosse dovuto, come se ad ogni suo momento di malessere sia scontato che io ci sia, come se ad ogni sua richiesta debba necessariamente esserci risposta affermativa da parte mia. E il tutto senza che mi sentissi mai dire “grazie, per esserci, per sostenermi, per lasciare sempre tutto per stare con me”. Come se avessi messo la firma su un contratto su cui c’è scritto “Lui ha il disturbo. Tu sei tenuta a soccorrerlo e i ringraziamenti non sono dovuti”. Non ho bisogno di sentirmi riconosciuta per gli sforzi che faccio, ma ho timore che non stia riuscendo più a capire quali siano i tratti caratteriali e quali invece della patologia, e fin dove arriva il limite del mio ruolo da “compagna” e dove comincia il ruolo della “crocerossina”. Vorrei anche trovare le parole per esprimere a lui questo mio disagio, perchè so quanto la comunicazione aperta sia importante, ma in questo caso ho paura di risultare poco cortese e anzi urtare la sua (già delicatissima) sensibilità col rischio di “sminuire” il disturbo. Cosa suggerite?
Grazie a tutti
Buongiorno, le persone con disturbo bipolare purtroppo pensano solo ad una sola persona, se stessi. Sempre. Nelle psicoterapie efficaci per questo disturbo si cura principalmente questo aspetto con le sue mille sfacettature nel rapporto con gli altri. Credo che una persona che non è una terapeuta abbia molte difficoltà nel rapporto di coppia, è molto difficile che ci sia uno scambio significativo, un equilibrio del dare/avere ben bilanciato. Può essere davvero complesso trovare le parole per esprimere il proprio disagio perché non sempre viene compreso. Le auguro di trovare un buon supporto psicoterapeutico per comprendere le ragioni profonde del suo ragazzo e di capire perché ha scelto di stare con lui. La saluto cordialmente
Buonasera sono un uomo e praticamente da 19 anni non riesco a capire se sono attratto anche dagli uomini oppure no.
Non ho mai avuto dubbi sul mio orientamento eterosessuale.
Ho avuto cotte per diverse ragazze più o meno forti, ma a parte qualche bacio fino a 19 anni non sono riuscito ad avere una vera e propria relazione.
A 19 anni ho avuto una ragazza per la quale avevo l'innamoramento adolescenziale.
Purtroppo lei, per motivi religiosi, voleva arrivare vergine al matrimonio e quindi ogni volta che succedeva qualcosa di più spinto piangeva generando in me frustrazione e paura.
Inoltre in quel periodo c'era un acceso dibattito sui diritti dei gay e non capivo perchè la Chiesa li osteggiava.
Mentre non riuscivo a convincere la mia ragazza ad accettare il sesso pre matrimoniale, lei era in d'accordo con me sull'assurdità della condanna dell'amore gay da parte della chiesa.
Così mi trovavo spesso a parlare di questo argomento, ma pochi erano i miei compagni di classe ad essere d'accordo con me...probabilmente questo mi ha portato a chiedermi se fossi io stesso gay e a controllare le reazioni che avevo quando ero in contatto con la mia ragazza che però si rifiutava di fare sesso.
Un giorno poi provai erezione o per lo meno così mi sembrava, difronte all'immagine di un uomo nudo e dà lì la mia vita cambiò per sempre.
Il dubbio era diventato pesantissimo, ero ossessionato dall'idea di essere gay ogni volta che vedevo un uomo giovane, vecchio, familiare o non mi veniva il pensiero che era bello e provavo movimenti al pene.
Iniziai a immaginarmi le ragazze con il pene.
Il primo psicologo mi spiegò che era un disturbo ossessivo mi diede del daparox e mi disse che quei pensieri erano frutto del dubbio.
Ma io ci stavo male... Nella mia vita ho avuto diverse ragazze e sono riuscito ad avere rapporti sessuali.
Sono stato con ragazze dove c'era qualcosa di oggettivo a frenare la nostra storia: la distanza, la presenza di figli, situazioni in cui io ero un amante.
In situazioni in cui c'erano dei problemi oggettivi le ragazze le vedevo normali ed ero attratto e il sesso è stata una bella esperienza, in quelle dove non ero libero le immaginavo con il pene.
Non sempre il sesso è stato piacevole perché io spesso ho paura di arrivare all'orgasmo troppo presto.
La psicologa che mi sta seguendo da un pò di tempo mi ha detto che io funziono in maniera ossessiva e non riesco a trovare una soluzione al dubbio di essere gay o comunque bisessuale perché non riesco a vivere con tranquillità una relazione.
In tutti questi anni i pensieri verso i maschi che sono belli, oppure immagini sessuali con loro, non son passate ma solo diminiute.
Al di là del disturbo ossessivo, mi chiedo perchè nonostante abbia fatto sesso con le ragazze, non ho risolto questo dubbio?
Può il sesso da solo fugare ogni dubbio?
Ora a 37, volevo risolvere questo dubbio e non avere più movimenti del pene alla semplice vista di uomo, perchè non mi sembra normale anche se fossi gay.
Grazie
Buonasera, il fatto di avere un po' di eccitazione sessuale per immagini di persone del suo stesso sesso non significa nulla. Il sesso è sesso e alle volte la fantasia va al di là del genere. Ma si tratta solo di fantasia. Bisognerebbe avere maggiori informazioni, ma probabilmente il suo problema è risolvere il dubbio sulla sua omosessualità ed essere libero di vivere quello che sente le appartiene di più, senza dover fare o esplorare cose che non gradisce. Quest'ultimo punto è importantissimo. Penso che la direzione della sua terapia sia questa ma dovrei farle anche altre domande per capirla meglio. Se desidera il primo colloquio conoscitivo con me non è a pagamento. La saluto molto cordialmente. Fulvia Fragiacomo
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