Esperienze
Ho sempre pensato che per fare bene questo lavoro bastasse studiare un sacco e applicarsi, che i risultati sarebbero arrivati di conseguenza.
Poi il mondo della fisioterapia è cambiato molto velocemente: il sempre maggior numero di operatori sul territorio, macchinari futuristici e prodotti magici, scalzano ogni mese la moda del mese precedente, ormai già obsoleta.
Tutto questo inseguire l’ultima novità, rischia però di spostare l’attenzione dal rapporto col paziente, al rapporto con la patologia.
Il paziente non é un modellino anatomico, ma una persona da accogliere, ascoltare, e curare.
Mi sono iscritto all’Università di Fisioterapia con l’obiettivo di poter fare un lavoro che metta il contatto umano al centro, poiché ritengo che sia il valore aggiunto di ogni terapia.
Spesso le persone richiedono una risposta rapida, immediata ed efficace contro il loro dolore. Questo è ciò che viene offerto come miraggio da terapie spaziali o farmaci antidolorifici che cambiano il colore alla confezione per sembrare diversi dalla versione precedente.
Io non prometto soluzione immediata e garantita al 100% perchè non sarebbe reale.
Io prometto di mettere il paziente al centro del trattamento e del mio lavoro, applicando tutta la scienza possibile e le risorse umane necessarie per aiutarlo a far fronte ai suoi problemi.
Per tutti questi motivi oggi ho un mio studio nel quale lavoro circondandomi di collaboratori fidati: io so fare bene il mio lavoro, non quello degli altri, pertanto la collaborazione tra professionisti é fondamentale.
Al giorno d’oggi questa decisione può costare fatica e sacrificio, richiede tempo e applicazione anche al di fuori del lavoro, ma i risultati che si ottengono, riescono a ricaricare le energie ogni volta!
Amo fare il mio lavoro, secondo scienza e coscienza.
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Poi il mondo della fisioterapia è cambiato molto velocemente: il sempre maggior numero di operatori sul territorio, macchinari futuristici e prodotti magici, scalzano ogni mese la moda del mese precedente, ormai già obsoleta.
Tutto questo inseguire l’ultima novità, rischia però di spostare l’attenzione dal rapporto col paziente, al rapporto con la patologia.
Il paziente non é un modellino anatomico, ma una persona da accogliere, ascoltare, e curare.
Mi sono iscritto all’Università di Fisioterapia con l’obiettivo di poter fare un lavoro che metta il contatto umano al centro, poiché ritengo che sia il valore aggiunto di ogni terapia.
Spesso le persone richiedono una risposta rapida, immediata ed efficace contro il loro dolore. Questo è ciò che viene offerto come miraggio da terapie spaziali o farmaci antidolorifici che cambiano il colore alla confezione per sembrare diversi dalla versione precedente.
Io non prometto soluzione immediata e garantita al 100% perchè non sarebbe reale.
Io prometto di mettere il paziente al centro del trattamento e del mio lavoro, applicando tutta la scienza possibile e le risorse umane necessarie per aiutarlo a far fronte ai suoi problemi.
Per tutti questi motivi oggi ho un mio studio nel quale lavoro circondandomi di collaboratori fidati: io so fare bene il mio lavoro, non quello degli altri, pertanto la collaborazione tra professionisti é fondamentale.
Al giorno d’oggi questa decisione può costare fatica e sacrificio, richiede tempo e applicazione anche al di fuori del lavoro, ma i risultati che si ottengono, riescono a ricaricare le energie ogni volta!
Amo fare il mio lavoro, secondo scienza e coscienza.
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