Dott.
Francesco Romano
Psicologo
·
Psicologo clinico
Sessuologo
Altro
Napoli 3 indirizzi
Esperienze
Sono Psicologo clinico, Psicodiagnosta, Esperto in psicologia e psicopatologia del comportamento sessuale tipico e atipico, e mi occupo anche di Psicologia dell'Apprendimento.
Mi occupo di diagnosi, prognosi e indicazioni terapeutiche (trattamenti) per tutte le patologia mentali (Nevrosi, Psicosi e Disturbi di Personalità), sia di natura cognitiva, sia emotivo-affettivo-relazionale. Mi occupo particolarmente di casi complessi: pazienti con più patologie (comorbilità) che attendono da anni una diagnosi.
Prendo in carico persone singole, coppie o famiglie e li "accompagno" durante tutto il percorso: dalla diagnosi al ripristino del benessere. Tutte queste attività si svolgono in ambiente caldo, accogliente e protetto, con un tempo dedicato esclusivamente al cliente che può esprimersi in totale libertà, senza il timore di essere giudicato.
Da parte mia, l'ascolto empatico rappresenta la stella polare della professione dello psicologo.
Aree di competenza principali:
- Psicologia clinica
- Psicodiagnostica
- Sessuologia
Principali patologie trattate
- Ansia
- Stress
- Depressione
- Attacco di panico
- Disturbo d'ansia generalizzato
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Prestazioni e prezzi
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Colloquio psicologico
70 € -
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Mindfulness
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Test psicologici
100 € -
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Superamento di eventi traumatici
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Sostegno psicologico
70 € -
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Recensioni
36 recensioni
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G
Gavino
Mi sono sentito ascoltato attentamente e supportato
• Centro di psicologia clinica e sessuologia - Map • colloquio psicologico •
Dott. Francesco Romano
Grazie Gavino
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R
R.G.
Ho trovato il dottor Francesco molto professionale ed empatico e sicuramente in grado di ascoltare quanto più possibile e permettere un colloquio più tranquillo e piacevole, studio accogliente e sicuramente grazie al suo supporto ho fatto un percorso davvero significativo di crescita. Lo consiglio molto è stato un punto di riferimento importante.
• Centro di psicologia clinica e sessuologia - Map • colloquio psicologico •
Dott. Francesco Romano
Grazie R.G.,è stato un piacere per me aiutarti. È andato tutto bene, grazie anche alla tua piena collaborazione.
Un caro saluto.
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M
M. G.
Il dottore è riuscito sin dal primo giorno a centrare il mio problema.
• Centro di psicologia clinica e sessuologia - Map • colloquio psicologico •
Dott. Francesco Romano
Bene. Mi fa piacere.
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E
E. N.
Il dottor Romano è un vero professionista.
La sua empatia ti mette subito a tuo agio e affronta la seduta con attenzione.• Studio di psicologia clinica e di sessuologia di Avellino • colloquio psicologico clinico •
Dott. Francesco Romano
Grazie sig. E.N., e stato un vero piacere esserle d'aiuto.
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C
Carmine
Gentile, disponibile e mette subito a proprio agio. Ottimo ascoltatore.
• Studio di psicologia clinica e di sessuologia di Avellino • colloquio psicologico •
Dott. Francesco Romano
Grazie Carmine, molto gentile.
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F
Fabio.v
Il dottore è una persona molto cordiale e accogliente. Riesce a creare un ambiente in cui mi sento subito a mio agio, senza giudizi. La sua disponibilità e il suo modo di ascoltare fanno sentire che davvero si preoccupa del mio benessere. Ogni sessione è utile e mi lascia con una sensazione di serenità. Consigliato!
• Studio di Psicologia clinica e sessuologia di Napoli • prima visita sessuologica •
Dott. Francesco Romano
Grazie Fabio,
Mi fa piacere che ti procuro questo senso di serenità. Penso che sia proprio quello di cui hai bisogno.
Ciao, a presto.
FR
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F
Francesco Mazzariello
La delicatezza unita alla capacità di andare al punto del problema fanno del dottore un punto di riferimento. Persona veramente a modo e gran professionista.
In più, la puntualità è di casa.
Non posso che parlarne bene, consigliarlo e ringraziarlo.• Centro di psicologia clinica e sessuologia - Map • colloquio sessuologico •
Dott. Francesco Romano
Grazie Francesco del bellissimo complimento. Spero poterla seguire in seguito nel percorso delineato.
Cordiali saluti.
F.R
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S
S.A.
Grazie al lavoro fatto in diversi mesi ho superato un grave stato di depressione e ho riconquistato un buon livello di umore, di spirito di iniziativa e ho lavorato sulle mie skills sociali e inter-personali!
• Centro di psicologia clinica e sessuologia - Map • Altro •
Dott. Francesco Romano
Grazie S.A., è stato un piacere per me lavorare con un ragazzo con grosse potenzialità, bloccate da una idea di sè allora non altrettanto buona.
Auguri
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G
GF
Il dottore mi é piaciuto fin da subito, cortese e professionale siamo entranti subito in empatia, ottimo ascoltatore che ti porta a riflessioni importanti per ottenere dei cambiamenti significativi. Gentile e mai fuori luogo, mi ha aiutato molto e continua ad aiutarmi! Grazie doc!
• Studio di Psicologia clinica e sessuologia di Napoli • colloquio psicologico •
Dott. Francesco Romano
Grazie GF, è sempre un piacere ricevere questi complimenti, ma non è tutta opera mia. I maggiori successi, come in questo caso, si ottengono quando il cliente è capace di mettersi in discussione, invece di inveire contro chicchessia, pensando che il mondo ce l'abbia con lui (o lei).
Saluti e a presto.
Francesco Romano
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L
Luigi C.
Ieri ho avuto il mio primo incontro e ho avuto un ottima impressione.
• Studio di Psicologia clinica e sessuologia di Napoli • colloquio psicologico •
Dott. Francesco Romano
Grazie del gradimento sig. Luigi.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 92 domande da parte di pazienti di MioDottore
ciao sono un ragazzo di 14 anni e ho avuto diverse occasioni per la mia prima occasione per un accoppiamento ma che ho rifiutato a causa delle mie lunghezze a riposo ce lo di all'incirca 5 cm e in erezione 13 e un insicurezza molto ampia per me questa delle dimensione qualcuno sa dirmi se sono normali queste dimensioni.?
grazie
Buongiorno, data l'età capisco la tua preoccupazione per le dimensioni del tuo pene.
Mi sento di rassicurarti, in quanto, le dimensioni "a riposo" non hanno alcuna importanza, mentre quelle in erezione sono nella media. In ogni caso, le dimensioni del pene non hanno una grande rilevanza nel rapporto amoroso. Pertanto, mi sento di poterti consigliare di fare la tua esperienza senza timore.
Buona giornata.
Vorrei condividere il mio percorso riguardo alla sessualità e al mio rapporto con la pornografia, sperando di trovare un confronto professionale. Sono un ragazzo e ho appena compiuto 18 anni. Fin da molto piccolo, quando ero ancora in età prescolare o alla Prima Elementare, ho iniziato ad avvicinarmi a contenuti in cui la figura femminile era sessualizzata, come ad esempio video di balli con donne vestite in modo leggero o con intimo, che mettevano in evidenza il corpo. Non conoscevo ancora la masturbazione, ma quei video mi suscitavano una sensazione di piacere fisico che cercavo di prolungare. Col tempo, sono passato a cercare contenuti più espliciti, spesso associando il nome di donne alla parola “sex tape”, che allora non sapevo bene cosa significasse, ma che mi portava a scoprire video di natura sessuale. Parallelamente, sin da piccolo ho avuto un feticismo specifico per i piedi femminili, che mi dava piacere e stimolazione. Crescendo, oltre al piacere fisico, ho sviluppato attrazione emotiva e sentimentale verso ragazze, sentendomi attratto in modo crescente dalle donne e guardando pornografia a sfondo eterosessuale, focalizzandomi quasi esclusivamente sulla figura femminile.
Non ho mai avuto esperienze dirette di relazione, né con ragazze né con ragazzi, e nessun flirt effettivo con nessuno, eccetto qualche interesse o piccolo flirt con alcune ragazze tra elementari e medie. Il contesto delle scuole superiori in cui mi trovo ora è quasi esclusivamente maschile, con circa 20 ragazze su 2000 studenti, il che limita molto le possibilità di rapporti o esperienze con persone di sesso opposto. Inoltre, non ho mai avuto amicizie significative al di fuori dell’ambiente scolastico: solo qualche amicizia passeggere alle elementari e alle superiori, ma nulla che andasse oltre la mera amicizia. Forse a causa della mia bassa autostima e della timidezza, non ho mai accettato con piacere di avere interazioni al di fuori della scuola, per paura di fallire, di essere fuori luogo o di non sapere cosa dire o fare.
Con l’inizio della pandemia, la mia vita sociale si è praticamente azzerata: non avevo amicizie, né rapporti affettivi o sessuali, e questo isolamento ha profondamente sconvolto la mia situazione emotiva. Credo che proprio questo isolamento, insieme al consumo frequente di certi tipi di contenuti, abbia bloccato un’evoluzione naturale del mio orientamento sessuale. Prima di quel periodo provavo attrazione per persone dell’altro sesso, ma da allora tutto si è fermato, e ora temo che quell’attrazione fosse solo un’illusione o che in realtà io non sia eterosessuale come pensavo. Durante la pandemia, senza cercare direttamente pornografia omosessuale, mi sono interessato a video di ragazzi giovani, mai uomini più grandi, spesso con gambe depilate, che ricevevano massaggi o si masturbavano. Questi video mi stimolavano fisicamente e, col tempo, ho iniziato a capire meglio l’atto masturbativo maschile attraverso queste immagini, senza sapere se ero attratto principalmente dal corpo maschile o dall’atto stesso di provare piacere osservando qualcun altro.
Inoltre, ho sempre ricercato contenuti molto specifici, legati a un’idea idealizzata di certi corpi e situazioni, scartando tutto ciò che non mi attirava. Con il tempo ho anche cominciato a interessarmi a persone più vicine a me, come influencer o ragazzi noti su YouTube, immaginandoli in contesti erotici, anche se non necessariamente pornografici o esplicitamente sessuali. Tuttavia, nonostante questa attenzione verso figure maschili, non ho mai provato attrazione affettiva o sentimentale verso ragazzi, né mi sono mai immaginato in una relazione con loro, mentre con le donne, anche se in misura minore rispetto al passato, mi sento comunque a mio agio all’idea di avere un rapporto sessuale o una relazione.
Per quanto riguarda le persone transessuali, androgine o con un aspetto fisico non convenzionale, non ho mai provato attrazione basata su uno stigma o un modello ideale. Sono sempre stato molto neutrale e indifferente verso queste differenze: vedevo due donne o due uomini che si baciavano, persone transessuali o androgine, e non facevo distinzioni particolari. Non ho mai avuto pregiudizi o stigma; erano semplicemente delle persone. Da piccolo ero talmente estraneo alla questione che non me ne interessavo neanche, vivevo senza pormi domande sull’argomento.
Da quando, circa 4-5 mesi fa, ho iniziato a pormi queste domande sulla mia sessualità, la confusione è cresciuta. La mia idea iniziale era quella di avere una relazione con una donna e, in futuro, costruire un percorso di vita con lei. Non mi sono mai immaginato in una relazione omosessuale con un uomo. Inoltre, non ho mai vissuto in un contesto sociale opprimente o giudicante riguardo a orientamenti sessuali diversi dal mio presunto eterosessuale. Non ho mai ricevuto messaggi che la bisessualità, l’omosessualità o l’attrazione fluida fossero sbagliati. Anzi, ho avuto contatti con persone adulte, amici di amici, che avevano matrimoni omosessuali o lesbici, e per me è sempre stata una questione neutra: persone che stanno insieme, senza importanza per l’orientamento.
Questa situazione mi crea molta confusione e ansia. Da un lato, ho vissuto per molti anni un’attrazione eterosessuale abbastanza chiara; dall’altro, negli ultimi anni, l’attrazione verso il mio stesso sesso è aumentata, pur senza cancellare completamente quella verso l’altro sesso. Non so se questo significhi che sono bisessuale, o se l’omosessualità stia emergendo solo in alcune sfaccettature di me, o se la mia eterosessualità sia stata in qualche modo condizionata o alterata dal consumo di pornografia e dall’isolamento.
Il problema principale è che non ho mai avuto la lucidità o la prontezza per interrogarmi su questa parte di me, e ora il passare da un estremo all’altro dell’orientamento, magari tornando in futuro a preferire uno piuttosto che l’altro, mi destabilizza. Non riesco a definire chi sono in modo definitivo e questo crea un forte disagio. Ho paura di aver perso la mia vera natura o di essere stato condizionato da fattori esterni. Questa incertezza e ansia sono al centro del mio malessere.
Metto in atto tutti i sintomi tipici del Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) legati al tema dell’orientamento sessuale, e ho già iniziato un percorso terapeutico lavorando principalmente sulle compulsioni correlate a questo disturbo. Tuttavia, credo che per la complessità della situazione mi serva un aiuto continuativo e approfondito per uscire da questo circolo vizioso e trovare un po’ di pace interiore. So che questa condizione potrebbe rientrare in quello che clinicamente viene chiamato “DOC a sfondo orientamento sessuale” o “HOCD” e vorrei un parere professionale per avere chiarezza emotiva, affettiva e sessuale, senza filtri o condizionamenti.
Salve, la sua "confusione" in merito all'orientamento sessuale è figlia di nostri Tempi. Viviamo in un mondo privo di certezze, fortemente condizionati da un bombardamento di "informazioni" spesso contraddittorie. Può liberarsi da questi dubbi, ascoltando la voce dei suo corpo. In altre parole, dalla direzione dall'attrazione sessuale.
A mio giudizio, il suo problema maggiore non è quello dell'orientamento sessuale, ma dal fatto che non ha fatto esperienze concrete. Affronta la questione teoricamente, invece di viverla e sperimentarla. Il mio consiglio è di smettere di pensare e passare all'azione, qualunque azione. Vedrà, che così facendo, pian piano scoprirà la sua natura e ciò che fa per lei.
Cordiali saluti
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